52. 下腹部. || basso ventre.

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Quel giorno Taehyung decise di non presentarsi alle lezioni, non per orgoglio o altro, ma per via di quella sensazione allo stomaco: lo sentiva contorcersi, fino a fargli un male cane.

Con un brusco colpo spense la sveglia, portando due mani sul ventre. «Ah! Ma cos'ho?», disse lamentandosi per il dolore fino a svegliare Hoseok.

«Tutto okay?» disse il rosso, alzandosi sui gomiti. Il biondo si piegò in due dal dolore, «Ti sembra tutto okay, stronzo?» disse, respirando affannosamente.

Il rosso, senza replicare, si alzò dal letto e prese un medicinale. «Prendi, forse hai mangiato qualcosa che non hai digerito bene. Questo ti aiuterà a stare meglio.» disse, aprendo la bustina e mischiando la polverina bianca ad un bicchiere d'acqua, per poi porgerlo al biondo.

Si mise seduto, e senza esitazione, buttò tutto giù. «Ce la fai a venire stasera? È già sabato.» disse il rosso, guardandolo. Il biondo si pulì la bocca con il dorso della mano, annuendo debolmente.

Hoseok raggiunse il resto del gruppo al bar, ormai era abitudine incontrarsi lì la mattina e fare colazione. Tutti chiesero subito dove fosse il biondo, e il rosso rispose «Sapete.. ーdisse, bevendo il suo cappuccinoー.. Taehyung stamattina si è sentito male. Però per stasera ha detto che c'è.»

«Male? Che ha?» disse Jimin, notando la rughetta che si era formata sulla fronte di Jungkook. «Mal di stomaco, credo. Ma stava veramente male.» rispose Hoseok.

Dopo aver pagato, si diressero tutti verso le loro rispettive aule.





«Sei sicuro di voler venire?» disse Hoseok guardando Taehyung, che sembrava non reggersi nemmeno in piedi. «Sì.»

Il biondo fece per prendere le chiavi della sua auto, ma fu preceduto dal suo amico. «Guido io, tu sembri uno zombie. Dovresti rimanere qui, lo dico per te.»

Taehyung scosse il capo, e il rosso sospirò. Uscirono e si diressero verso l'auto parcheggiata. Si sarebbero ritrovati tutti lì.

Per strada, il biondo continuava a soffrire per quel maledetto mal di stomaco. Eppure, durante la giornata, non aveva toccato cibo.
Una volta arrivati, scese a fatica dall'auto, e aggrappandosi al rosso entrò in discoteca, dove gli altri c'erano già.

Si buttò letteralmente sulla sedia, appoggiando due mani sul ventre. «Taehyung? Tutto okay? Perché sei venuto se non stai bene?» disse Yoongi, un po' preoccupato. «Vero? Gliel'ho detto anche io!» replicò il rosso.

Ma Taehyung ignorava entrambi, sentiva soltanto un dolore atroce al basso ventre, che lo faceva sudare e tremare le gambe.
«Io vado a ballare!» disse Jungkook, prendendo Jimin per la manica e trascinandolo giù in pista.

«Jungkook..» disse Taehyung, deglutendo. Il corvino si stava divertendo in mezzo a tutta quella folla, muovendo i fianchi a ritmo. Era brillo, avevano ordinato un sacco di pietanze deliziose, accompagnate da Soju e birra.

Improvvisamente, sentì qualcuno ballare dietro di lui. Non era Jimin, ma poco importava! Continuava a muoversi con il ritmo che scorreva nelle vene, mentre al tavolo Taehyung stava sempre più male.

Vedeva tutto girare, aveva soltanto bevuto un bicchierino. Improvvisamente, prese la manica di Yougjae, che era seduto affianco a lui. Quest'ultimo lo guardò, e preoccupato disse «Taehyung, cazzo, non dovevi venire! », ma il biondo sentiva la sua voce sempre più lontana.

«C-Chiama.. Jungkook..» disse, stringendo di più la manica del suo amico. Youngjae gli prese il braccio, visto che il suo amico stava perdendo l'equilibrio, ma quel contatto fu scacciato. «Ho detto.. Chiama.. Jungkook!» urlò, piegandosi ancora per il dolore.

Youngjae si alzò, cercando immediatamente il corvino, e lo trovo appiccicato col culo sul pacco di uno sconosciuto. Lo prese per il colletto, e disse «Che cazzo fai?! Taehyung ti cerca!» disse, ma il corvino continuava a ridacchiare. «Sti cazzi di quello stronzo!» urlò, era palesemente ubriaco. Non ragionava.

Youngjae lo tirò, uscendo dalla folla e sgridandolo. «Ma capisci ciò che dico?! Aish..» urlò, per poi tirargli uno schiaffo. Il corvino si riprese leggermente, sbattendo le palpebre. «Non ho sentito.» disse, ma ormai non aveva bisogno di spiegazioni.

Vide Taehyung, pallido in faccia, appoggiato con la testa di lato sul tavolo. Il corvino si catapultò da lui, scuotendolo per le spalle. «Taehyung! Mi senti? Cos'hai?», il biondo sarebbe potuto svenire da un momento all'altro.

«Guardatelo, mi ha cacciato quando l'ho preso per un braccio.» disse Youngjae, e Jackson replicò infastidito «Ti sembra il momento di fare storie?», zittendolo.

Il biondo prese un lembo della maglia che indossava Jungkook, per poi svenire. «Taehyung!» disse il corvino scuotendolo più di prima. «Che cazzo guardate? Chiamate un'ambulanza!» urlò agli altri, e Namjoon si affrettò, «Pronto? Parlo con il 118?..» disse, tappandosi un orecchio per ascoltare meglio, c'era trambusto.

Jungkook prese Taehyung fra le braccia, dicendo «Lo porto fuori, qui non si respira.», ma Seokjin lo fermò, «Se dovesse scoprire che lo stai toccando così, si infurierà.», e il corvino alzò gli occhi al cielo «Cosa devo fare? Lasciarlo qui? Non ci penso nemmeno.», disse superandolo e uscendo.



Alla fine, Taehyung era uscito da un po' dalla sala operatoria ma continuava a dormire nel suo letto, tutti erano in pensiero e Jungkook si sentì in colpa, fino a versare tutte le lacrime, gli altri tentavano di consolarlo dicendo «Non è colpa tua!». Aveva proposto lui quella serata, e si era conclusa nel peggiore dei modi: il ragazzo che amava con una flebo attaccata al braccio.

Gli era un po' passata la sbronza, ormai era sorto il sole e il biondo dormiva ancora. «Tornate al dormitorio.» disse il corvino, tentando di convincere gli altri a tornare, avevano fatto una nottata lì.

«Non se ne parla, come potremmo? Ancora non si sveglia.» disse Jungwoo, appoggiando la testa sulla spalla del suo ragazzo, sconsolato.

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Non odiatemi. <<33 ily too

Louder Than Bombs || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora