Yess

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Devo ammetterlo, e non perché se una persona è gay allora ha attorno a se un aura di santità: ma Shawn questa sera mi ha sorpreso in maniera positiva.

L'ho sempre giudicato male. Si sa che due stupide conversazioni non bastano a conoscere una persona, ma chissà che magari il fatto che mi sembrasse così falso non significasse altro che avessi intuito che nascondesse qualcosa.

Mi ha raccontato un sacco di cose: ormai la sua sessualità è come un libro aperto per me, e nonostante l'ambiguità di questa frase, non c'è niente di male nell'essersi aperto con una amica un po' strana.

Un'altra giornata di scuola è terminata, manca ormai pochissimo all'inizio delle vacanze estive, ed ho un certo presentimento che saranno stupende.

«mi dai un passaggio?» chiedo girandomi verso Charlie.

«certo, che fine ha fatto il tuo motorino?» risponde indicandomi con un dito il punto dove dobbiamo dirigerci.

«stamattina non trovavo le chiavi e per non fare tardi ho preso l'autobus» alzo le spalle aumentando il passo.

Charlie ha la brutta abitudine di parcheggiare ovunque, anche in posti vietati, ma devo ammettere che questo mi piace dannatamente tanto: dato che così facendo non dobbiamo mai camminare troppo.

«sei sicura di averle perse a casa?» mi chiede preoccupata, aprendo lo sportello del guidatore con le chiavi.

«ovvio, da quando sei così ansiosa?» rido sedendomi sul sedile.

«boh, Zack dice sto troppo shalla a volte» scuote la testa sorridendo.

«troppo shalla? C'è tempo per diventare pesantone! » sbuffo alzando gli occhi al cielo.

Se il mio fidanzato, che poi non esiste nemmeno, mi dicesse di essere poco seria, io ci rimarrei di merda.

Quasi dimenticavo, Charlie e Zack sono una coppia ufficiale da ormai un giorno e mezzo.

«hai ragione sore» risponde titubante alzando il volume della radio.

Finiamo a cantare canzoni a caso per tutto il tragitto, prendendoci anche una bella sgridata da una povera signora anziana che voleva attraversare la strada.

«ragazzine fate attenzione!» urla la gattara del quartiere, la signora Tilli, mentre noi eravamo ferme al semaforo rosso.

«quella donna la odio» diciamo io e Charlie contemporaneamente, grattandoci subito il naso per poi scoppiare a ridere.

La signora Tilli è la donna più insopportabile del mondo. Il suo unico hobby è quello di sfamare i gatti randagi che vivono in zona, sembra quasi che si diverta a farmi starnutire come una dannata.

Indossa sempre una gonna nera con un paio di infradito verdi ai piedi, estate o inverno che sia, quando ci sono le pozzanghere le si bagnano le caviglie a contatto con la stoffa troppo lunga della gonna.

Saluto Charlie ed entro in casa, vado subito in cucina a mangiare. Non appena mi siedo a tavola mi arriva un messaggio.

Da numero sconosciuto
Dobbiamo parlare.

A numero sconosciuto
Hai fatto bene a scrivermi
Avevo quasi intenzione di presentarmi a casa tua oggi pomeriggio per capire se fossi morto

Da numero sconosciuto
Dove ci vediamo?

A numero sconosciuto
Non lavori?

Da numero sconosciuto
No.

A numero sconosciuto
Peccato
Avevo voglia di gelato

Da numero sconosciuto
Vieni a casa mia tra un po'?

Lollypops #wattys202Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora