Più passavano i giorni, più Taehyung si sentiva tormentato. Non riusciva a dormire, era ancora dolorante e nell'esatto istante in cui provava a chiudere gli occhi l'immagine di suo padre compariva.
Erano giorni che non aveva un contatto con qualsiasi essere umano, da quando la signora della mensa per sbaglio gli aveva toccato un dito non mangiava nemmeno più.
Aveva deciso di non coprire i segni sul collo, nonostante le occhiate e le domande. Doveva dimostrare di avercela fatta. In quel momento il biondo si trovava nella propria stanza, con l'intenzione di studiare Psicologia, ma senza l'aiuto di Jungkook gli sembrava impossibile.
Avevano deciso insieme che fosse meglio per il maggiore studiare da solo, per evitare qualsiasi contatto ーcome desiderava, dopotuttoー. Ma ben presto il biondo si pentì, di questo passo non sarebbe riuscito nemmeno a studiare un quarto di tutta la roba che gli avevano assegnato.
Titubante, prese il suo libro e si diresse verso la stanza di Jungkook. Voleva fidarsi di lui, e anche se per sbaglio si fossero toccati si augurava di non sentirsi male.
Colpì con le nocche la superficie bianca della porta, aspettando che qualcuno dicesse 'Avanti'. Ad aprirgli non fu Jungkook, ma Jimin. Il biondo boccheggiò, dicendo «C-C'è Jungkook?»
A quella domanda la porta si aprì un po' di più, rivelando il corvino con i capelli gocciolanti, guance rosee e con un'asciugamano in vita. Quest'ultimo vedendo il suo fidanzato sorrise, «Che c'è?»
Il biondo scrutò meticolosamente il corpo del corvino, e sentì una strana sensazione allo stomaco. Da quella sera non avevano più fatto l'amore, come avrebbe fatto il maggiore a concedersi? Gli mancava avere contatto fisico, ma ogni volta che tentava di toccare il corvino qualcosa dentro lui gli diceva di fermarsi, che si sarebbe fatto male, che sarebbe stato meglio tenere le mani a posto altrimenti ci sarebbero state conseguenze.
«Mi chiedevo.. P-Potresti aiutarmi con Psicologia?» disse il biondo, mordendosi il labbro. «Certo, ho finito di studiare proprio una mezz'oretta fa.» disse sorridendo, e il biondo sentì il suo cuore sussultare.
Il corvino lo fece entrare, e senza farsi troppi problemi sfilò l'asciugamano dal suo ventre. Il biondo sussultò, per un attimo gli aveva ricordato ciò che aveva fatto suo padre. Ma quell'immagine scomparve dalla sua mente quando, proprio mentre aveva gli occhi incollati sul corpo del corvino, quest'ultimo si infilò i boxer e una maglietta, coprendo la propria nudità.
Jimin uscì, dicendo «Vado da Yoongi.» per poi lasciare i due soli.
«Scusa.. Sono io che ho interrotto le ripetizioni, eppure mi sono presentato qui.» disse il biondo, abbassando lo sguardo. Il corvino voleva tanto baciarlo, era stata la prima cosa che aveva pensato quando l'aveva visto davanti alla porta.
Ma si limitò a sorridere, dicendo «Tranquillo, sarà una ripetizione per me.», per poi cacciare i suoi appunti dal libro di Psicologia.
«Cosa non hai capito? Te la rispiego.» disse Jungkook, concentrato nell'esaminare quella pila di fogli sparsi che non erano altro che i suoi appunti. «La teoria di Jung.. persona, ombra ed ego.» disse il biondo, poggiando il libro sulla scrivania. Il corvino annuì, cercando la pagina che conteneva dell'argomento.
«Se vuoi.. puoi sederti sul mio letto e io sto alla scrivania, altrimenti.. siamo troppo vicini. Per te.. intendo.» disse il minore, quasi sussurrando.
Il biondo sentì ancora una volta quella sensazione, sentiva che il minore era preoccupato per lui. Ma voleva provare, dopotutto era il suo ragazzo, non suo padre.
«No, mettiamoci come facciamo sempre.» disse il biondo. «Ma così ci tocchiamo, anche senza farlo apposta.» rispose il corvino.
«È perché voglio toccarti, Jungkook. Mi manchi, anche se ora siamo a meno di un metro di distanza..» rispose il maggiore, e Jungkook non potè fare a meno di sorridere. «Okay, allora.» rispose il corvino, deglutendo.
Una volta seduti entrambi alla scrivania, il corvino aveva iniziato a spiegare gli esercizi assegnati dal prof. «Vedi, basta che cerchi la risposta nel testo, e poi studi tramite le domande..» disse concentrato il minore, sottolineando con la matita alcune righe sul libro.
Il maggiore lo stava osservando: aveva i capelli ancora umidi, guance scarlatte e si intravedevano i muscoli e le clavicole attraverso la maglia bianca che stava indossando.
Aveva i capelli leggermente scompigliati, e il maggiore senza pensarci passò una mano sul suo capo per aggiustarli. Il corvino a quel contatto non si mosse, ma prese fra i denti un labbro.
Stavano prendendo le sembianze di carezze, il minore fece un respiro, dicendo «Hai capito cosa sto dicendo?», non voleva focalizzarsi sul fatto che il maggiore lo stesse accarezzando.
Il biondo disse «Dovresti asciugarti i capelli, o prenderai un raffreddore.», il corvino alzò il capo e il maggiore si irrigidì, arrestando ogni movimento. Poi si morse un labbro, dicendo «Rimani così.. se non ti dà fastidio, posso accarezzarti?». Mesi prima non si sarebbe fatto problemi per una cosa del genere.
Il corvino annuì, allungando la mano e toccando gentilmente quella del maggiore. Si rese subito conto di quanto la sua pelle fosse fredda e liscia. «Hai freddo?» chiese al maggiore, ma quest'ultimo scosse la testa.
Riprese ad accarezzarlo, mentre il corvino disegnava una mappa concettuale. Improvvisamente, il biondo disse «Grazie.» sorridendo leggermente. Il corvino corrugò la fronte, «Per cosa?»
«Perché mi sei rimasto accanto, anche dopo che ti ho urlato di non toccarmi.» rispose il maggiore, abbassando il capo.
Il minore non replicò, voleva tanto mordicchiare quelle labbra, coprire quei lividi sul collo con dei marchi. Il biondo spostò la mano, toccandogli la guancia.
«Prometto che tornerò a baciarti.» disse guardando il corvino, come se avesse gli letto la mente.
📍
Ciao a tutti! Scusate se ho aggiornato soltanto adesso, ma sono stata impegnata vedendo BangBangCon, e dopo ho avuto altre cose da fare. In più ieri ho cambiato la copertina del libro, date un'occhiata! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, eventuali errori verranno corretti in un secondo momento, lasciate una stellina! Alla prossima!
STAI LEGGENDO
Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...