Taehyung corse dalle scale per raggiungere il corvino, controllò in camera, ma non c'era. Bussò alla porta del bagno ma nessuno rispose.
«Jungkook so che sei qui, apri.» disse il biondino con il fiatone. Bussò più volte alla porta, «Dai, parliamone. Non volevo offenderti. Jungkook apri la porta, o la sfondo.» disse il maggiore.
Il corvino, sentendo quelle parole, ebbe un flashback. Si ricordò di quando il maggiore si era presentato in camera sua chiedendogli di uscire, e minacciando di sfondare la porta, facendo arrabbiare il minore.
Quella era una situazione diversa però, non poteva arrabbiarsi perché si sentiva l'unico intruso. Si sentiva come se fosse smarrito, non aveva un posto da chiamare casa. Sua madre l'aveva ripudiato, e ora si sentiva in colpa per aver chiamato il maggiore quella sera.
Si asciugò velocemente quelle misere lacrime che erano scese sul suo volto, frutto dei sensi di colpa, e aprì la porta. «D-Dimmi.» disse, guardando il maggiore.
Quest'ultimo si avvicinò a lui, «S-Scusa.. Io non.. Non ho pensato prima di dire quella cosa..» disse, deglutendo.
Il corvino non disse nulla, lasciando parlare il maggiore. «Rovino sempre tutto, non ne combino una buona. È che.. averti qui con me, per un attimo mi ha fatto dimenticare il vero motivo per cui ti ho portato.» disse il biondino, guardando a terra.
Il corvino sospirò, «Quella sera.. ero ubriaco, non sapevo cosa stessi facendo e ho chiamato te perché mi sei sembrato l'unica ancora a cui aggrapparmi.. N-Non farmene una colpa. Ora, non pensiamoci più, mh?» disse, prendendogli le mani e sorridendogli.
«Sappi che ti sei fidanzato con una testa di cazzo, fanne l'abitudine.» disse il maggiore, avvicinandosi e baciandolo.
Il corvino per un attimo ricambiò, ma poi fu costretto a staccarsi, dicendo «Non voglio che qualcuno ci veda.», uscì dal bagno e scese al piano di sotto.
Dopo quel l'incomprensione, i due non ne parlarono più. Passarono le vacanze ridendo e scherzando, facendo videochiamate con i loro amici ーsparsi per la Corea a trovare i propri parentiー, e aspettando con ansia il ritorno in Università.
La madre del corvino non si fece più viva, sembrava avesse dimenticato di avere un'altro figlio, e questo al minore pesava un po', e Taehyung faceva di tutto per sollevargli il morale. Pasqua arrivò in un battito di ciglia, infatti in quel momento i due si trovavano ad aiutare la Nonna a preparare tutte le pietanze deliziose tipiche del periodo di Pasqua.
«Nonna, a quanti gradi devo mettere il forno?» disse Jungkook, attirando l'attenzione della donna. «Uh, lascia, lascia. Faccio io, altrimenti rischia di bruciarsi e tempo per farne un'altro non ne abbiamo.»
«Dunque, entrambi ritornate a Seoul dopo Pasquetta? Taehyung, vedi di studiare.. non voglio vedere tua madre esasperata.
Jungkook, dai un'occhio al forno.» disse la donna anziana.Taehyung alzò gli occhi al cielo, era una vita che la donna gli diceva sempre le stesse cose riguardo la scuola. «Sì.. sì.. so a memoria queste cose, Nonna.»
«È questo il punto! Le sai a memoria ma continui a non studiare, beato chi vi capisce voi giovani..» disse la nonna.
«Okay nonna io e Jungkook andiamo di sopra, ciao!» disse il maggiore, trascinando il corvino con lui al piano di sopra.
«Che ti è preso?» disse il corvino, «Prepara la valigia, prima mi ha chiamato Jimin e mi ha detto che ha organizzato Pasquetta con gli altri.. ma si era dimenticato di dircelo. Ce ne andremo prima, e poi torniamo insieme a Seoul.» disse, entusiasta.
«Ma.. sicuro? E poi dove dovremmo andare?» disse, guardandolo un po' storto. «A casa di Yoongi Hyung, a Daegu, i suoi non ci sono e ha una casa enorme e anche un giardino.» il corvino, sentendo nominare il nome del suo hyung sorrise, e acconsentì subito.
«Non c'è bisogno di descrivermi casa sua, la conosco a memoria.» disse il corvino, sedendosi sul letto. «Ma.. come? tu sei nato a Busan, lui a Daegu.» disse, guardandolo con una rughetta.
«Le nostre madri hanno fatto l'università a Daegu insieme, mia madre è nata lì.. I miei si trasferirono a Busan per lavoro, e poi sono nato io.» disse, sospirando.
«Ma se c'era occasione tornavamo a Daegu e stavamo a casa dei Min. Sua sorella la vidi solo pochissime volte, era sempre ai campi estivi o da qualche altra parte. Ma poi i tempi cambiarono, non ci vedevamo più dal vivo ma solo su Skype, finquando non sono arrivato in università.» disse, guardando il maggiore. Quest'ultimo rispose dicendo, «Ha una sorella? non lo sapevo.» e il corvino annuì.
«Si, sai.. non ti ho detto che quando sono tornato a Busan, ho incontrato sua sorella in treno, era appena salita mentre io stavo scendendo, e non l'ho riconosciuta per quanto è cambiata.. soltanto quando mi ha detto il suo nome ho capito che era la sorella di Yoongi Hyung. Anche se.. non le ho chiesto perché si trovava a Busan.» disse, raccontando al maggiore di Jinsoul.
«Dovete essere molto legati, io lo conosco solo da un paio d'anni..» disse il biondino, il corvino annuì, sorridendo.
«Come te con Hoseok, sai, anche prima che accettassi di uscire con te ho notato che dopo le lezioni stavate sempre insieme, e ho pensato che voi due aveste un bellissimo rapporto.» disse il corvino, guardando il maggiore.
«Beh.. più o meno. Sai, eravamo vicini di casa da piccoli, e non ci sopportavamo. Quando le nostre madri uscivano insieme al parco ci incitavano a giocare insieme, avevamo entrambi dei caratterini.. e il gioco finiva soltanto quando uno dei due perdeva le staffe e iniziavamo a menarci.» disse ridendo, ricordare i vecchi tempi lo faceva stare bene.
«Siamo cresciuti, abbiamo legato e abbiamo fatto il nostro gruppo di amici, un po' tossico. Non facevamo altro che cacciarci nei guai, a scuola erano più le volte in cui finivamo in punizione che quelle in cui facevamo i compiti.», fu interrotto dal corvino che disse «Ecco perché tua madre e tua nonna hanno perso le speranze con te, con lo studio.», il maggiore annuì ghignando. Il minore lo incitò nel continuare a raccontare.
«Con lui ho fatto tutte le cose che un'adolescente vorrebbe fare, anche se un po' me ne pento. Quando avevamo 15 anni gli dissi che mi piacevano i ragazzi, e sai cosa mi rispose?» disse il biondino guardando il minore, che scosse la testa. Stava ascoltando con attenzione.
«"Cosa?! Anche a me! Ma penso anche a quella cosa fantastica che hanno le ragazze fra le gambe.", praticamente senza volerlo mi ha detto di essere bisex.» il maggiore ridacchiò, pensando al rosso.
Il maggiore raccontò al corvino di quando i due hanno scavalcato i muri della scuola per non fare ritardo, o di quando stavano per essere beccati a fumare in cortile.
Il corvino provava invidia, lui non aveva mai avuto occasione di fare le cose da adolescenti con Yoongi. Infatti appena iniziò il periodo d'oro per ogni adolescente, sua madre cercò di tagliare tutti i rapporti che suo figlio aveva con il mondo esterno ー praticamente, soltanto il suo hyungー, ma alla fine il corvino riuscì ad ottenere una misera videochiamata su Skype.
Qualcuno, bussando alla porta, interruppe la conversazione dei due. Il maggiore disse «Avanti.», e solo a quella affermazione sbucò dalla porta la testolina di Minju. Non osava fare un passo avanti.
«Oppa, il pranzo è pronto.».
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Ciao cuoricini, in questo capitolo capiamo come si sono conosciuti Jungkook e Yoongi, e anche Taehyung e Hoseok. Eventuali errori verranno corretti in un secondo momento, alla prossima!
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Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...