Un anno prima, 22/01
Città di San DiegoSono ancora fermo sulla soglia della porta della mia camera, congelato dalle parole di mia sorella e dai suoi singhiozzi che incrementano solo la mia tristezza; rimango fermo a incanalare le sue parole e custodirle dentro al mio cuore. Solo dopo esserci riuscito, mi volto di nuovo verso di lei: i nostri volti sono rigati dalle lacrime che solo l'amore può farti versare e mi avvicino con calma e lentezza a lei. Non voglio spaventarla ancora, non dopo la scenata che ho portato alla luce.
La stringo a me con il braccio destro e le chiedo, in più sussurri, di perdonarmi e continuo a piangere mentre l'amore che provo per lei diventa ancora più forte di quanto già non fosse. Stringe la mia maglia nera nei suoi pugni e si lascia andare in un pianto ancora più grosso, lasciando che i tremori avvolgano il suo intero corpo e che mi facciano tornare a sentire un verme.
Perché non ho potuto semplicemente chiederle spiegazioni al posto di scattare così?«Tu pensi davvero che rimanere lontani e privarci di questo amore sia davvero la cosa giusta da fare per noi due?»
Si scosta da me, trattenendo a sé la maglietta che indosso, e si allontana quel tanto che basta per riuscire a guardarmi negli occhi; perle scure come la cioccolata che le ho preparato così tante volte che mettono in dubbio ogni mia certezza e fanno crollare i miei muri. Deglutisco, osservano come la brillantezza delle sue lacrime sia così simile alla luce che riflette un diamante e alzo una mano per asciugarle gli occhi: non merita di soffrire così tanto per me, non quando lei è la ragazza migliore che abbia mai conosciuto.
Rimango in silenzio, cercando di raccogliere più idee possibili per riuscire a darle la risposta più completa che posso. Se lo merita; merita molto di più.
Annuisco e le sciolgo i capelli, facendoglieli cadere dietro la schiena.
«Non riuscirei a sentirmi altro che un verme nel sapere che tu sei costretta a nascondere la tua relazione solo perché siamo fratello e sorella; non potrei sopportare di costringerti di vivere il tuo amore sotto il manto oscuro della notte.»
Deglutisco ancora, incapace di mettere in fila altre parole e lasciando che altre lacrime continuino a scorrere indisturbate sulle mie guance, lei mi osserva e appoggia ancora la sua testa sul mio petto, senza aggiungere altro.I minuti scorrono lenti con lei appoggiata a me, che mi chiede supporto e l'amore che, altrimenti, non le posso dimostrare; il cuore batte senza sosta, facendole sentire l'effetto che mi procura averla così vicina ed è l'unico rumore che riesco a percepire, oltre ai nostri respiri spezzati dal pianto.
«E se fossi io?»
Si stacca ancora, lasciando che il tessuto che indosso torni ad aderire contro i miei muscoli, e fissa ancora quei suoi bellissimi occhi nei miei.
«E se fossi io a costringerti al buio, al tenere nascosta una parte di te?»
Non ho neanche bisogno di pensare alla risposta e le parole mi scivolano fuori dalle labbra con una sicurezza e una facilità che dovrebbe disarmarla, ma che, invece, le permette solo di indossare uno dei suoi migliori sorrisi alla "te l'avevo detto".
«Allora perché per me dovrebbe essere diverso? Perché non dovrei preferire te al giudizio della gente?»
Perché te in mezzo alla gente ci vivi, io non riesco più a trovare la bellezza dell'essere accerchiato dalle persone.
Rimango in silenzio, osservando lei e i suoi movimenti; rimango in silenzio anche quando lei prende il mio polso non ingessato e mi trascina dentro la mia camera; trattengo a me l'odore dell'assenza di parole anche quando apre la portafinestra e mi fa uscire assieme a lei nel gelo di fine gennaio. Si piazza di fronte alla ringhiera e costringe me a fare lo stesso, poi si volta verso di me e mi sorride.
«Le vedi? Tutte quelle persone che camminano sotto i nostri occhi?»
Non annuisco per non interromperla, ma non stacco gli occhi dai suoi, neanche quando il suo sorriso sembra sciogliere ogni mio muscolo.
«Ognuna di loro ha i suoi segreti, le sue parole e i suoi demoni, come noi. Tutti loro li tengono nascosti al mondo per paura del giudizio altrui.»
Osservo le sue labbra muoversi, armoniose, per articolare frasi e parole che mi incantano e mi fanno innamorare sempre di più di lei.Rimaniamo in silenzio, studiandoci a vicenda, tenendoci a vicenda tramite un semplice contatto di mano.
«Sai, la parte più difficile del mantenere un segreto è il peso che qualcuno è costretto a mantenere da solo.»
I ricordi degli anni passati a nascondermi anche da lei per i sentimenti sbagliati che provavo nei suoi confronti mi passano davanti agli occhi, permettendomi di darle ragione senza parlare.
«È molto più facile quando si è in due a condividerlo.»
Si avvicina a me e i nostri petti si sfiorano, donandoci calore a vicenda; dei brividi percorrono il mio intero corpo e posso dire di non essermi sentito più giusto di quanto io mi senta in questo momento.
«Permettimi di nascondere un segreto sotto il manto oscuro della notte con te.»
Avvolgo il suo corpo con il mio braccio, lasciando l'altro a penzolare al mio fianco, mentre lei si aiuta a rimanere sulle punte aggrappandosi alle mie spalle.
«Permettimi di vivere la mia relazione con te al buio.»
Le mie parole escono da sole, dettate dal cuore che non ne può più di sottostare alle rigide regole del mio cervello, ma sono le mie parole a risvegliare quel meraviglioso sorriso solare sulle labbra di mia sorella.
«Permettimi di avere una relazione con te, fratellone.»Rimango in silenzio, osservando come la sua bocca rosa tremi a pochi centimetri dalla mia, come le sue mani siano aggrappate al mio corpo come se fossi la più stabile montagna che potesse mai trovare, come i suoi occhi brillano per la gioia di essere a un passo da quel che il suo cuore brama in maniera incondizionata.
Rimango in silenzio a sentire il calore del suo corpo contro il mio, sotto il peso del mio braccio avvolto alla sua schiena; a percepire come ci incastriamo alla perfezione e avvertire come il cuore batta più forte e sembri realmente vivo, come non lo era da molto tempo.
Metto forza e la stringo a me maggiormente, spingendola ancora di più contro il mio corpo e i nostri respiri si fondono, così come le mie parole si infrangono contro le sue labbra quando termino la mia frase e poggio la mia bocca sulla sua.
«Permettimi di intraprendere una relazione d'amore con te, sorellina.»Buongiorno cuoricini,
Prima di continuare, sì, ho aggiornato prima di quando avrei dovuto, ma ho saputo che oggi è un giorno speciale per qualcuno e ho deciso di fare un regalo anche io.
Tanti auguri VeveG86, buon compleanno 😘Sono sicura che questo capitolo potrebbe spaccare l'idea che vi eravate fatti di questo romanzo, qualcuno penserà che è una cosa carina, una cosa bella che siano riusciti a coronare il loro amore; altri che non avrebbero dovuto.
Lo so, ma questa è la loro storia e ognuno è sempre libero di pensarla come vuole.Se volete dirmi che cosa ne pensate, io sono qui con i personaggi a rispondere a ogni vostra domanda o commento.
Ci vediamo presto!
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Il mio amore sbagliato
Teen FictionATTENZIONE: Questa storia è da considerarsi un prequel di "Come una goccia d'acqua su un incendio", storia che trovate sul mio profilo. La lettura delle storie non ha un ordine e potete decidere qualche leggere prima o se leggerne solo una delle due...