Erano tutti nella stanza di Hoseok e Taehyung, preoccupati perché quest'ultimo non aveva fiatato da quando aveva urlato contro il corvino.
Jungkook non poteva toccarlo, ogni volta che ci provava sentiva il maggiore irrigidirsi e sbiancare. «Possiamo sapere cos'è successo? Non vuoi nemmeno sedersi, stai lì in piedi da un quarto d'ora.» disse Seokjin, deglutendo.
«N-Non è facile parlarne, Hyung..», finalmente il biondo decise di parlare, guardandosi i piedi. «Posso toccarti?» chiese il corvino, ma il maggiore scosse la testa. «No.» disse secco.
«Okay, non vuoi parlarne. Allora noi ti faremo delle domande, e tu se vuoi rispondi con un Sì o un No. Ti va?» disse Hoseok, mordendosi un labbro. Per un momento il maggiore esitò, se avesse risposto a quelle domande non avrebbe più riaperto l'argomento in futuro. E allora annuì con la testa.
Uno alla volta, i quattro ragazzi fecero delle domande al biondo, con tono calmo e trasmettendogli sicurezza.
«Avete litigato?» chiese il rosso, il biondo annuì.
«Ti ha.. picchiato?» disse Jimin, e il biondo deglutì, annuendo successivamente.
«I-Io non vorrei fare domande scomode.. ma possiamo aiutarti solo così, va bene?» disse Jungkook, e il maggiore annuì per l'ennesima volta.
«Ti ha messo a disagio, in qualche modo?» chiese molto cautamente il corvino. «Mi ha ficcato una mano nelle mutande.» disse con tono freddo il biondo.
«Tae..» disse Jimin, sentendo un nodo alla gola. «Ed è andato oltre?» chiese il corvino, quasi sussurrando, e Taehyung annuì.
«Ti ha chiesto di toccarlo?» chiese Jimin, sentendo già gli occhi lucidi. Il maggiore annuì, dicendo «N-Non solo..»
«Ti va di dircelo.?» chiese Seokjin, con cautela. Non voleva metterlo a disagio e aveva capito quanto fosse difficile per il biondo anche il solo ricordo di quella serata.
Taehyung deglutì, «Mi ha toccato.. e.. dopo mi ha obbligato a fargli un bocchino. P-Poi.. ha sentito che puzzavo di fumo e.. mi ha picchiato ancora.» disse, tirando su col naso. «Non è finita, vero?» disse Jimin, e il biondo scosse la testa.
«M-Mi ha.. molestato. Fino a ieri il mio culo era verginello, ora per colpa di quello stronzo ho un male cane. È stata la cosa più brutta che mi sia mai capitata, avrei preferito che mi avesse spaccato il naso, p-piuttosto. È stato violento..» disse, sentendo una sensazione di umida sulle guance.
«È per questo che non vuoi essere toccato?» chiese Hoseok, ma il biondo non rispose.
«Posso abbracciarti?» disse quasi sussurrando il corvino, ma il maggiore alzò la testa al cielo tirando su col naso.
«Ho sentito le sue mani viscide toccarmi ovunque, e nel frattempo faceva commenti schifosi.. sapete, lo faceva anche quando ero piccolo, e anche con.. m-mia madre..» le lacrime bagnavano il suo viso, e tutti non potevano fare altro che guardare. «..ma con me non è mai arrivato fino a questo punto. I-Io.. non riesco a.. non pensarci.» concluse, sighiozzando.
«Amore.. perché hai quei segni?» chiese il corvino, ormai in lacrime. «Mi ha quasi strangolato, ben due volte. Mi è passata tutta la vita davanti.» disse, e Jimin tirò su col naso.
«Se solo doveste toccarmi con un dito.. sarebbe doloroso. Sento in loop nella testa i suoi commenti, e ogni volta che parlo mi sento come se le sue mani fossero ancora attorno al mio collo.» disse, ormai stava piangendo.
«Come ti ha ridotto.. amore mio. Sai che da parte nostra avrai soltanto tocchi pieni d'amore.» disse Jungkook, e il maggiore in quel momento si sentiva in colpa per come il suo corpo rifiutava ogni forma di interazione con ogni individuo, compreso il suo ragazzo.
«L-Lo so ma.. non ci riesco.» disse il biondo, singhiozzando. «Non preoccuparti.» si affrettò a dire il corvino.
«I-Io non riesco a guardarti in faccia.. Jungkook.» disse il biondo. «Mentre lui mi toccava pensavo a te. A come avrei voluto concedere a te la mia verginità, ma i-io.. non.. cioè lui..» cercò di continuare ciò che stava dicendo, ma scoppiò ancora una volta in lacrime.
Il corvino, istintivamente, andò verso di lui. Allungò una mano ma si bloccò, deglutendo e guardando il suo fidanzato in lacrime.
«Io vado a fare il culo a quei bastardi, nemmeno si sono degnati di dare un'occhiata nel bagno del loro locale.» disse Hoseok, andando verso la porta, ma proprio un secondo prima di aprirla Seokjin lo fermò, dicendo «Fermo, cazzo, fermo. Dove cazzo vuoi andare nel bel mezzo della notte?», per poi farlo sedere con uno spintone sul letto.
Taehyung non sarebbe più ritornato quello di un tempo.
📍
Scrivere questi capitoli mi fa sempre pensare a come violenze del genere accadano davvero, e non solo in una fanfiction. Se ne siete vittime, parlatene. Non è facile, ma non impossibile. Fatelo soprattutto per voi stessi. Alla prossima.
STAI LEGGENDO
Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...