5 mesi prima, 30/04
Città di San DiegoMi sveglio, nel bel mezzo della notte, sentendo una leggera carezza al viso che, lentamente, scende a raggiungere il mio collo e le mie braccia. Apro gli occhi, ma il buio non mi permette di vedere bene la figura che è seduta di fianco a me e i suoi lineamenti, anche se capisco che si tratta di mia sorella grazie al suo profumo di pesca.
«Olly?»
Il nome mi esce in un sussurro rauco, vista la voce ancora impastata dal sonno, ma lei lo ode e salta sul posto, portandosi le mani davanti alla faccia. Presumo.
«Che stai facendo qui?»
Il silenzio torna sovrano di questa stanza e il suo leggero profumo pare volermi far credere di star vivendo un sogno, ma è un suo bacio all'angolo della mia bocca a svegliarmi del tutto e farmi capire che questa è la realtà.
Balbetto il suo nome, anche se fatico a concentrarmi quando sento le sue mani scorrere lente sul mio petto e la mia sicurezza nel starle lontano, già non troppo solida, cala a picco.
«Che cosa devo fare con te?»
Questa domanda mi sfugge senza che io me ne rendo conto, ma lei si ferma e io non capisco più niente.
«Devi solo amarmi come facevi un tempo, fratellone. Niente di più, niente di meno.»
Sospiro, indeciso se dirle la verità o meno, ma diventa ogni secondo più difficile restarle lontano.
«Ma io non ho mai smesso di farlo, Olly. Mai.»
È questa frase l'unica colpevole della mia disfatta e dell'inizio di una notte di baci passionali e preliminari che neanche chi è maggiorenne potrebbe vedere.
Finirò sicuramente all'inferno per te, sorellina.Al suono della sveglia, mia sorella scappa nella sua stanza e occupare il bagno al posto mio e, quando ci incontriamo di nuovo al tavolo della colazione, lei riprende a ignorarmi come se questa notte, tra un bacio e una pratica proibita, non ci fossimo confessati tutto quel che è successo in questi mesi lontani.
«Buongiorno a tutti.»
Il mio saluto, più radioso del solito, sconvolge i miei genitori che mi guardano con sospetto, ma non me ne curo più di tanto e mangio la mia classica colazione al fianco di una ragazza che vuole mostrare di non aver cambiato atteggiamenti nei miei confronti, ma che continua a sfiorare il mio corpo in gesti del tutto calcolati che mi mandano il cervello a mille.
Usciamo insieme di casa, anche se ognuno per conto proprio e le prendo le braccia tra le mani e osservo il suo sorriso che diventa birichino e spensierato.
«Non puoi capire quanto sia bello cercare di portarti al limite della tua sopportazione, fratellone.»
E io non riesco a fare a meno di perdonarla di tutto quel che mi sta combinando perché vedere la sua felicità, al posto della tristezza degli ultimi tempi, è l'unica cosa che è sempre contata per me. Sospiro e lascio la presa, riprendendo a camminare con lei al mio fianco che non smette un attimo di parlare del fatto che non vede l'ora che sia di nuovo sera.E la sera tanto attesa da mia sorella è giunta: le luci della casa sono spente e, dalla strada, giungono solo i rumori delle poche auto che ancora sfrecciano libere. È proprio questo il momento in cui Olly decide di aprire la porta del bagno e intrufolarsi in camera mia.
«Ciao, fratellone.»
La sua voce, tenuta bassa per non farci sentire dai nostri genitori, giunge chiara alle mie orecchie e, con movenze feline, lei raggiunge il mio letto e si siede; mi posa un bacio all'angolo della bocca e mi mormora che le sono mancato.
Io sospiro, già conscio che la battaglia contro me stesso finirà con io e lei che facciamo cose che a consanguinei sono vietate.
«Olly, sai che non dovremmo.»
Il mio è solo un sussurro poco convinto, mentre lei sta già tentando di sfilare via i miei boxer, stendendosi su di me. Il tutto, purtroppo, con il mio aiuto.
«Allora fermarmi.»
Lei è così sicura di sé, i miei sentimenti verso di lei troppo forti e la mia voglia del suo sapore sono qualcosa che non posso ignorare, non con lei ormai mezza nuda che si struscia sul mio membro già eretto. Prendo il suo volto tra le mie mani e lo accompagno verso il mio; a un millimetro dal far incontrare le nostre labbra, però, mormoro un'imprecazione verso la mia decisione di tenere l'amore della mia vita lontana da me e la bacio.
Non so proprio fare il suo bene a discapito del mio.Buongiorno cuoricini!
Oggi sono contenta perché sono riuscita a pubblicare e a recuperare l'aggiornamento che avevamo perso domenica! Anche se ancora devo scrivere gli altri capitoli, ma non me la sentivo proprio di lasciarvi con un aggiornamento in meno.Spero che il capitolo - e la gif di S 😏 - vi siano piaciuti e che questi nuovi sviluppi non vi dispiacciano.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.Ci vediamo al prossimo aggiornamento!
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Il mio amore sbagliato
JugendliteraturATTENZIONE: Questa storia è da considerarsi un prequel di "Come una goccia d'acqua su un incendio", storia che trovate sul mio profilo. La lettura delle storie non ha un ordine e potete decidere qualche leggere prima o se leggerne solo una delle due...