Taehyung si svegliò prima di Jungkook, scese al piano di sotto e disse a sua nonna e sua madre che c'era un ospite arrivato improvvisamente. Come si aspettava, nessuno ebbe da ridire molto, il biondino era stato generoso con le parole e aveva fatto capire ai suoi parenti la situazione del minore.
Però non aveva pensato a un piccolo particolare, sua cugina di 12 anni che era praticamente innamorata di lui. Ogni giorno lo svegliava, e lo riempiva di coccole, anche se Taehyung a volte la trovava appiccicosa.
La ragazzina uscì dalla sua stanza, e andò in quella di suo cugino. Aprì la porta, e come al solito trovò un ragazzo. Pensando che fosse Taehyung iniziò a scuoterlo, e a chiamarlo.
«Oppa! Svegliati, andiamo a fare colazione. Quando hai cambiato colore di capelli?» in realtà, il ragazzo ovviamente era Jungkook, e non il suo amato cugino.
Il corvino mugugnò qualcosa, sentendo una voce stridula parlare, si girò strofinandosi gli occhi.
«E tu chi sei? E cosa ci fai nella stanza di Taehyung oppa?» disse, notando che il ragazzo non era suo cugino.
«I-Io..» il corvino non seppe cosa dire, e mentre cercava di elaborare una risposta la ragazzina lo interruppe. «Piacere, mi chiamo Kim Minju. Ma chiamami Minnie. Tu come ti chiami?» disse, cogliendolo alla sprovvista.
Il corvino rispose, un po' titubante. «J-Jungkook. Jeon Jungkook.». Appena finite le presentazioni, entrò in camera proprio Taehyung.
«Minju, che cosa ci fai qui?» disse, trovando la ragazzina seduta sul letto. «Oppa! Cercavo te, chi è questo ragazzo?» disse, abbracciando subito il biondino.
Il maggiore se la stacco di dosso, e rispose. «È il mio ragazzo.» disse, sorprendendo sia il corvino che la ragazzina.
Quest'ultima fece una faccia sorpresa, ma subito dopo iniziò a piangere. «C-Chi ti ha detto di fidanzarti?!» disse, strillando come una disperata. «Dai, non piangere.» disse, tentando di consolarla.
«Puoi dire alla nonna che Jungkook si è svegliato? dai, fallo per il tuo oppa.» disse il maggiore, chinandosi alla sua altezza. La ragazzina, incantata, annuì con la testa e scese immediatamente al piano di sotto.
«Scusala, è innamorata di me da tutta la vita, ma non si avvererà mai il suo sogno. Sarebbe incesto, lei è troppo piccola e io sono gay.» disse, facendo spallucce.
Il corvino rise, «Non fa niente.» disse.
Si alzò, andò in bagno e si sciacquò la faccia.
Dopo di ciò scese con il maggiore, ansioso di conoscere i suoi parenti. Era piombato nel bel mezzo delle vacanze di Pasqua, un po' si sentiva in colpa.«Oddio! Tu devi essere Jungkook.» disse una giovane donna vedendolo scendere per le scale. Gli tese la mano, «Piacere, Kim Minso. Sono la madre di Taehyung.», disse sfoggiando un sorriso.
«P-Piacere..» rispose impacciato il corvino, afferrando la mano. «Mamma, non lo rincoglionire con le tue solite domande.» disse il biondino prendendo il minore per il polso e levandolo dalle grinfie della donna.
«Taehyung, il linguaggio. Aish, non cambierai mai, vero?» disse, andandosi a sedere sul divano.
Il minore seguì il ragazzo, che lo portò in sala da pranzo. Lì trovò altri ragazzi mangiare, probabilmente erano tutti parenti del maggiore.
«E tu chi sei?» disse una ragazza, somigliava davvero tanto al biondino. Scrutando le loro facce, li trovò somiglianti fra loro, sicuramente erano tutti parenti. Si sentiva l'intruso.
«Eunjin, falla finita.. ehm, lui è Jungkook, starà qui con noi finquando non ritorneremo all'università. State facendo colazione? Mangiamo con voi» disse, e fece sedere il corvino di fianco a lui.
I presenti continuarono a scrutarlo, finquando Minju non decise di parlare. «In realtà, Taehyung oppa mi ha detto che è il suo ragazzo..» disse, mangiando la sua colazione.
Eunjin, pareva così si chiamasse, spalancò la bocca, e poi disse «Oppa, è il t-tuo ragazzo?ーdisse, indicando Jungkook con le bacchette, e il maggiore annuì. ーWow, te lo sei scelto bene. Ti invidio. Minju, te lo sei fatto fregare» disse prendendo in giro la 12enne, facendo arrossire il corvino e scatenando qualche risatina.
«M-Mi dispiace.. per essere arrivato improvvisamente.» disse il corvino, inchinandosi. Il maggiore gli tirò una leggera gomitata, e poi disse «Dai, non ce n'è bisogno.», mettendogli ancora un po' di cibo nella ciotola.
Un ragazzo con la bocca piena iniziò a parlare. «Già, hyung ha ragione, sono sicuro che c'è una motivazione valida. Comunque, io mi chiamo Taeyong, sono suo fratello.» disse, indicando il maggiore con le bacchette. «Parlaci di te.» aggiunse, poi.
«M-Mi chiamo Jeon Jungkook.. ー Qualcuno disse «sì, l'avevamo capito.» facendo imbarazzare il minoreー vengo da Busan, e faccio la stessa università di Taehyung.» disse, e poi riprese a mangiare.
«Ragazzi, è stato lui che mi ha aiutato a prendere trenta all'esame.» disse il maggiore, e Eunjin decise di commentare. «Wow, ce ne vuole per far entrare qualcosa in quella zucca vuota di mio fratello. Complimenti, davvero. Nemmeno la mamma con tutte le mazzate che gli ha dato è riuscita ad addrizzargli la testa.» disse, e i ragazzi presenti al tavolo ーche man mano si erano presentati, Jungkook capì che la famiglia del maggiore era numerosaー iniziarono a ridere.
«Per caso puoi dare ripetizioni anche a me? Sai.. ho qualche problema in Psicologia.» disse una ragazza dai capelli corti e colorati che diceva di chiamarsi Chaeyoung, girando un ciuffo di capelli fra le dita. Il corvino arrossì, e Taehyung rispose subito, «Smettila di flirtare con il mio ragazzo.»
La ragazza fece per rispondere, ma Minjae ーun ragazzo dai capelli rosaー la precedette, «Hei, tu non hai problemi in Psicologia, ma psicologici. È diverso.» disse aggiudicandosi uno scappellotto dalla ragazza, scatenando una risata anche nel corvino. La famiglia del maggiore era buffa, e lo sorprese il fatto che erano così tanti e quasi tutti coetanei.
Una donna anziana portò altro cibo, «Mangiate, nipoti miei. Siete così sciupati, quando uscirete da questa casa dovrete essere più in carne.» disse la nonnina, mettendo a tavola altre pietanze che fecero sbavare i suoi nipoti.
Minju le rispose, «Nonna, usciremo da qui rotolando. Basta portare cibo, più che una colazione sembra di essere già a Pasquetta.» disse, ricevendo qualche commento di persone che la pensavano come lei.
«Zitta e mangia. Jungkook, io sono Kim Jeonghee, ma tu chiamami Nonna come fanno tutti qui. Sei il benvenuto!» disse, dando una pacca sulla schiena al corvino.
Velocemente e timidamente il corvino ringraziò la donna anziana, strinse la mano di Taehyung sotto il tavolo, e il maggiore gli sorrise. Dopo iniziò a mangiare, facendo i complimenti alla donna per il cibo squisito che aveva preparato.
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Ciao a tutti! Scusate l'orario in cui ho postato e anche se non è il massimo. 🥺In questo capitolo conosciamo la famiglia di Taehyung, numerosa e accogliente. Eventuali errori verranno corretti in un secondo momento, lasciate una stellina se vi è piaciuto, alla prossima!
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Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...