Un anno prima, 06/06 - 07/06
Città di San DiegoLe campane suonano, richiamando i fedeli alla messa; io guardo mio padre e, con lui, entro in quel luogo di culto. Ci sediamo in una panca al centro dell'imponente chiesa, proprio davanti a un amico ed ex commilitone di mio padre e sua figlia, Chastity; ci voltiamo e li salutiamo, poi mio padre si mette a parlare con l'altro uomo, mentre la ragazza sembra quasi imbarazzata anche solo a posare il suo sguardo su di me.
O, forse, è solo spaventata dal mio modo di guardarla; anche se sarebbe meglio dire dal modo in cui tento di farle prendere fuoco.«So che hai paura che io possa ferire tuo fratello.»
Quasi sobbalzo, quando la sua voce accarezza e solletica il mio orecchio, mentre il prete incomincia la funzione. Ci facciamo tutti il segno della croce e, prima di sederci, sento di nuovo una leggera e calda aria provenire da lei fino alle mie labbra.
«Però ti posso assicurare che lui mi piace veramente tanto e che farò di tutto per renderlo felice.»
Rimango in silenzio, cercando di seguire qualcosa che mi sta tanto a cuore, ma fallendo miseramente perché i miei pensieri continuano a correre alla ragazza dai lunghi capelli rossi dietro di me e alla storia che ha con mio fratello da quasi un mese e mezzo.
Ricordo ancora il senso bruciante di gelosia, dolore e anche di tradimento che ho avvertito nella pancia quando Sergio entrò dalla porta, tenendole la mano e presentandola come sua ragazza; ricordo come rimasi davanti a loro, sentendo come si siano conosciuti anche se i miei unici desideri erano quelli di strapparle tutti quei perfetti capelli, gridare al mondo intero che mio fratello mi aveva mollata solo una settimana prima e scappare il più lontano possibile da lì.
Ricordo ancora, come cercai di avvicinarmi alla camera dell'unico ragazzo che era riuscito a rubarmi il cuore e di come mi bloccai, sentendolo ridere al telefono con la sua nuova ragazza. Con Chastity.Mi mordo il labbro con forza quando sono costretta a voltarmi di nuovo verso di lei e stringerle la mano in un segno di pace, anche se i miei sentimenti negativi nei suoi confronti non sono passati proprio per niente.
«Poi ti aspettiamo all'uscita, Chas, visto che sei a pranzo da noi.»
Mi sale un conato di vomito, sentendo quel nomignolo fuoriuscire dalle labbra di mio padre, ma torno a voltarmi verso il parroco che officia la messa e cercando di reprimere tutto questo astio nei confronti di una ragazza che si è sempre dimostrata brava e gentile nei confronti di tutti noi. Con Sergio in primis.
Sono proprio una pessima cristiana.
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Il mio amore sbagliato
Teen FictionATTENZIONE: Questa storia è da considerarsi un prequel di "Come una goccia d'acqua su un incendio", storia che trovate sul mio profilo. La lettura delle storie non ha un ordine e potete decidere qualche leggere prima o se leggerne solo una delle due...