Due anni prima, 01/09
Città di San DiegoI teli stesi sotto i nostri corpi, il sole che picchia su di essi e il profumo del mare e della sabbia che mi manda in estasi. Alzo gli occhiali scuri dagli occhi e li incastro sopra la fronte e osservo il mare azzurro e invitante davanti a me, sentendomi richiamato da lui come un marinaio si sentirebbe attratto dal canto di una sirena.
«Io vado a farmi un bagno.» Affermo, voltandomi verso le due ragazze che sono con me, evitando di soffermarmi troppo sulla pelle troppo esposta di Alexandra.
«Non con quel costume, spero.»
La voce di mia sorella mi blocca a metà di un passo e rischio una rovinosa caduta di faccia e torno a posare i miei occhi sulla sua figura con una domanda ben chiara espressa dal volto.
«Siamo in una spiaggia per nudisti, dovresti adattarti all'ambiente se vuoi fare il bagno.»
Sono esterrefatto e non riesco a capire se mi stia prendendo in giro o è seria, così continuo a fissarla; sperando in una sua futura risata, ma anche lei alza i suoi occhiali da sole sopra gli occhi e mi fissa come si fa con un bambino che ne ha combinata una delle sue e si sta aspettando che chieda scusa.
E, in questo momento, io mi sento proprio come quel bambino.«Stai scherzando, vero?»
La voce mi esce tremolante, indecisa, come se mi sentissi realmente in difetto e lei mi avesse scoperto; sensazione che si accentua quando lei continua a osservarmi in quel modo senza pronunciare neanche una parola in più. Sposto lo sguardo su Alexandra, cercando in lei un supporto, un aiuto, un sostegno, ma ha le cuffie nelle orecchie e muove la testa a ritmo di musica, mentre il suo corpo si gode il sole estivo.
Tremo quando i miei occhi scuri incontrano di nuovo le perle marroni di mia sorella e la parete di terra e roccia che le fa da contorno non aiuta per niente a sentirmi meno colpevole.
E meno male che io dovrei essere il fratello maggiore tra i due.
Abbasso la testa, fissando i miei piedi nudi ricoperti in parte dalla sabbia calda che mi sta scaldando sempre di più le piante e, nella testa, inizio a compilare una lista di cosa potrebbe convenirmi fare, ma vengo distratto da dei piedi femminili che si fermano in fronte ai miei. Torno a fissare di fronte a me e vedo mia sorella che mi sorride e mi tende una mano, l'afferro indeciso e la stringo forte.
«Non penso che tu ti imbarazzi, visto lo spettacolino di stamattina, ma se così fosse, posso aiutarti io.»
Il suo sorriso è un'arma così potente che dovrebbe essere dichiarato illegale e le sue parole, dette in un moto di affetto, penetrano in me con prepotenza e ringrazio il cielo di aver indossato un costume largo questa mattina.Rimango imbambolato a fissare il suo sorriso e non mi rendo neanche conto che ha sciolto il contatto tra le nostre mani per iniziare a slacciarsi la parte superiore di quel costume azzurro. Sgrano gli occhi e le chiedo se è sicura di farlo, in risposta ricevo solo un sorriso più ampio e luminoso; tiene le mani sopra i seni, evitando di perdere quel tessuto chiaro dalla sua pelle perfetta e mi osserva senza fare una mossa.
«Sono sicura solo se lo farai anche tu.»
Il suo tono è un sussurro imbarazzato, che mi dimostra che è davvero disposta a tutto per me, come quando si dice per affermare quanto bene si vuole a una persona; prendo un respiro profondo e poggio le mani sulle sue spalle, cercando i laccetti del suo costume senza smettere di guardarla negli occhi.
«Posso rinunciare all'acqua per una volta, lo sai?»
Abbassa lo sguardo alle mie parole e si avvicina a me, facendo collidere i nostri corpi in uno solo e nel momento successivo sposta le sue mani dietro alla mia schiena. Si stringe forte a me, come se da questo ne dipendesse la sua vita e io faccio lo stesso.
Perché lei è la mia vita.«Ho visto come hai fissato Alex, lo sai?»
Smetto di respirare e attendo che lei continui, non sapendo che dove vuole arrivare.
«Ho percepito la tua bramosia di lei, avrei voluto che avessi guardato me in quel modo al posto suo.»
Nemmeno il cuore riesce più a portare a termine i battiti per far fluire il sangue nelle mie vene e sento che c'è qualcosa che non va in questa malsana felicità che provo. Inizio ad accarezzare i capelli di mia sorella, stringendola a me con la mano libera e penso a cosa potrei risponderle.
«So che è una cosa stupida, sei mio fratello, ma avrei voluto che un ragazzo bellissimo come te avesse guardato in quel modo anche me, solo me.»
Se prima avevo una mezza idea di raccontarle tutto, ora sono ancora più sicuro che devo tenermi tutto dentro per non farla scappare da me.
«Sai che c'è, sorellina?»
Sposto le braccia sui suoi fianchi, accarezzandoglieli dolcemente e risalendo sulla sua pancia per farle un po' di solletico e permettere al suo sorriso di tornare luminoso sul suo viso.
«È che io, prima, ho visto la nostra amica come un corpo che poteva essere usato, non come la bella donna che è, e vorrei tanto evitare che qualche ragazzo idiota vedesse te allo stesso modo.»
Mi abbasso, facendo scivolare la mia bocca sul suo orecchio e le mie mani sui miei fianchi; le soffio un po' d'aria addosso e la sento ridacchiare.
«E poi, non puoi immaginare quanto io sia geloso di chiunque posi gli occhi su di te.»
Ho lasciato uscire una parte di tutto quello che mi si agita dentro, sperando che non scappi da me e prenda questa dichiarazione solo come quella di un comune fratello maggiore e, in un colpo solo, mi libero del costume e del boxer al di sotto. Li scosto dai miei piedi e corro libero verso l'acqua pura e cristallina; una risata che conosco molto bene raggiunge le mie orecchie e, in un secondo, non sono più il solo che ha perso un peso dal petto.Buongiorno cuoricini!
Che cosa ne pensate di questo capitolo? Delle parole di Olly e della reazione di Sergio?
Penso che sia arrivato il momento di chiedervi se questa storia vi sta piacendo o meno 😅😅🙈🙈Ci vediamo con il prossimo capitolo
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Il mio amore sbagliato
Genç KurguATTENZIONE: Questa storia è da considerarsi un prequel di "Come una goccia d'acqua su un incendio", storia che trovate sul mio profilo. La lettura delle storie non ha un ordine e potete decidere qualche leggere prima o se leggerne solo una delle due...