«terra chiama Lili, terra chiama Lili, ci sei zi?» sento dire da Sara mentre mi sventola una mano davanti la faccia.
«si Sara ci sono, ti sto solo ascoltando senza parlare» sbuffo mettendomi un cucchiaio di cereali in bocca.
Siamo sole a tavola questa mattina: mamma ha avuto il turno di notte, papà febbre, Rebecca non ha lezioni all'università , Naomi e Tara sono ancora a letto e Alex dorme perché non va a scuola.
Sara mi sta raccontando della festa a sorpresa che sta pensando di preparare per il compleanno di Riki. 20 anni non si compiono tutti i giorni, tutto deve essere speciale.
O almeno così ho capito, quando mia sorella è emozionata tende a perdersi nelle sue stesse parole e fare un miscuglio di tutto.
«yes l'idea mi sembra poco chiara ma figa, ancora c'è da preparare molto, tu più o meno dove credi di farla?» dico vaga. Mi sembra quasi stia parlando in un'altra lingua, dice tutte frasi sconnesse.
«pensavo al mare, che ne pensi?» ammette lei, dopo averci riflettuto per pochi instanti.
«I like it... ma come fai a portarlo in spiaggia con una scusa? Siamo solo a maggio» le spiego.
«maybe hai ragione, allora devo tornare all'idea iniziale della discoteca, adesso però si sta facendo tardi, dopo mi aiuti a decidere quale?» Fa lei sorpresa quando nota che ore sono.
«certo» le rispondo alzandomi di corsa ed andando in camera per prendere lo zaino.
Dovrei trasformami in Bolt il più veloce possibile per evitare un altro ritardo.
Poco traffico, esiste qualcosa di più bello?
«buenos días!» dico entrando in classe con un leggero affatto dovuto alla rapidità con cui ho salito questi 5 piani per fare in tempo.
«ehi Lili» mi saluta Emily venendomi incontro.
«ehi Ems, che mi racconti?» le chiedo io curiosa. Di solito non parliamo molto insieme quando siamo senza il nostro gruppo di amici.
«tutto bene, posso chiederti un favore?» arriva subito al punto. Me lo sentivo che mi avrebbe chiesto qualcosa.
«ovvio!» esclamo.
«ecco, venerdì sera ho un appuntamento... mi chiedevo se ti andasse di venire con me domani a fare shopping... sempre che non hai da fare chiaramente» mi spiega mezza imbarazzata.
«certo! Ti accompagno volentieri, però mi devi raccontare tutto nei dettagli eh» le dico allegra, facendole segno di tornare al suo posto, che il professore è entrato.
Sono felice di poter aiutare Emily in qualcosa.
Tra noi due non c'è mai stato sto grandissimo rapporto: non abbiamo mai dormito in una fattoria insieme, o passato una nottata in videochiamata a cantare a squarciagola , non abbiamo mai marinato la scuola per andare al centro commerciale, o rischiato di mandare a fuoco la cucina di un ristorante; eppure in qualche modo sapere che mi considera sua amica mi fa sentire speciale.Oggi é mercoledì, il giorno che più odio della settimana: sta in mezzo e non serve a niente, è odioso, rognoso, e dura 48 ore.
Perché deve esistere il mercoledì?
Prendo il telefono dalla tasca ed inizio a girare su Instagram. Troppo noiosa questa lezione per essere seguita, troppo barbosa questa giornata per essere vissuta.
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Lollypops #wattys202
Ficção AdolescenteUn gioco stupido, Un gelataio scorbutico, Una leccalecca invitante, Ed una ragazza pazza, Esiste qualcosa di più scoppiettante? Se l'incoscienza adolescenziale avesse un nome, probabilmente sarebbe quello di Lili Caputo. Scema al punto giusto...