Ew boogers

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Entriamo in casa facendo il più piano possibile, non volendo svegliare i miei genitori, che poi scopriamo essere sul divano a guardare un film romantico.

Questi due mi fanno sentire dannatamente single!

«ciao Lili, oh ciao Charlie, non sapevo ci fossi anche tu» ci saluta sorpresa mia madre, mentre sta ancora abbracciata a mio papà.

Strano, eppure ricordavo di averla avvertita della sua presenza.

«ehi zia, come stai?» le risponde Charlie divertita.

Quando il giro di saluti finisce, saliamo in camera e ci mettiamo subito il pigiama , che consiste per me in un pantalone con la fantasia di una mucca, con una maglietta bianca semplice, ed una maglia lunga per Charlie.

«sempre pigiami sobri tu eh» si appoggia sul mio caro letto.

«non mi dirai mica che vuoi dormire spero» le rispondo.

Io e Charlie è come se fossimo coinquiline, o meglio dire sorelle. O io sono a casa sua, o lei a casa mia, e non c'è una volta, e dico una sola volta, in cui riusciamo ad addormentarci prima delle 6 di mattina.

«whaaat? Ma quando mai scema. Piuttosto, devo dirti una cosa» ammette emozionata, mettendosi seduta con le gambe incrociate.

«sono tutta orecchi sorella!» esclamo sorridendo, mettendomi davanti a lei nella sua stessa posizione.

«ecco.. HAI VISTO CHE BONO DELLA MADONNA CHE È ZACK?! È tipo woww, è il protagonista di tutti i miei sogni hot, quel ragazzo è fottutemente perfetto!» praticamente urla con gli occhi a cuoricino, mentre muove le mani in aria facendo gesti strani che non possono che farmi scoppiare a ridere.

«ma Zack Cruschi? Quello che per quanto si scaccola al posto delle caccole dal naso gli escono pezzi di cervello?» chiedo disgustata.

Credevo la mia amica avesse gusti più raffinati...

«bleahhh che schifo Liliii, mio dio mi sale il vomito al solo pensiero!» urla unendosi alle mie risate.

«Zack Black, il nuovo arrivato, hai presente si? È quello che si è trasferito a settembre» mi spiega tutta sorridente, mentre pensa al suo nuovo amore.

Se a Charlie piace qualcuno è la fine, letteralmente.

Si fissa con quella persona, parla solo di quella persona, e se quella persona poi inizia ad interessarsi a lei, perché Charlie è una strafiga e tutti alla fine si interessano a lei, il suo amore sconfinato finisce.

«spero tu stia scherzando, ma hai visto come squadra le persone? Si crede Gesù e pensa che noi tutti siamo i suoi fedeli, come può piacerti una persona del genere?»

Insisto, non capisco proprio i suoi gusti.

«dai Liliii fai la seria, hai visto che muscoli d'acciaio che ha? È stupendoo» sclera continuando con quei movimenti di prima, mentre mi descrive nel dettaglio il modo il cui il suo bicipite si contrae quando afferra la penna per scrivere.

La mia amica ha dei seri problemi, ma questa non è di certo una novità.

Le metto una mano in fronte scherzosamente, e  recito in modo pessimo, cercando di usare il tono più impassibile possibile «Charlie credo tu abbia una malattia rara che si chiama cotta adolescenziale, ma non temere resterò al tuo fianco a combattere con te, sii forte»

Finiamo sdraiate a pancia in su ridendo come pazze, e se il doppio senso non fosse inquietante, direi che sembriamo dei baby maialini che si rotolano nel fango per la prima volta.

«oggi ci siamo parlati» ammette tornando al discorso di prima.

«e che vi siete dettiii?» chiedo io curiosa, fino a questo punto i racconti di Charlie non ci sono mai arrivati.

«mi ha detto "ciao Narlin", ed è stato il momento più bello della mia vita» sussurra sognante facendomi definitivamente perdere la dignità, dato che dalle troppe risate finisco sul pavimento con una gran caduta di culo, che al contrario di come fanno vedere nei cartoni animati, non rimbalza per niente.

«ho davvero parlato più io con Scroto allora» dico tirandomi su, ricordandomi i fatti accaduti durante questa stranissima serata.

«con chi?» chiede lei con le lacrime agli occhi per la mia caduta.

«oh giusto, non te l'ho raccontato, preparati, ci sarà da ridere» mi siedo di nuovo vicino a lei.

Una volta finita la mia emozionantissima descrizione nei dettagli di ciò che mi sono detta con quel ragazzo strano, Charlie non riesce a fare a meno di gridare «GLI HAI DATO IL TUO NUMERO» a sentire la parte finale.

Sono sorpresa anche io di me stessa, ma non sono pentita del mio gesto. Sono ancor più che sicura che non succederà nulla, un ragazzo serio, figo, e noioso come quello non scriverà mai ad un numero di telefono che gli è stato lasciato al lavoro.

Forse mi sbaglio?

La notte passa velocemente e sono le 6:30 di mattina quando Charlie crolla esausta sul pavimento, mentre io le stavo raccontando non so più cosa.

Ho passato con questa ragazza i momenti più belli e divertenti della mia vita, la conosco da sempre, siamo amiche dalla nascita, e le mie giornate senza le nostre pazzie sarebbero dannatamente vuote.

Una volta da piccole, in gita in una fattoria, ci siamo nascoste perché volevamo restare con gli animali, ed abbiamo dormito una notte in una stalla mentre i nostri genitori ci cercavano ovunque.

Dopo quello scherzetto mia madre mi ha messo il guinzaglio per bambini, che non sapevo nemmeno esistere.  Lo rifarei altre cento mila volte.

Mi giro di lato ed abbraccio la mia amica, senza di lei non sarei me stessa.

Lollypops #wattys202Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora