Capitolo 55. I met Grindelwald

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Ted's Pov.

Uno degli auror, che riconobbi grazie a un piccolo distintivo sul cappotto, mi si avvicinò.
«Sta bene signore?» mi chiese e io annuì «Io sto decentemente, ma questa donna no. Se lei potesse portarla in un ospedale...». L'auror guardò la donna prima che un uomo spuntasse da non so dove. «Holly!» urlò quest'ultimo.
L'altro auror che era venuto lo fermò dallo scaraventarsi su di noi.
«Dovete aiutarla»ringhiai al primo auror, «Non è un problema suo, signore. Si faccia da parte e si faccia curare la gamba» disse.
Lo afferrai per la giacca. «È pazzo, cazzo? Non vede che quella donna sta soffrendo?! Faccia qualcosa!» urlai e l'auror ringhiò spingendomi a terra. «Si faccia da parte!» urlò lui.
Mi alzai, quando di nuovo ci fu un'altra esplosione. Un altro palazzo venne distrutto.
Mormorai un incantesimo per placare il dolore alla caviglia e corsi verso la palazzina che stava venendo distrutta.
L'obscuro era lì.
«Posso aiutarti!» gli dissi «Devi andartene da qui! Cassandra saprà aiutarti!» gli urlai. Credence, perché sapevo che era lui, sembrò ascoltarmi.
Ci fu un'ultima scossa, che mi mandò contro una parete caduta a terra, e poi scomparì da sotto i miei occhi.
Cazzo se era potente.

-

Smaterializzarsi quando si è feriti, è parecchio pericoloso, soprattutto se siete da soli e non avete un posto dove andare, ma quando lo feci io era d'obbligo. Non potevo andare in ospedale, avrei dovuto pagare con dei soldi che non avevo e forse mi avrebbero potuto scoprire.
L'appartamento di Cassandra fu il primo posto sicuro che mi venne in mente.
Mi trascinai sul divano. Grazie a Merlino, avevo seguito tutti quei corsi per diventare medimago e medico babbano.
«Accio borsone» dissi e il borsone, ormai mio adorato compagno di avventure, che non si sa come stava dentro lo zainetto, uscì fuori da esso e fluttuò fino arrivare ai miei piedi.
«Cassie, giuro su Dio che se torni adesso potrei anche suicidarmi...» mormorai mentre prendevo tutto quello che mi serviva per medicarmi.

-

«Dannazione» sbottai quando qualcuno suonò alla porta. Mi alzai e andai ad aprire.
«Si?»
La donna davanti alla donna era palesemente la signora Scamander solo molto più giovane. «Mi avevano detto che qui ci stava una ragazza» mormorò, «Cassandra è fuori, se ha bisogno di qualcosa, può dirlo anche a me» dissi e lei indicò qualcuno accanto a lei. Aprii completamente la porta rivelando il giovane Newt Scamander e il suo strano amico babbano.
«Mia sorella, Queenie, ha detto che la ragazza che stava qui era molto gentile, quindi vorrei chiederle se potesse tenere questi due signori per poche ore mentre mi occupo di una cosa» disse la signora Scamander e io annuii.
Feci entrare i due uomini e poi salutai la donna, chiudendo alla fine la porta.
Oh merda, il borsone è ancora aperto.
Zoppiccai fino al divano.
«Sono Ted Lupin e voi siete?» chiesi cercando di distrarre i due dal divano. Presi tutto quello che avevo usato e lo rimisi dentro la borsa per poi farlo scomparire.
«Newt Scamander e lui è il mio amico, Jacob Kowalski» rispose il signor Scamander. «Lei di che cosa si occupa signore?» mi chiese poco dopo. «Sono un medimago» risposi prima che Cassandra e Regulus Black apparissero accanto ai due uomini.
Merda, pensai mentre i due guardavano i due signori confusi.
«Ted, che diamine sta succedendo?» chiese e io mi portai una mano a scompigliarmi i capelli.

Cassandra's Pov.

«Vieni con me» mi disse mio zio, mentre aspettavamo il permesso per la mia bacchetta. Annuii e seguii mio zio fuori dall'edificio e poi andare in uno negozio lì vicino.
Era un negozio di antiquariato, che vendeva vecchi libri e orologi e altre cose altrettanto vecchie.
«Quel Gave e quella Milly... Come fai a conoscerli?» chiesi mentre passavamo tra gli scaffali. Non c'era nessuno se non noi lì dentro. «Uhm, è da quasi diciassette anni quasi che viaggio nel tempo e ogni volta cambio anno e nazione. Dopo che le macchine sono state create, i viaggiatori nel tempo hanno creato una specie di comunità in modo da potersi aiutare a vicenda. Hai mai fatto caso che io non sono invecchiato in questi 17 anni?- si fermò per qualche secondo, per mostrarmi la stessa collana che portavo al collo con quella strana pietra violacea e riprendere -Tutti quelli che vogliono rimanere nel passato e poi tornare ne hanno una. Le creò un certo Peverell e nessuno sa come finirò nelle mani di tutti i viaggiatori del tempo. Alcuni credono che ci sia una specie di locanda che ospita le persone come noi e Gave, ma nessuno ha ben capito dove sia perché chi entra non sa mai tornare lì. Gave una volta dice di esserci stato e che più che una locanda sembra un hotel super tecnologico e all'avanguardia con tutti i tipi di confort» concluse mio zio.
Annuii e provai ad immaginarmi un hotel del genere e, Merlino benedetto, doveva essere un paradiso.
«Aspetta qui, Cassie» disse e io sorrisi e annuii. Lui andò verso il retro bottega, facendomi quasi venire un colpo. Che diamine stava facendo?
Sospirai e guardai i diversi oggetti: tra essi c'era un portagioie aperto con uno strano bigliettino.
"Girati" diceva il biglietto e io quasi per istinto feci come c'era scritto.
Mi ritrovai davanti un uomo. «Uhm... Non sono io la commessa...» l'uomo non mi fece neanche finire la frase. Aveva uno strano scintillio negli occhi. «So che mi sta cercando, signorina Black» disse l'uomo. Rimasi confusa per qualche momento, poi capii. Come aveva fatto Grindelwald a trovarmi prima che io trovassi lui?
«E io so che lei sta cercando qualcosa di molto pericoloso» dissi e lui fece un ghigno, prendendomi la mano. «E cioè? Visto che lo sa, perché non me lo dice?» mi derise e io portai la mano che aveva preso al suo petto, spingendolo allo scaffale. «Un'obscuro. Ecco cosa cerca. Dovrebbe ringraziarmi per non aver detto al MACUSA che lei si sta fingendo un auror» risposi.
Grindelwald ridacchiò. «Chi crederebbe mai a una ragazzina?»
Sorrisi. «Non crederebbe a una ragazzina che sa dove si trova approssimativamente l'obscuriale che cerca? No? Peccato, mi sarebbe piaciuto aiutarla».

Grindelwald sorrise e prese la mia altra mano, portandola alle labbra per baciarla.
Dei brividi di paura mi passarono lungo la schiena, chi mi diceva che non mi avrebbe ucciso immediatamente? O peggio...
«Io le credo, signorina Black e sono anche molto felice di avere il suo aiuto, ovviamente. Ci rivedremo domani, sempre qui. Se sentirò anche solo la puzza di auror, per lei è finita» mi rispose prima di allontanarmi da lui.
Si smaterializzò via e dopo qualche minuto mio zio ritornò con un uomo al suo fianco.

NOTA AUTRICE:
Uau due aggiornamenti questa settimana :D
Mi spiace dirvi che la storia durerà oltre gli 80 capitoli, spero che il sequel non sarà così lungo.
Nel capitolo 79 aspettatevi something really dirty👀👀
no okay basta.
me ne vado byeee

Stellina se ti piace il capitolo!⭐
-Moony

Friends || Cassandra Black&Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora