«Mi piace.. Mi piace Hoseok.» disse Eunjin, senza giri di parole.
«Cosa?!»
«Sh! Che cazzo urli?» disse la corvina, mettendo una mano sulla bocca di suo fratello per farlo tacere.
Taehyung si spostò, liberando la sua bocca. «Ti piace Hoseok? Il mio migliore amico? Quello con i capelli rossi? Jung Hoseok?!»
Eunjin alzò gli occhi al cielo, dicendo «Sì! Ma sono sicura che mi rifiuterebbe perché ha paura di una possibile tua reazione negativa.»
«Non voglio il mio migliore amico come cognato.»
«Dai.»
«'Dai' cosa? cosa dovrei fare?» disse il biondo, corrugando la fronte. «Nel caso mi rifiutasse, tu devi dirgli che sei d'accordo.» rispose Eunjin.
«Ma non sono d'accordo.»
«Sti cazzi, te l'ho detto solo per avere una mano, non per avere il tuo permesso.» disse la corvina, alzando gli occhi al cielo. Il biondo le diede uno scappellotto sul braccio.
«Okay, provaci. Fai ciò che vuoi.» disse Taehyung, riaprendo la porta della camera. Per Eunjin era troppo tardi, non potè replicare perché suo fratello era già dentro.
Jungkook, invece, era seduto sul divanetto e si guardava le dita, sconsolato. Il biondo l'aveva notato, dopotutto non facevano altro che guardarsi tutto il tempo. Il corvino aspettava che il maggiore facesse il primo passo verso lui da giorni, ormai. Ma niente.
«Jungkookie, che hai? Ti vedo strano..» disse Jimin, attirando l'attenzione del corvino. «Nulla, mi stavo chiedendo perché fossi qui se tanto abbiamo rotto.» rispose il minore, indicando a Jimin il biondo, con un cenno.
Taehyung in quel momento stava ridendo, Hoseok aveva riportato a galla i vecchi video fatti in discoteca, dove lui e Seokjin ballavano e cantavano appassionatamente.
Più il corvino udiva la sua risata, più sentiva il mondo cadergli addosso. «Lo vedi? Tutta questa situazione nemmeno gli pesa. Il fatto che non stiamo più insieme, intendo..» disse Jungkook, Jimin lo guardò tristemente. Sentiva la voce del suo amico rotta.
Il corvino teneva la testa china, intento a mordersi le unghie. Non aveva neanche più un succhiotto sul proprio corpo, e nemmeno Taehyung. Le prove del loro amore erano sparite, nessuno dei due aveva più segni della loro passione.
Il corvino si alzò udendo l'ennesima risata del maggiore, cercando la sua giacca. Sconsolato, disse «Avete visto la mia giacca nera? Vado a prendere aria... anzi, Hyung ー disse chiamando Seokjin ー mi riaccompagni ai dormitori?»
«Ma.. perché? siamo qui solo da un paio d'ore..» replicò l'interpellato, che si stava divertendo un secondo prima. Ovviamente, il minore aveva attirato anche l'attenzione di Taehyung.
«Non mi va di rimanere, e devo ripetere Psicologia.» disse il corvino, alzando gli occhi al cielo. «Ma abbiamo ripetuto insieme, prima di venire..» disse Jimin, ricevendo un'occhiataccia dal suo amico.
Il biondo capì subito la motivazione del comportamento strano del corvino, dopotutto.. era molto bravo ad osservare le persone, come quasi se leggesse la loro mente. «Io non credo che sia Psicologia il vero motivo.» disse, ricevendo un'occhiata dal corvino.
«Falla finita e torna a flirtare con l'infermiera, l'altro giorno era faccia a faccia con il tuo cazzo.» rispose bruscamente il minore, infastidito dal fatto che al maggiore non sfuggisse niente.
«Geloso? Magari i pompini li fa meglio dei tuoi.» disse Taehyung, schioccando la lingua. «Non so, prova se ci tieni tanto.» rispose il corvino, gli animi si stavano accendendo.
«Se fosse stata un ragazzo non me lo sarei fatto ripetere due volte.», il maggiore non sapeva frenare la lingua. Era sempre stato uno stronzo, e Jungkook lo sapeva.
«Piantala. Torna a guardare il cellulare, non dovrei essere manco qui. Mi sono preoccupato inutilmente per qualcuno che continua a fare lo stronzo.» disse il corvino, poggiandosi allo stipite della porta. Stava aspettando il suo Hyung, ma Seokjin non aveva proprio intenzione di riaccompagnarlo, non senza che avesse risolto con il biondo.
«Sai che lo sono, quindi non dovrebbe essere niente di nuovo per te, o sbaglio?» disse il biondo, mettendosi a braccia conserte. «Non cambi mai.»
«Hyung..» disse il corvino, chiamando Seokjin. «Non puoi scappare via, Jungkook..» rispose l'interpellato. Ma il corvino era sull'orlo di un pianto isterico.
«Non sto scappando, lui mi ha lasciato e quindi posso andare per la mia strada.» disse il corvino, alzando la testa al cielo. Alla fine, nemmeno l'aveva trovata la sua giacca. «È stata la sua occasione per levarmi dai coglioni, probabilmente.» concluse il minore, con una punta di amaro in bocca.
«Non dire stronzate.» rispose Taehyung, guardandolo dritto negli occhi. «Prova a dire il contrario. Hai usato la scusa del 'ti faccio male', quando non capisci che mi fa più male starti lontano! E lo sai!» sbottò il corvino, ringhiando.
«Non è una scusa!»
«Se sapevi che mi avresti fatto male allora quella sera non avresti dovuto portare avanti la scommessa! Facendo così hai fatto in modo che ti fossi dipendente, e questo sì che fa male! Mi hai lasciato e non ti pesa nemmeno come io possa stare!», il corvino aveva perso la ragione, fiumi di lacrime rigavano le sue guance.
«Ne abbiamo già parlato..» disse il biondo, alzando gli occhi al cielo. «No, tu hai parlato! Saresti dovuto sparire dalla mia vita quella sera in cui ti avevo lasciato, e invece come uno scemo.. ti ho perdonato.» disse ancora il minore, lasciando tutti a bocca aperta.
«Io.. Me ne vado.» disse, avvicinandosi al biondo e prendendo la giacca che si trovava dietro di lui, Taehyung aveva avuto l'occasione per scrutare i suoi occhi vuoti e arrossati, mentre da essi sgorgavano lacrime.
Il corvino si infilò la giacca, udì Jimin dire «Jungkook, aspetta!», ma ormai aveva chiuso la porta ーsbattendolaー ed era già diretto all'uscita dell'ospedale.
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lol
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Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...