On my period

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È finita, ho il cuore spezzato in mille pezzi, cerco di farmi forza, di non piangere, ma le lacrime sono più veloci di me.

Addio, ti ho voluto bene davvero.

Mentre sono intenta ad abbracciare il mio amato barattolo di nutella ormai finito qualcuno entra in cucina.

«ehi figlia strana, oggi sei più strana del solito» mi osserva con un sopracciglio alzato papà.

«ehi padre, mi dai un abbraccio?» Rispondo io lasciando il mio amore sul tavolo.

«certo, è già quel periodo del mese?» mi chiede lui cauto mentre mi abbraccia.

«uffa si nota tanto?» piagnucolo.

«direi di sì, vuoi che ti preparo qualcosa?» mi accarezza la schiena.

«no, devo uscire papà, ho promesso a Ben che sarei uscita con lui...» gli ricordo stanca.

«la mia ultima figlia adorata ha un fidanzato, sto invecchiando» scherza lui fingendo di asciugarsi delle lacrime inesistenti.

«oh no, già vedo le prime rughe» reggo il gioco.

«rughe? Nono le rughe no» sorride tastandosi la faccia.

Scoppiamo a ridere insieme. Amo immensamente mio padre, non mi stancherò mai di ribadirlo.

Il telefono di mio papà squilla e lui si affretta a rispondere. Il suo amore per l'avere le cose all'ultima moda lo porta a spendere tantissimo in cellulari, non c'è niente in grado di frenarlo dal pagare un infinta di soldi ogni volta che esce un nuovo iPhone.

Io approfitto della sua chiamata per andare in camera a prepararmi, ma il divano è troppo invitante e finisco sdraiata a pancia in sotto su tre cuscini.

Prendo anch'io il telefono e mando un messaggio a Ben, per avvertirlo che farò quasi sicuramente tardi.

A numero sconosciuto
Ben
Faccio tardi sicuro Sorry

Da numero sconosciuto
Come al solito, no? Perché mi avverti? Ti senti male?

A numero sconosciuto
Cose da donne
Al diavolo
Ciclo
Fottuto ciclo

Da numero sconosciuto
Che sfiga! proprio il primo giorno delle vacanze estive.

A numero sconosciuto
Lo so
Mamma mia
Almeno ho il resto di giugno libero dai

Da numero sconosciuto
Vero.
Vuoi che non usciamo?

A numero sconosciuto
Shalla
Vuoi venire a casa mia?

Da numero sconosciuto
Ci sto,andremo in bici un altro giorno.
Vuoi che ti porto qualcosa?

A numero sconosciuto
Una cosina sola

Da numero sconosciuto
Dimmi.

A numero sconosciuto
Un barattolo di nutella please
L'ho finita poco fa 
Ne ho bisogno per vivere

Da numero sconosciuto
Chiaro.

Spengo il telefono e chiudo gli occhi in cerca di sollievo; non so se mi faccia più male la pancia, i reni, o la testa.

L'inizio di una estate fantastica è stato ufficialmente rimandato a causa di Fabio, il mio fedele amico un po' appiccicoso, ma un giorno non potrà rovinare 3 mesi di vacanze, gli ultimi prima di una possibile partenza di Ben.

Ha deciso alla fine, deciso di rimandare, dice che ormai per i prossimi esami ha studiato e vuole darli, che vuole godersi l'estate in Italia, che non vorrebbe lasciarci, ma che a settembre vedrà, per ora non ha fretta.

Io sinceramente vorrei partisse, nonostante starei una merda per mesi, mi mancherebbe da morire e mi sentirei davvero persa, ma come gli ho già ripetuto varie volte, la vita va vissuta a pieno.

«ehi bimba, viene il figlio di Giacomo tra poco, così ti fa compagnia» mi raggiunge mio padre quando attacca.

«perché?» chiedo io confusa.

Mi sono persa qualcosa?

«io e tua madre andiamo con i suoi genitori a pranzo al lago » mi spiega.

«e qual'è il collegamento tra Shawn e questo? Io dovevo uscire con Ben papà» gli ricordo, per la seconda volta in questa mattinata.

«ah è vero! mi ero scordato, vuoi che gli dico di non venire?» si da uno schiaffo in fronte e scuote la testa dispiaciuto.

«Don't worry, tanto viene anche Ben qua, non ce la facevo proprio ad uscire» alzo le spalle e torno a guardare il suolo: questo tappeto è troppo morbido per non essere accarezzato.

«mi dispiace di averti rovinato i piani» mi fa un occhiolino per prendermi in giro.

«oh si, non vedevo proprio l'ora di farmelo» continuo a scherzare.

«ti ho beccata figlia, non si può nascondere nulla ad un padre figo come me» dice orgoglioso.

Non faccio in tempo a rispondere che suona il campanello.

«vado io» mi precede mio padre, credo non veda l'ora di conoscere Ben.

«salve» saluta cortesemente il mio ragazzo.

«ciao bello entra entra» lo incita mio padre allegro, mettendogli un braccio attorno alle spalle e chiudendo poi la porta con l'altro.

Io mi alzo dal divano alla velocità della luce e corro ad abbracciare il mio unico amore: il barattolo di nutella gigante che mi ha portato il mio fidanzato.

«wow vieni rimpiazzato in fretta» papà prova a rompere il ghiaccio; Ben deve ancora dire una frase di senso compiuto.

«già, sono Ben signore» si presenta Ben serio allungando una mano verso mio papà.

«sono Simone ragazzo, chi è signore?» risponde mio padre battendo il cinque alla mano in attesa di stretta di Ben.

Ben in risposta accenna un sorriso, ma io non riesco a trattenere una risata per la scena, povero Benny poo, credo mio padre lo stia mettendo in imbarazzo senza nemmeno accorgersene.

«bene daddy, noi andiamo in camera mia, a dopo» dico dando un bacio a mio padre sulla guancia, prendo per mano Ben e lo conduco fino alle scale, che si trovano esattamente di fronte alla porta.

«wooo le cose si fanno calienti, vuoi un preservativo Ben?» dice mio padre all'inizio serio ma poi scoppiando a ridere da solo, guadagnandosi una risata da parte mia ed una occhiata shockata da Ben.

«sto scherzando, lo so che mia figlia ha il ciclo» continua lui.

Io e Ben saliamo sorridendo, o almeno lo faccio io, credo che lui ci metterà un po' a capire l'umorismo del mio vecchio.

Entriamo in camera mia e subito mi tuffo sul mio letto adorato, ma quando vedo che Ben rimane sulla soglia della porta a guardarmi, mi alzo e vado verso di lui.

«il gatto ti ha mangiato la lingua?» sorrido.

«stavo solo pensando» scuote la testa prendendomi per i fianchi.

«figo, non sapevo fossi capace, e dimmi un po', a cosa pensavi?» metto le braccia intorno al suo collo.

«nulla di importante» sussurra iniziando a baciarmi.

Lollypops #wattys202Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora