Due anni prima, 24/12 - 25/12
Città di San Diego«Amico, guarda! Stanno arrivando quelli della Morse.»
Mi volto, osservando come Axel Price bisbigliava all'orecchio del suo capitano in secondo, un tale di nome Hayden qualcosa.
Sbuffo per l'eterna rivalità tra le nostre due scuole e una nuvoletta di vapore fuoriesce dalle mie labbra a causa del freddo, poi do una pacca sulla spalla a Jason, il mio migliore amico, con la mano guantata e riprendo a fare i miei esercizi di riscaldamento.
Oggi sarà una partita dura.
Delle grida provengono dagli spalti quando comincio a fare degli scatti per tenere caldi i muscoli delle gambe, grida che mi fanno fermare sul posto e alzare gli occhi al cielo, per poi spostarli sulle due uniche figure in piedi nei posti in prima fila.
Come se fosse difficile, in ogni caso, non riconoscere i mille colori di Alexandra.
La mia sorellina, Olly e la sua, la nostra migliore amica, Alex stanno saltando sul posto per attirare la mia attenzione, mentre sventolano dei cartelloni con scritte colorate per incoraggiarmi.
Corro fino a raggiungerle e le abbraccio, anche se sono leggermente sudato e loro si scosteranno per fingere che le infastidisca.
«Che ci fate già qui? Potreste essere dentro a scaldarvi durante il pre-partita.» Sbuffano in risposta alla mia domanda e Olly si lancia di nuovo contro di me per stringermi in un altro abbraccio.
«E perderci lo spettacolo di tutti questi pezzi di manzo che si allenano? Tu sei matto.» Comincia a dire la rossa che è alla destra di mia sorella, per poi continuare qualcosa sul fatto che la mora che mi stringe ancora il petto non poteva perdersi il riscaldamento di Jaxon.
Ora trovo questo Jackson, o come si chiama, e gli spacco le gambe.
Mia sorella si stacca in quattro e quattr'otto e tira un coppino alla nostra amica che si lamenta.
«Non starla a sentire, le manca qualche rotella nel cervello.» Dice solo, regalandomi un sorriso che fa sciogliere il mio cuore e passare tutta la rabbia.«Vincerete anche questa.» Dice la mia Olly, quando ormai le ho girato le spalle per tornare al campo.
La partita sta per cominciare.
Do la schiena ai miei compagni di squadra, senza smettere di camminare nella loro direzione e mostro i pollici alzati alle due ragazze della mia vita, prima di donare a entrambe dei baci volanti. Loro fingono di catturarli con le mani e di portarli al cuore.
Quanto voglio bene a quelle due.
«Allora, Sergio, quando ti deciderai a presentarmi la dolce Olly che tiene sempre nascosta?» Torna a chiedere, per la milionesima volta da quando ci conosciamo, Jason e io, come al solito, rispondo con la stessa frase.
«Quando gli asini voleranno assieme ai maiali in un cielo verde.»
Lui sbuffa, ma mi dà una pacca sulla spalla per incitarmi a raggiungere il coach prima del fischio dell'arbitro.
Vinceremo anche questa partita. Non posso perdere, non con Olly e LexLex a farmi da supporto.
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Il mio amore sbagliato
Fiksi RemajaATTENZIONE: Questa storia è da considerarsi un prequel di "Come una goccia d'acqua su un incendio", storia che trovate sul mio profilo. La lettura delle storie non ha un ordine e potete decidere qualche leggere prima o se leggerne solo una delle due...