Capitolo 63. The Ravenclaw diadem

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Ted's Pov.

«Eddy?» sentii sussurrare dalla camera da letto. Mi alzai dal divano, poggiando il libro che stavo leggendo sul tavolino da caffè davanti a me, per andare a controllare Cassandra, ma lei non era ancora sveglia, ma aveva iniziato a rigirarsi tra le coperte.
«No! Ed!» iniziò a piangere e io mi sedetti velocemente accanto a lei, bloccandole le braccia con una mano. «Cassie, svegliati, è solo un incubo» le dissi accarezzandole la fronte con la mano libera, mentre lei di scatto apriva gli occhi completamente terrorizzata.
«Hey, Cassie, guardami- le imposi, mentre singhiozzava e continuai quando mi guardò negli occhi -È finita, piccina, era solo un incubo» le dissi, mentre lei mi circondava le spalle con le sue braccia stringendomi forte a sé, dopo essersi liberata dalla mia presa.
«Ha provato ad ucciderti» pianse più forte, mentre io le davo un bacio tra i capelli, «Sono qui, piccina. È finita» le continuai a dire, sperando che si calmasse. «Lo ha ucciso davanti a me, Ted» rispose singhiozzando, «E poi tentava di uccidere te».
«Cassandra è tutto finito, senti che ti abbraccio? Non devi preoccuparti, era solo un incubo. Calmati amore».
Dopo venti minuti buoni, si calmò, stringendomi ancora forte a sé, come se potessi sparire da un momento all'altro.

Le asciugai le lacrime che scendevano ancora sulle sue guance rosate.
«Ti senti meglio adesso, piccina?» chiesi e lei annuì in risposta: «Solo, per favore, non staccarti». Risi e le diedi un bacio sulle labbra rosse e gonfie per il pianto. «Possiamo rimanere così tutto il tempo che vuoi amore, Silente può aspettare» le dissi sistemandole i capelli dietro l'orecchio mentre le stampavo tanti baci sul suo profilo destro.
«Mi fai il solletico» rise e io continuai, sperando che riuscisse a sorridere per un po' prima che Silente tornasse. Lei continuò a ridacchiare come una bambina e io finii per ridere insieme a lei.
Ero davvero grato per avere una così splendida ragazza che mi amasse. 

-

«Signor Lupin? Siete ancora qui?» sentimmo dire da qualcuno dal piccolo salotto e immaginai che fosse Silente. Guardai Cassandra, chiedendole con lo sguardo se se la sentisse di alzarsi e parlare con Silente, guadagnando un cenno di approvazione da Cassandra. Ci staccammo e alzammo dal letto prima di andare da Silente. 
Silente sorrise gentile appena vide Cassandra, mentre si sedeva sul divano. «È un piacere vedere che si è ripresa signorina. Lei è Cassandra Black, giusto?» disse e Cassandra annuì: «Grazie signore». «Quindi è lei la figlia delle stelle?» chiese.
«A quanto pare si, professore» rispose Cassandra e Silente annuì: «Ho sentito dire che voi iniziate ad essere popolare tra i seguaci di Gellert per delle informazioni su uno obscuro e sul futuro». Cassandra fece spalluce nervosa. « Beh, credo di sì mentre io so che lei non vuole battersi con Grindelwald per motivi sconosciuti. Non voglio suonare scortese professore, ma sa che prima o poi dovrà farlo lo stesso?» disse la mia ragazza prima che Silente sospirasse. «Ne sono abbastanza consapevole, ma adesso vorrei sapere perché siete venuti qui» chiese il futuro preside di Hogwarts.
«Lei ci ha mandato qui perché dovevamo parlare con lei di come far tornare Grindelwald qui ma credo che lei non ci aiuterebbe o almeno, non adesso. Quindi credo che sbrigheremo altre faccende, giusto Cas?» dissi e Cassandra annuì. «Potrebbe dirci quale sarebbe l'incantesimo migliore per fare del copie perfette di cui anche i folletti potrebbero dubitare?» chiese Cassandra.
Silente ci guardò confuso prima di annuire.

Cassandra's Pov.

«Hai il diadema con te giusto?» chiese Ted e io annuii prendendo il vero diadema di Corvonero dalla mia borsa. Lo passai a Ted che lo tenne mentre io lanciavo l'incantesimo che il professor Silente ci aveva insegnato. Afferrai al volo la copia e lo misi nella copia nella scatola vuota che avevo trovato nel tronco in cui la dama grigia aveva nascosto il diadema prima di morire. 
«Come gliela scriviamo quelle due parole adesso?» chiesi e Ted mi fece cenno di spostarmi. «Tieni quello vero, ci penso io, devi solo dirmi com'era scritto» mi disse porgendomi la tiara di Corvonero e io posai la scatola con il falso a terra per poi prendere il vero diadema e metterlo velocemente nella mia borsa. 
Ted puntò la bacchetta contro l'interno della scatola, mormorando un incantesimo che non riuscii a capire. «Era temporis viatores, giusto?» mi chiese e io annuii  prima che lui iniziasse a muovere la bacchetta come se fosse una penna. Pochi secondi dopo, la scritta era incisa all'interno della scatola.

«Bene e uno è fatto. Adesso ne mancano solo tre. Da quale continuiamo?» disse Ted e io ci pensai su. «Credo sia meglio fare il medaglione di Serpeverde. Penseremo dopo a quelli di Tassorosso e quello di Grifondoro» gli risposi prima che il mio ragazzo annuisse. 
Ted si mise in ginocchio, per mettere la scatola con il falso diadema dentro il tronco di quel vecchio albero, poi si mise in piedi e mi afferrò per la vita. «Prima di pensare a tutti i nostri compiti, mi darebbe un bacio signorina Black?» mi disse Ted facendomi ridacchiare, «Con molto piacere signor Lupin» gli risposi per poi mettermi sulle punte e poggiare le mie labbra sulle sue, circondandogli il collo con le braccia. 
Chiese l'accesso alla mia bocca e io glielo concessi con molto volentieri, godendomi una delle sue mani sul fianco e l'altra dietro il mio collo per tirarmi leggermente contro di lui. 
«Andiamo prima che mi venga voglia di baciarti tutta» mi disse Ted ridacchiando, staccandosi leggermente da me. Io annuii ridacchiando.
Ero davvero fortunata ad avere un ragazzo come lui.

NOTA AUTRICE:
helo it's me, mario
no okay lol
mancano 5 follower ai 100🥺🥺, se le persone che non mi seguono iniziassero a seguirmi mi farebbero un favore😭🥺

Stellina se ti piace il capitolo!⭐
-Moony 

Friends || Cassandra Black&Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora