Lollypops #wattys202

Merry christmas

Natale, l'aria di festa, le strade addobbate, l'albero pieno di foto di famiglia, i regali nascosti per giorni nei posti più assurdi, l'odore perenne di cibo squisito, il ritorno del piumone di notte. Cosa c'è di meglio che il Natale?

È il grande giorno, quello più bello dell'anno, ed io non riesco più ad aspettare che tutto inizi.

Mi sono svegliata alle 5 di mattina, ho passato letteralmente un ora a fissare Ben dormire, e cosa assurda, avrei continuato anche a farlo, se non fosse che quel fregno ha deciso di andarsi a fare una doccia alle 7 con la scusa del "devo farmi bello". Come se non lo fosse anche con un sacco della spazzatura addosso ed un criceto al posto dei capelli.

E se di solito si dice "Natale con i tuoi, a Pasqua con chi vuoi", quest'anno mi sono sentita in dovere di rompere questa sottospecie di regola, ed invitare anche il mio fantastico fidanzato.

I suoi genitori dovevano venire a Roma, ma hanno fatto un casino con il volo, e comprare un biglietto per Ben all'ultimo secondo sarebbe stato troppo complicato, data la poca disponibilità.

I miei hanno accettato subito, è assolutamente contro la loro natura lasciare qualcuno da solo a Natale, tanto più il fidanzato della loro figlia preferita, nonostante si ostinino a non ammetterlo.

Mi è dispiaciuto un po' il fatto che non sia potuto partire, ma d'altro canto sono felice sia qui con me.

«andiamo a fare colazione?» mi chiede uscendo dal bagno con solo un asciugamano legato in vita.

«ce la fai a resistere?» rispondo titubante ed allegra allo stesso tempo, alzandomi dal letto per andare a baciarlo, ed a toccare i suoi addominali ovviamente.

«si certo, ma perché?» Fa lui confuso.

«è Natale» sorrido.

«e quindi?» sospira divertito.

«e quindi si aspetta che il più piccolo della famiglia svegli mamma e papà, che sicuramente saranno in attesa, ma fanno finta di dormire per dare questa opportunità ad Alex, e poi si va a mangiare tutti insieme» gli spiego emozionata.

«cioè voi mangiate insieme già dalla colazione?»

«certo»

Ci sdraiamo di nuovo sul letto, per quanto Ben ha tentato di evitarlo, sapeva perfettamente che sarei riuscita a convincerlo a rimettercisi.

«aia» sussurro portandomi una mano dietro la testa, ho sbattuto al muro, che ha resistito ad anni di testate come questa, e probabilmente è sul punto di crollare.

«ma come fai?» ride della scena da paperissima che ho appena fatto.

«a farmi sempre male? Easy, sono maldestra quanto un rinoceronte» rispondo contagiata dalle sue risate.

«non dovrebbe essere un Elefante?»

«no, mi piacciono di più i rinoceronti in effetti, senti anche la parola, -rinoceronte-, sembra quasi che suoni come -rincoglionito- ed io lo sono, quindi ci somigliamo di più»

«se ti può consolare almeno ti fai male con eleganza» ammette guardandomi con una strana luce negli occhi.

«mi stai seriamente dicendo che sono elegante quando cado circa sei mila volte al giorno?»

«nah, ti sto dicendo che sembri un gatto» sostiene serio ed allegro allo stesso tempo.

«bleahhh sono stra allergica» ribatto.

«lo so»

Si sa, la parte preferita dei bambini è quella dei regali, nella quale la loro piccola ma grande mente si riempie di teorie assurde su babbo natale, che a me tra l'altro quando ero piccola spaventava da morire, e sopratutto, su quello che avranno ricevuto.

«eto è pe te» "questo è per te", mi dice Alex nella sua strana lingua da bambino di 3 anni, porgendomi un disegno che ci ritrae non so dove, a fare non so cosa, ed in realtà non so manco se sono io il soggetto, ma è bellissimo comunque. Lo appenderò in camera mia.

«beata te giuro» mi sorride Tara.

«per cosa?» non capisco che intende.

«per Ben, magari potessi festeggiare anche io con Elia, invece è andato in Salento dai suoi nonni...» mi spiega triste.

«avrei preferito che anche Ben avesse qualcuno dove andare. Natale è per stare in famiglia, Lui non lo fa, questo mi rende dannatamente amareggiata» parlo il più piano possibile.

Osservo la casa soddisfatta, grata di tutto l'amore che c'è intorno a me. Pagherei kili d'oro per far provare a Ben questa sensazione di pienezza almeno una volta l'anno.

«che dici? È arrivato il nostro turno?» mi chiede Ben tornando vicino a me, dopo aver passato la maggior parte del tempo ad aiutare Alex ad aprire i regali.

Quei due sono letteralmente la vita insieme.

«ci sto» mi alzo per prendere il suo pacchetto, mentre lui prende il mio.

«inizia tu» fa allegro, ed io non ho davvero la forza di contraddirlo.

«per te» glielo passo titubante.

Un semplice portachiavi con un'incisione sopra :

"e se tutto finirà, dimenticati di me, ma non di inseguire i tuoi sogni"

Non so dove l'ho letta, se l'ho letta, o se è frutto della mia immaginazione, ma considerando il fatto che tra meno di 3 mesi Ben se ne potrebbe andare, mi sembrava adatta alla situazione.

Gli ho preso anche una maglietta della Ralph Lauren, niente di troppo eccezionale, ma un portachiavi da solo mi sembrava poco.

«grazie amore, è fantastico» ha un sorriso da ebete in faccia, per poi abbracciarmi.

Niente baci, come gli ho promesso questa mattina. Si vergogna dei miei parenti.

«e questo è per te...» sussurra grattandosi il retro del collo in ansia.

Apro la busta da lettere. Quello che trovo dentro è strabiliante, mi ha regalato due abbonamenti annuali per lo stadio.

«ti amo troppo giurooo» gli salto al collo emozionata.

«ma a te non piace il calcio però...» sussurro confusa staccandomi a mala voglia da lui, ricordando che gli abbonamenti sono due.

«non è per me infatti: è per tuo padre. Mi hai detto che da quando stiamo insieme state passando meno tempo voi due da soli. Ho pensato che magari questo regalo avrebbe potuto darvi una scusa per uscire come hai vecchi tempi» mi spiega facendomi quasi commuovere.

Esiste una persona più dolce?

Lo bacio, chissene degli sguardi. Lui ricambia e mi stringe a se.

È stupendo pensare come da Scroto, Ben sia diventato una delle persone più importanti della mia vita. Lo amo da impazzire, lo ripeterò forse mille volte al secondo, ma finché avrò voce per farlo, non smetterò.