Who are you?

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Non rispondo subito al messaggio, troppo impegnata ad esultare e cantare cori da stadio come una pazza per concentrarmi su una sciocchezza come quella. Ma non appena arrivo a casa, non posso fare a meno di fare lo screenshot alla chat e mandare la foto a Charlie, in una tacita richiesta di un consiglio.

Nemmeno il tempo di inviare, che subito arrivano circa cinquanta messaggi dal numero della mia amica.

Scleri inutili, lettere senza senso che non possono che farmi sorridere e chiedermi come farei senza di lei.

"Beh? Che gli rispondo?" Le scrivo io, lasciando poi il telefono vicino a me, mettendomi a guardare il soffitto senza un motivo particolare, avevo solo voglia di contare le lampadine.

Da numero sconosciuto
Direi che un semplice "ciao Ben" sarebbe sufficiente ;)

Mi do una manata sulla faccia disperata, ho sbagliato numero.

Che cogliona! Ora sicuro questo penserà che sono cretina.

A numero sconosciuto
Figo non sapevo ti chiamassi Ben

Da numero sconosciuto
Non lo sapevi?
Hai veramente dato il tuo numero di telefono ad una persona di cui non sapevi nemmeno il nome?

A numero sconosciuto
Caro Ben, ma ci fai o ci sei?
Non ricordi l'altra sera?

Da numero sconosciuto
Non sono Ben
Se sapesse che sto usando il suo telefono mi taglierebbe le palle

Ma con chi sto parlando?

A numero sconosciuto
Chi sei?

Da numero sconosciuto
Aaron
è un nome d'arte Roxy?
Sei tipo una puttana che non vuole avere rapporti intimi con i clienti?

Leggendo il messaggio non riesco a fare a meno di scoppiare a ridere, nonostante io non stia capendo un cazzo di questa conversazione, resta comunque divertente.

A numero sconosciuto
Cos?
Non ti sto capendo

Da numero sconosciuto
chi sei?

A numero sconosciuto
L'ho fatta prima io questa domanda

Vengo distratta dal cigolio della porta, segno che qualcuno stia entrando.

«Lilii» sento dire da una vocina adorabile.

«Alex, bimbo che fai qua?» Chiedo sorridendo al mio fratellino, per poi farlo salire sul letto con me.

«giochi co me? Annoio io» mi spiega in quel modo così strano e dolce che hanno i bambini di parlare.

Il mio piccolo amore mi mostra un mazzo di carte sparse che teneva in tasca, e scende dal letto in una mossa velocissima, facendomi credere per un secondo che stesse per cadere.

«uri?» dice indicandomi la porta, intendendo quello che nella nostra lingua diremmo come "fuori".

Mi alzo e lo seguo fino al giardino, dove si siede per terra e mi fa cenno di farlo anche io.

Avrei voluto continuare a parlare con quella persona misteriosa, ma quando il dovere di sorella maggiore chiama, io non posso fare altro che correre a rispondere.

Lollypops #wattys202Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora