Capitolo 32. It will hurt you, you know?

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Cassandra's Pov.

Ted sciolse il fiocco rosso che chiudeva il pacco e poi aprì la scatola. Sorrise immediatamente e tirò fuori il libro e il set di pozioni che voleva tanto. -Dici a me di non spendere tanti soldi e poi spendi diecimila galeoni per il set da pozionaio e il libro con tutte le diverse pozioni di uno dei più famosi pozionai del Mondo Magico?- mi disse alzando un sopracciglio.
Risi e feci spallucce. -Beh io ho le casseforti di due delle famiglie più ricche dell'intera Inghilterra, cosa posso farci? E poi dicevi che ti sarebbe tanto piaciuto- dissi avvicinandomi a lui.
-Inoltre dicevi che mi dovevo fare perdonare per sabato scorso- dissi ridendo prima che lui mi afferrasse per i fianchi e si alzasse per baciarmi.

Lui mise una delle sue mani sulla mia nuca mentre mi spingeva delicamente verso di lui con l'altra mano. Lo lasciai fare, dandogli anche l'accesso alla mia bocca quando lo chiese passando la lingua sulle mie labbra.
Misi le braccia attorno al suo collo per reggermi a lui.
-Ora però c'è una cosa di cui dovremmo parlare, va bene?- mi chiese sussurrando quando si staccò da me. Appoggiò la fronte sulla mia.
-Va bene- risposi preoccupata mentre lui mi trascinava con lui sul divano.

-Cas, dobbiamo parlare di una cosa davvero davvero importante, okay?- mi disse poi, dopo che lo guardai in faccia. -Lo devi fare per il tuo bene e per quello degli altri d'accordo? Non ti chiedo di dirmi tutti i dettagli ma di dirmi la verità- mi raccomandò mentre la mia espressione si faceva sempre più preoccupata. -Che succede Ed?- chiesi preoccupata mentre gli prendevo le mani.

-La Umbridge ti ha minacciata vero? Ha visto il lupo?- mi chiese.
Distolsi lo sguardo. Era il caso di dirglielo? Dio gli avrei fatto schifo, una cosa era vedere un lupo uccidere e un'altra quella di vedere una persona farlo.
Lui mi afferrò per il mento e fece in modo che potessi guardarlo negli occhi.
-Lo sai che puoi dirmi tutto, no? Sono sempre stato al tuo fianco e continuerò a farlo, ma devi dirmi tutto, Cas, ti posso aiutare- disse e io lo guardai per un secondo per poi annuire.
-Ma se proprio devi sapere, devi guardare nei miei ricordi, io non ce la faccio a dirtelo- dissi mentre una lacrima scorreva sulla mia guancia sinistra.

Non posso dirti quello che ho fatto...

Ted's Pov.

-Ma se proprio devi sapere, devi guardare i miei ricordi, io non ce la faccio a dirtelo-
Una lacrima solcò la sua guancia e allora mi maledissi per non averlo capito prima.
Quindi Silente ha ragione. Cassandra deve essere stata vista da quella schifosa.
-Ti prego Eddie, io... io non posso farcela- continuò poi mettendo poi la sua testa contro il mio petto. La sentii singhiozzare lievemente mentre tremava.

-Va bene- alla fine acconsetii, evocando la bacchetta con un incantesimo.
-Farà male lo sai?- le ricordai, mentre lei si metteva composta, la testa girata verso il fuoco del camino e delle candele messe poco più avanti del tappeto. Lei annuì asciugandosi la guancia con il dorso della mano.

Il vestito che le avevo regalato le stava d'incanto e la faceva sembrare un angelo. Anche l'anello stava divinamente tra quelle dita fine e delicate proprio come la sua persona.

-Pronta?- le chiesi quando afferrai la bacchetta che era finalmente arrivata tra le mie mani. Lei fece si con la testa, non guardandomi in faccia mentre pronunciavo l'incantesimo.
-Legilimens!-
Sentii una morsa allo stomaco, mentre vedevo i più svariati ricordi di Cassandra, quelli con James, un incontro tra lei e suo zio Roger McNair, un Mangiamorte finito ad Azkaban. Poi finalmente lo trovai.
Il pomeriggio nell'ufficio dell'Umbridge.

Cassandra era in piedi davanti alla Umbridge, sentivo il suo dolore alla gamba e il lupo che usciva fuori per minacciare la professoressa di Difesa contro le Arti Oscure. Il pavimento dell'ufficio era pieno di sangue.
Poi Cassandra afferrò la Umbridge per il collo, con le mani ricoperte del suo stesso sangue, -Hai svegliato qualcosa che non doveva essere disturbato, Dolores Umbridge- e mentre diceva questo strinse il giusto in modo da farle mancare l'aria. -I miei amici lupi mannari dicono che i Mangiamorte hanno il sangue molto più dolce degli altri, vogliamo testare? Sarai molto più felice senza un braccio- disse di nuovo con quella voce bassa che sapevo appartenesse all'animale che c'era in lei.
Ma la Umbridge sorrise mentre annaspava l'aria. -Fallo, schifoso mostro, così tutti sapranno che cosa sei- disse la professoressa annaspando aria di tanto in tanto.
Cassandra non si mosse e continuò a fissarla, forse il lupo stava pensando a come inscenare una farsa per poterla uccidere, ma non ebbe il tempo di difendersi che era di nuovo a terra, la Umbridge adesso aveva tra le mani una fialetta di sangue e rideva compiaciuta.
-Non vuoi far sapere a nessuno di te, Black? Non vuoi che gli altri sappiano che tu sia un lupo mannaro?- disse la Umbridge e rise aprendo la fiala contenente il sangue.
-Mi hanno detto che questo- agitò la fialetta sopra il viso di Cassandra che rimase a fissarlo -Sia il tuo punto debole... Il sangue umano. Uccideresti per questo non è così? E se facessi finire questa fialetta nella borsa di Potter che succederebbe?-
Cassandra ebbe uno spasmo e tentò di afferrarlo, ma la Umbridge mise uno dei suoi piedi sul petto di Cassandra, come se avesse effettivamente battuto il suo lupo. -Oppure in quella del signor Lupin?- fece una pausa sorridendo malignamente per poi tornare seria -Osa dire di questo al ministro e a Scrimgeour e io dirò che non solo hai tentato di uccidermi e mi hai minacciato, ma farò in modo che questa fialetta finisca nella borsa di uno dei suoi amici- e premette il piede contro il petto di Cassandra facendole mancare l'aria.

Poi il ricordo cambiò, trasformandosi in uno dei vecchi ricordi di quando era piccola.
Erano in un vecchio capannone, Cassandra poteva avere solo cinque anni ed era con James. Il mio patrigno la prese in braccio e la fece sedere su un vecchio tavolo da lavoro, facendo cadere tutti i vecchi attrezzi babbani da lì sopra.
Cassandra non stava piangendo, stava osservando la sua gamba perdere sangue con uno strano interesse. -Jamie?- lo chiamò la bambina.
L'uomo sollevò lo sguardo su di lei e le sorrise mentre cercava di nascondere le lacrime. -Dimmi piccina- le rispose accarezzandole la testa.
-Papà mi ha laciato per quetto?- gli chiese la bambina indicandosi con il piccolo dito. -Pecchè sono un lupo manaro?- continuò la piccola Cassandra.
Mi si strinse il cuore, Cassandra era sempre stata una bambina amorevole e delicata con la testolina piene di domande sul suo essere a cui nessuno però aveva mai risposto. Ricordavo anche di quando mentre eravamo a tavola e lei, appena tornata da scuola, chiedeva qualcosa come "Lily, ma le persone come me hanno amici?" o "Jamie, secondo te ci sono altri lupi mannari?". Le risposte di James erano quasi sempre dei "non lo so" o dei "forse". Risposte che non soddisfacevano mai Cassandra.
-Tesoro, papà ti vuole un mondo di bene hai capito? Solo, lui non può essere qui, capisci piccina? E poi non ti basta io? Mi stai dicendo che sono brutto?-
Cassandra sgranò gli occhi scuotendo la testa fissando i suoi occhi in quelli di James. -No, Jamie è bellisshimo! Anche Lily e Eddy lo shono!- disse facendo ridere James che le diede un bacio sulla testa.

E poi fui buttato fuori dai ricordi di Cassandra, trovando una Cassandra sedicenne con gli occhi lucidi e tante lacrime sugli occhi.

NOTA AUTRICE:
eyo bella gente
oggi sono andata a mare e sono troppo felice>.<
comunque oggi metto i giorni per aggiornare le mie raccolte di pills e canzoni sul profilo
in più vi regalo questa perla

+Come sono andati i vostri esami?


Stellina se ti piace il capitolo!⭐
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Moony

Friends || Cassandra Black&Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora