Dopo quella discussione i due ritornarono alla solita vita. Si amavano? Sì, ma entrambi sentivano che da quella sera era cambiato qualcosa nel loro rapporto. Entrambi erano più attenti alle azioni che compivano, e cercavano di non ferirsi a vicenda. Fallendo, ovviamente.
Dopo quella discussione il maggiore portò il corvino nella sua camera, e diedero vita a ciò che poteva essere definita l'incarnazione della parola Passione.
Non fu possibile contare quanti baci, quante carezze e quante belle parole si scambiarono quella sera. Il biondo, soltanto al pensiero che il minore potesse essere di qualcun'altro, sentiva la rabbia nascere dentro sé.
Con Jungkook al suo fianco era cambiato? Sì, sicuramente. Non si era mai sentito tanto possessivo nei confronti di una persona, non aveva mai amato nessuno come amava Jungkook, e ogni volta che consumavano un rapporto sentiva sentimenti diversi da quelli che aveva sentito con altre persone nello scorrere della sua vita.
Jungkook, anche se il maggiore lo faceva stare male, non riusciva a lasciarlo. Non voleva. Non gli importava se il biondo ogni volta con i suoi baci e le sue carezze lo feriva, sentiva che in quei baci c'era una punta di falsità, come se fossero nati da menzogne.
Il corvino aveva capito che c'era qualcosa sotto, qualcosa che lui non sapeva. L'aveva capito da come il maggiore guardava i suoi amici, da come si lanciavano occhiate. Non aveva intenzione di scoprire cosa stavano tramando, perché era sicuro del fatto che ー ancora una volta ー il loro rapporto sarebbe potuto andare in frantumi.
In quel momento, il maggiore gli stava sbottonando i jeans. Il corvino aveva la testa piena di pensieri confusi, e la confusione aumentava a dismisura ogni volta che il biondo lo toccava anche con soltanto un dito.
Anche se il corvino si sentiva svuotato fino all'ultimo centimetro del suo corpo, quando faceva l'amore con il maggiore sentiva sempre sentimenti contrastanti. Doveva stargli lontano? Sì, l'aveva capito. Ma non voleva, ancora una volta stava mettendo gli altri al primo posto.
Sentiva le dita del maggiore giocare con l'elastico dei suoi boxer, per poi insediarsi all'interno della sua intimità. L'eccitazione che provava era mista alla tristezza che sentiva da settimane.
Anche il corvino era cambiato, qualche mese prima gli avrebbe urlato contro di smettere di farlo soffrire. Ma purtroppo non ne aveva nemmeno il coraggio. Se l'avesse fatto, sarebbero arrivati a un punto di non ritorno. E aveva capito ben presto che non sarebbe potuto andare avanti se fosse accaduta una cosa del genere.
Vedere come si faceva sottomettere, come godeva al solo tocco delle sue dita, come la sua lingua riusciva a mandarlo in estasi pronunciando poche parole, ogni volta faceva nascere nel corvino la speranza che il maggiore fosse cambiato, che fosse tornato ad essere quello di un tempo, come quando l'aveva conosciuto, e questo pensiero lo riempiva di gioia.
Lo riempiva di dolore, invece, vedere come il maggiore allo squillo del suo telefono, corse immediatamente lontano dal corvino. Lo faceva stare male vedere come in un secondo il maggiore si fosse infilato la giacca e se ne fosse andato, lasciandolo nudo e abbandonato a sé stesso, su quel letto dove un minuto prima avevano consumato.
Con la fronte sudata e il respiro irregolare, il corvino chiamo il suo Hyung al cellulare. «Hyung.. l'ha fatto di nuovo. Sono settimane che si comporta così, non riesco a capire cosa gli è preso. Se n'è andato appena qualcuno l'ha chiamato al cellulare.» disse il minore con la voce spezzata.
«Ti ho avvisato dal primo giorno, ti ho detto che dovevi stargli lontano.» disse Yoongi, dall'altro capo del telefono. «M-Ma lui mi ha detto che mi ama.. proprio pochi minuti fa. Me l'ha detto hyung, non riesco a pensare alle mie giornate senza lui.» disse il corvino, infilandosi ancora nudo sotto le coperte.
«Fai le tue scelte a tuo rischio e pericolo, io ti ho detto come la penso. Che devi stargli lontano, quello lì ti usa come se fossi un fazzoletto.» disse il suo Hyung.
«Sono sicuro che mi ama, Hyung. Te lo assicuro, quando siamo in compagnia di altri mi tiene sempre vicino, come se avesse paura che qualcuno potesse portarmi via da lui. Ma quando siamo soli, i suoi comportamenti sono strani.» disse il corvino, rigirandosi fra le coperte.
Il suo Hyung lo aveva raccomandato ancora, e poi chiuse la chiamata. Nella testa del corvino balenava la voce del maggiore, che ripeteva quelle due paroline che erano capaci di far scatenare i sentimenti del corvino. Ogni volta che facevano l'amore, quest'ultimo sentiva come i suoi sentimenti verso il maggiore crescessero.
Tuttavia, doveva accertarsi della sincerità delle parole del maggiore, e aveva deciso che prima o poi gliene avrebbe parlato. Gli avrebbe parlato di tutti i sentimenti contrastanti che provava, di come si sentiva usato, e di come si sentiva male e arrabbiato ogni volta che il biondino lo lasciava su quel letto. Ma gli avrebbe parlato anche di quanto lo amava, di quanto era preso da lui e del fatto che non l'avrebbe mai lasciato, nemmeno sotto tortura.
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Buonasera! In questo capitolo si nota come il rapporto fra i due sia cambiato, ma purtroppo in peggio. Le cose miglioreranno? Boh, chi lo sa HAHAHAH. Eventuali errori verranno corretti in un secondo momento, lasciate una stellina e alla prossima!
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Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...