The dress

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«dai era una battuta» rido con Aaron, mentre Ben continua a cercare di capire il motivo delle nostre risate.

Da segnare, i film comici non sono per Scroto.

«pronto?» risponde Aaron al mio cellulare, proprio come se fosse il suo.

Dalla velocità con la quale sposta il dispositivo dall'orecchio, deduco sia Charlie presa da uno dei suoi scleri, e con un sorriso prendo il telefono e parlo io.

«sai che giorno è?» mi chiede lei super agitata.

«sabato?» faccio io sarcastica, non so davvero dove voglia arrivare.

«no cogliona intendevo, sai che numero è oggi?» si spazientisce.

«è arrivato Fabio? Comunque no non so che numero sia oggi» rido alla faccia che fanno Ben e Aaron quando nomino "Fabio".

«Liliii è il 30 maggio» sbuffa incazzata nera, continuo sinceramente a non capire un tubo.

«spiegati Charlie, che cosa stai cercando di dirmi?» chiedo io per niente contagiata dalla sua ansia.

«venerdì prossimo c'è la festa e non abbiamo ancora un vestito» urla lei nel mio orecchio.

Di solito lo prendiamo il giorno prima, ma quest'anno ci eravamo ripromesse di fare le cose bene.

«oh cavolo seriamente?» dico dandomi una cinquina sulla faccia, perché devo ridurmi sempre all'ultimo?

«domani andiamo a fare shopping ci stai?» Inizio a pensare a qualche outfit adatto ad una festa in piscina.

«domani? Ora non puoi?» dice lei serie.

«no Lie, sono da Aaron e Ben, e sono le 18 di sera, dove vorresti andare a quest'ora?» mi rimetto sul seduta continuando a cercare una soluzione.

«uffa» sbuffa.

«perché non ci raggiungi? Ti mando l'indirizzo» dico, non prima di chiedere il permesso ad Aaron a gesti.

« ci sto solo perché almeno ci mettiamo d'accordo meglio» risponde lei con quel tono da persona agitata che odio.

«wow ormai non vengo preso in considerazione neanche a casa mia» alza gli occhi al cielo Ben, facendomi fare un sorriso.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio, oggi l'ho trattato un po' di merda devo ammetterlo.

«scusa Benny-poo, mi perdoni?» dico senza staccarmi da lui.

«si» sussurra lasciandomi andare dopo pochi secondi, che però sembrano durare anni.

«aww siete due piccioncini adorabili» dice Aaron ridendo e saltando su entrambi per scompigliandoci i capelli, è ufficiale, Aaron ci shippa.

The day after

«dobbiamo assolutamente trovare qualcosa» mi prende sottobraccio Charlie entrando in un negozio davvero bruttissimo.

«dubito che sia il posto adatto a noi» rido guardandomi attorno e lei va in panico di nuovo.

«calma zia, ce la faremo, siamo abituata a fare tutto all'ultimo!» alzo le spalle e la porto dentro un altro negozio, che sembra essere più interessante.

«forse hai ragione, lo facciamo tutti gli anni dopo tutto, ma stavolta è diverso» trattiene un sorride lei.

«diverso eh? E dimmi un po' c'entra un ragazzo che ha un nome che inizia per Z ed un ego smisurato?» la punzecchio divertita.

«potrebbe» ammette sorridendo felice.

«brutta stronza di una migliore amica, e non mi dici nulla?» le do uno schiaffo sul braccio, scioccata e divertita allo stesso tempo.

«ops» alza lei le spalle.

«dai dai raccontami tutto» sono super curiosa.

Non conosco Zack, ci ho parlato una sola volta, ed era il giorno in cui Charlie si era addormentata su di lui mentre guardavano un film, ma da quello che mi racconta Nini deve essere un ragazzo simpatico, ma io non abbandono l'idea dell'egocentrismo.

«ormai è quasi un mese che ci frequentiamo, e mi ha chiesto di andare alla festa insieme, penso mi voglia chiedere di mettermi con lui» sclera mentre io la seguo in un balletto non propriamente normale.

«sono troppo felice per te» la abbracciandola continuando a ballare in mezzo ad una folla di persone che ci fissano.

La nostra danza finisce dopo poco, date le occhiate ricevute dagli altri clienti, e sopratutto dalle commesse.

«io propongo di cercare direttamente un costume, tanto è in piscina» fa Charlie trascinandomi nel settore costumi da bagno.

«che figo che arriva l'estate» dico sognante, non vedo l'ora di andare al mare.

Esiste qualcosa di più bello ed emozionante del mare? Che meravigliosa creazione.

L'acqua, la sabbia, le onde, il sole che ti brucia la pelle, il sale nei capelli, e la sensazione di essere strafige h24, la libertà, la mancanza di scuola, gli amici tutti i giorni, cosa c'è di meglio dell'estate?

«bikini o intero?» chiede mostrandomi due capi di colore nero.

«in generale bikini, ma questi non mi piacciono molto» ammetto guardandoli bene.

Alla fine compriamo quello che ci serviva, io ho scelto un costume rosso a due pezzi piuttosto figo, e non vedo l'ora di indossarlo.

Non ho problemi con il mio corpo, ho delle smagliature in mezzo alle cosce, un po' di cellulite sul sedere inesistente che ho, ed una taglia di seno che non farebbe invidia nemmeno a quelle bambine che soffiano dentro il loro costume. Però mi guardò allo specchio e sorrido, mi accetto e mi piaccio per come sono.

Ho sempre pensato che la chiave per piacere agli altri è piacere a se stessi, e con me ha sempre funzionato alla grande, e poi che male c'è a dirlo? Sono una strafiga.

«gelato?» chiede Charlie finalmente sorridente e calma.

«gelato» confermo incamminandomi verso white, che dista solo pochi minuti.

«ehi» saluto andando verso il bancone, dal mio, ormai, gelataio preferito.

«ciao Lili, ciao Charlie» ricambia Ben sorridendoci allegro.

«che volete ordinare?» ci chiede ricordandomi di essere in una gelateria.

«il solito»

«per me un frozen yogurt» dice Charlie.

«grazie» dico prendendo la mia coppetta solo panna ed allungando i soldi a Ben.

«di niente, scusa se ieri ero un po' scorbutico, svegliarmi male mi rende esaurito, e tu ed Aaron mi avete svegliato nel peggiore dei modi» mi spiega grattandosi la testa confuso.

«nono hai ragione, scusa tu, non tutti sono disposti ad accettare gli scherzi, è giusto così, ed io mi sono infilata in casa tua senza nemmeno chiederti il permesso mi dispiace davvero» rispondo.

Vado a sedermi con Charlie, e mentre percorro il brevissimo tragitto, mi rendo di quanto tempo sia passato dalla prima volta che sono entrata qua, di tutto quello che è cambiato, e forse, e sottolineo forse, di avere una cotta per Ben.

Lollypops #wattys202Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora