18th

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Tra poche ore sarò maggiorenne. Potrò prendere la patente, votare, e fare tante altre cose che per molti anni mi sono sembrate fighe, ma che ora non riescono a far a meno di spaventarmi da morire.

Il motivo non lo so, è così da ormai due settimane, ma non c'è niente che io possa fare per fermare il tempo.

Ben mi prende in giro, tiro fuori questo argomento ogni volta che usciamo, mi ha persino detto, scherzando, se la mia paura deriva dalla possibilità di essere arrestata, ma io sinceramente a quello non ci avevo mai nemmeno pensato.

Le cose per il resto non potrebbero andare meglio, e forse è proprio da ciò che deriva la mia ansia infondata. Vorrei seriamente poter rimanere così per sempre: felice e spensierata, innamorata al massimo, e con amici che mi sostengono e mi vogliono bene.

«mi inizi a preoccupare, da quando sei così silenziosa durante un film?» mi chiede Ben all'orecchio distraendomi dai miei pensieri.

«credevo ti desse fastidio il mio commentare ogni singola cosa che vedo quando guardiamo Netflix insieme» gli sorrido, e mi stringo al suo petto.

L'estate sta ormai finendo, tra poco tornerà il freddo, e potremmo iniziare a stare abbracciati molto più naturalmente, ma per ora ci godiamo i momenti di fresco delle serate di metà settembre.

«oh si, sei terribilmente fastidiosa, ma la verità è che se non lo sei vuol dire che ti frulla qualcosa di strano per la testa» mi accarezza i capelli.

Come nostro solito, abbiamo già finito di seguire il film. Non so nemmeno perché ci ostiniamo a provare a guardarli se finiamo sempre così.

«solita storia...» ammetto.

«ancora? Lili inizi a spaventarmi, ma da quando sei così paranoica?»

«Non lo so» scuoto la testa.

«dai guarda che io di anni ne ho 20, e mica faccio tutta sta storia» scherza cercando di farmi distrarre, riuscendo, in parte, nel suo intento.

«vabbè ma ovvio, tu sei influenzato dalla mia giovinezza, dovresti ringraziarmi, chissà come saresti se non ci fossi io» rispondo ovvia.

«ma ehi! Ho solo vent'anni eh!» alza il tono di voce, e prende a farmi il solletico ai fianchi, da sotto la maglietta che indosso.

Io inizio a dimenarmi il più possibile. Il solletico è una delle cose più fastidiose che esistono al mondo, lo odio con tutta me stessa.

«Beenn bas-taa tregua daiii» urlo cercando di liberarmi, mentre lui, dopo un attimo in cui ha finto di pensarci su, smette sorridente.

Io cerco fiato, e lui mi guarda come fossi la scena più comica del mondo, con gli occhi pieni di divertimento. Potesse essere sempre così allegro, sarei persino disposta a sottopormi ad una sessione di solletico al giorno.

Mi alzo dal mio letto per andare a prendere dell'acqua in cucina, e proprio mentre sto per mettere il bicchiere in bocca, suonano alla porta, ed io, conoscendo lo scansafatiche del mio fidanzato, lascio la mia buonissima H2O per andare ad aprire.

«waaa non sei contenta??» Charlie mi salta al collo.

«sicuro non sarà contendo Ben del tuo arrivo» ricambio l'abbraccio.

«oh quante storie per una seduta di trucco e capelli, sono sicura che quando stasera ti vedrà stupenda mi ringrazierà per averlo cacciato di casa» sostiene allegra.

«pff ringraziarti direi proprio di no, però preferisco non far aspettare Zack. Ciao ragazze» Ben ci raggiunge all'ingresso, e dopo avermi lasciato un bacio sulle labbra seguito da uno sguardo di rassicurazione, raggiunge Zack, che si trova dall'altra parte della strada con la sua macchina.

«le tue sisters? Dove sono?» mi chiede Charlie, alludendo al silenzio che c'è nel mio salone durante questa domenica pomeriggio.

«Rebecca si è accorta che le servivano pennelli in più, e Naomi e Sara sono a prendere gli alcolici, Tara invece è in camera con Alex» le spiego iniziando a salire le scale.

«chiaro chiaro, Emily dovrebbe arrivare tra poco, ha detto che ha trovato traffico» mi risponde.

Dopo circa 4 ore e mezza finiamo di prepararci, non male considerando che siamo in otto.

Quando rientrerò a casa stasera sarò ufficialmente una diciottenne, e Tara rimarrà l'unica delle sorelle ancora minorenne, anche se per solo 3 mesi, essendo lei del 7 dicembre, ed io del 15 settembre.

Il programma è molto semplice, un normalissimo diciottesimo festeggiato al Gianicolo.

La scuola inizia tra due giorni, ed io non potrei essere più felice di questo. Non che mi vada di tornare a studiare, ma almeno non ho dovuto festeggiare in periodo scolastico.

Quasi ho un capogiro quando scendo dalla macchina e vedo la quantità di persone che ci sono qui, non tanto per il numero di sconosciuti che vedo, ma perché questa gente è qui per me. Mi fanno sentire più viva che mai.

Mi diverto con i miei amici, con il mio ragazzo, mi godo la serata al massimo, mi faccio anche un sacco di foto. Si sa, alle feste di compleanno è impossibile scappare delle fotocamere, e sopratutto dalle storie Instagram.

Quando scatta la mezzanotte mi rendo conto di quanto sono fortunata, ancora una volta, e mi pento di tutte le paranoie stupide che mi sono fatta durante queste ultime settimane.

Ho ufficialmente un anno in più, ma continuo ad essere la Lili di sempre.

«era così male?» mi chiede Ben stringendomi tra le sue braccia, mentre siamo affacciati ad un muretto. Da cui si vede tutta Roma, la mia città eterna.

«chi lo sa, mi resta ancora tanto tempo per scoprirlo» scuoto la testa.

«intanto è ufficialmente legale per me e te essere fidanzati senza che io venga considerato un pedofilo» scherza facendomi ridere.

«ma ci passiamo solo due anni!» rispondo spensierata, e Ben alza le spalle sorridente.

«ti amo» avvicina il suo viso al mio.

«anche io» sussurro socchiudendo le labbra, che lui inizia subito a baciare.

Lollypops #wattys202Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora