Late night's talk

17 1 0
                                    

È notte fonda, sono andata a dormire da poco.
Da domani faremo festa, ma oggi abbiamo deciso di riposarci nella casa in affitto che abbiamo preso.

Il sonno sembrava non voler venire da me, e così ho pensato di scendere in cucina, dove ho trovato un Aaron selvatico piuttosto arrabbiato.

«che succede?» sussurro andandogli incontro preoccupata.

«un fottuto casino» mi risponde tirandosi i capelli frustrato, con i gomiti appoggiati al tavolo.

«vuoi parlarne?» mi siedo sulla sedia vicino alla sua.

Lui scuote la testa, ed io prendo un biscotto dalla busta che si trova davanti a me, ma non riesco a metterlo in bocca che Aaron mi da uno schiaffetto sulla mano che lo fa cadere.

«ehi, quello era il mio dolce!» lo guardo confusa.

«ti ho fatto un favore, secondo me c'è il
veleno per topi. Fanno schifo»

Ridiamo insieme per un po', e rinizio a parlare solo quando vedo che si è sciolto, ed è tornato ad essere l'Aaron a cui voglio tanto bene.

«dai fratellone, apriti con la tua sorellina» gli scompiglio i ricci.

«Emily...» sussurra triste.

«è incinta?!» chiedo a bocca aperta.

«cos? Ma nooo» ritrova l'allegria.

«ops» tiro un sospiro di sollievo.

«Emily ce l'ha con me perché è gelosa di te...» ritorna al tono di prima.

«no cazzo mi dispiace, se vuoi le parlo, e cerco di infastidirti meno e-» provo a dire dispiaciuta, ma Aaron mi ferma.

«ma no scema, non sei mica tu il problema, non devi preoccuparti di nulla, sistemo io» mi guarda negli occhi.

«ma va bene, c'è gente gelosa, e gente che non lo è. Io non lo sono, e sono finita cornuta...» pronuncio l'ultima parte a voce più bassa.

«Lili ma qui non si tratta di gelosia o meno. Sei sua amica, ed anche mia, e lo sanno tutti che tra noi non c'è niente» mi risponde.

«certo che lo so, ma non voglio assolutamente rovinarti un altro rapporto» ammetto.

«un altro? Ma di che parli?» fa lui confuso.

«Ben...» sussurro, mettendomi, da cogliona, un biscotto in bocca, come se non mi avessero già avvertito di non farlo.

Inizio a sputacchiare ovunque, mentre Aaron ride come se stesse vedendo la scena più comica del mondo.

Bleah, devo ricordarmi di ascoltarlo più spesso.

«ma che merda» mi strofino un tovagliolo sulla lingua.

«la prossima volta non ti fermo, vederti così è troppo divertente» continua a ridere lui.

Io gli faccio il dito medio, e mi alzo per prendere un bicchiere d'acqua.

Dal lavandino non berrei nemmeno sotto tortura. Sarà poco ecologico, ma le vacanze estive in famiglia in case affittate mi hanno insegnato che c'è gente che ha i tubi talmente sporchi, che l'acqua più che insapore sembra ferro.

«guarda che non devi sentirti in colpa» mi siedo di nuovo, ed Aaron mi mette una mano sul ginocchio

«non posso farne a meno» alzo le spalle.

«Lili sono sincero, non ce l'ho con te, e non dovresti nemmeno tu» cerca il contatto visivo.

«Aaron non parli con il tuo migliore amico da quanto, 10 giorni? Vivete insieme, e non sei tu quello che è stato tradito, ed ora anche la tua fidanzata. Non devi perdere le persone a cui tieni per via mia, non è giusto e non è nemmeno normale» gli spiego io.

«se vogliamo metterla così, allora non sei nemmeno tu quella che stata tradita, perché non lo perdoni?»

«io l'ho perdonato» sostengo sicura.

«non mi risulta che siate tornati insieme, e lo sai perché? Perché anche tu come me credi nell'importanza della fiduc-» prova a dire prima di venire bloccato da me.

«non sono tornata con Ben perché si è rivelata una persona diversa da quella che credevo, perché ho vissuto nella menzogna, e non riesco a credergli di nuovo, ed a pensare di mettermici insieme, perché ogni volta che ci provo mi immagino lui che incontra per la strada, o a lavoro, o all'università magari, una ragazza migliore di me. Ma tu, tu sei suo amico, ed anche io sono sua amica, e non posso accettare che ti privi di una delle persone a cui tieni di più al mondo per una cazzata del genere» gesticolo leggermente, da vera italiana.

Aaron mi abbraccia, ed io non posso fare a meno di ricambiare la sua stretta. Amo questo ragazzo, è diventato seriamente un fratello per me nell'ultimo periodo.

«Ben non può trovare una persona migliore di te. È impossibile, tu sei fantastica Lili» mi sussurra Aaron accarezzandomi i capelli piano, per poi staccarsi da me.

«già, già, lo so, sono meravigliosa» affermo sorridente, e gli faccio un occhiolino.

«ed aggiungerei anche piuttosto vanitosa» mi scansa piano e si alza, allungandomi poi una mano per aiutarmi a farlo anche io.

Io scuoto la testa, e gli spiego che preferisco rimanere in cucina ancora un po. Mi lascia per andare a far pace con Emily, con la quale mi devo ricordare assolutamente di parlare appena fa giorno.

Solitamente, essendo io una paurosa di prima categoria, odio essere l'unica sveglia di notte in una casa che non è la mia, ma oggi lo trovo particolarmente rilassante.

Mi guardo intorno sorridendo, una cucina normale, interamente bianca. I proprietari di sicuro non hanno figli, noi da piccoli ci sporcavamo talmente tanto che mia mamma ci puliva dal fango davanti la porta di casa, mentre noi ci rincorrevamo a vicenda.

Non è così che avevo immaginato l'inizio di questa vacanza. Se devo dirla tutta, è il contrario, ma sono sicura che riuscirò a divertirmi, cercando di non concentrarmi sul fatto che sono perennemente la terza incomoda, e non stando troppo con Aaron, data la gelosia di Emily.

Lollypops #wattys202Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora