Capitolo 12. Am I fallin' in love with him?

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Ted's Pov.

Seguii il preside e Piton nell'ufficio del primo, mentre pensavo a come potesse essere successo.
Chi avrebbe mai tentato di avvelenare Cassandra?

Era voluta bene da tutti quelli del sesto anno e anche quelli del settimo. Anche quelli di quarto e quinto sembravano volerle bene. Nessuno di loro avrebbe potuto farle del male.

Mi sedetti su una delle sue sedie davanti alla scrivania di Silente mentre Piton rimaneva dietro di me, in piedi.

-Lei sa chi potrebbe mai fare un atto simile alla signorina Black? E sopratutto lei c'entra in questa storia?- mi chiese Silente e io sgranai gli occhi inorridito dalle ultime parole di Silente. -Professor Silente, sa perfettamente quello che provo per Cassandra e sa che non le farei mai una cosa del genere!- dissi.
-So quanto tu voglia bene a Cassandra, ma una sera, due mesi fa, tutto il corpo docenti ti ha visto litigare con la signorina Black- mi spiegò ma io rimasi ferito da quelle parole -Come potrei mai fare questo a Cassandra, professore? Posso sottopormi anche al Veritaserum e le direi sempre che non avrei mai fatto del male alla mia migliore amica!- dissi indignato.

Silente mise le mani davanti a sé. -Va bene, Ted, non la sto accusando. Adesso, mi dica una cosa, sa per caso chi potrebbe fare una cosa alla signorina Black?-.

Ci pensai su. Non mi veniva proprio nessuno. Cassandra era buona con tutti, non aveva nemici.

-No, chi avrebbe mai potuto fare una cosa del genere a Cassandra? Infondo è sempre gentile e disponibile con tutti- gli risposi e lui annuì. -Vada pure a trovare la signorina Black, adesso- disse Piton e io andai il più velocemente possibile in infermeria.

-

Cassandra era lì sul lettino, dormiente e ancora pallida come un lenzuola.

-Signor Lupin chiuda la porta per favore- mi disse Madama Chips e richiusi la porta dietro di me.
Quando mi girai avevo la donna davanti con una espressione preoccupata, -Sapete chi ha fatto questo alla signorina Black?-.

Strinsi i pugni e scossi la testa. Chiunque fosse stato gli avrei spaccato la faccia.

Madama Chips sospirò e poi mi lasciò raggiungere la mia migliore amica.

-Cassie- sussurrai mentre le accarezzavo la fronte togliendole quelle poche ciocche nere su di essa. Non mi curai né di James accanto a me, né di Lily e Potter seduti su un altro lettino.
La mia migliore amica, la mia cotta secolare, era quasi morta per colpa di qualche bastardo.

-Madama Chips dice che se supererà la notte, si riprenderà in un paio di settimane, ma che non ci sono molte possibilità che si svegli oggi o domani- mi informò Lily e la guardai per una frazione di secondo per poi tornare a guardare Cassandra.

-L'importante è che si riprenda e che superi l a notte. Non mi interessa se si riprenderà in due o tre mesi, mi interessa che ritorni con il suo colorito normale e che riapra gli occhi, diamine!- sbottò James arrabbiato.
Strinse le mani in due pugni, facendo diventare le nocche quasi bianche. Se c'era una cosa che James non tollerava proprio, era quando Cassandra era in pericolo.

-James calmati. Scopriremo chi ha fatto questo a Cassandra e gliela faremo pagare, ma in questo momento dobbiamo solo aspettare che Cassandra si riprenda- disse Lily.

Presi la mano di Cassandra, era ancora fredda ma non come prima e la sentii ricambiare la stretta.
-Cassie?- mi azzardai a dire, ma lei non rispose.

-Ti sta... stringendo la mano?- disse Harry e io annuii. -È solo un istinto di Cassandra, Ted, ce lo ha detto qualche minuto fa Madama Chips- disse James affranto.

Cassandra's Pov.

Mi ero ritrovata a sognare.
Vedevo mio padre, mia madre, Ted, James e Lily, Remus...
Era tutto così realistico, sembravamo la famiglia perfetta ma non lo eravamo, non nella realtà.

Poi un odore così familiare, l'odore di menta e di espresso americano che distingueva Ted dagli altri.

-Cassie- lo sentii sussurrare. Avrei voluto aprire gli occhi, urlargli che ero lì e stavo bene, avrei voluto abbracciarlo, ma non ne avevo le forze. Mi sentivo così stanca.

La sua mano prese la mia, come faceva sempre. La strinsi di rimando, riuscivo a fare solo quello.
-Cassie?- azzardò e io urlai -Sono qui, Ted, aiutami-, ma non mi sentì.

Ero così debole, con quell'urlo che avevo tirato sentivo che non avevo già più voce. Vedevo nero, da qualsiasi parte io mi girassi.

Volevo dire a Ted che non ero più arrabbiata con lui, che avevo sbagliato ad urlargli addossi ieri sera, davanti a tutti i primini di Serpeverde e Grifondoro.
Volevo solo sentire le sue braccia stringermi in un abbraccio, sentire la sua voce dirmi "Andrà tutto bene", vedere i suoi capelli azzurri sulla mia testa, vedere il suo sorriso quello che mi regalava quando stavamo insieme fino a notte fonde, vedere i suoi meravigliosi occhi color smeraldo che mi sostenevano quando ne avevo bisogno. Chiedevo tanto? Chiedevo solo di rivedere il mio migliore amico.

Feci qualche passo avanti nel buglio che si trasformava nella mia stanza a Grimmauld Place. C'era anche Ted, che mi sorrideva e mi prendeva la mano.

Ballavamo un lento, prodotto da non so che cosa. L'unica cosa importante eravamo io e Ted, il mio meraviglioso Eddy.

Proprio sul finire del lento, Ted mi baciò delicatamente sulle labbra, un semplice sfioramento di labbra che a me piacque molto. Rimanemmo lì a baciarci lentamente per non so quanto tempo, poi vidi di nuovo nero.

A me era piaciuto baciare quel finto Ted. Mi era piaciuto sentire le sue labbra contro le mie.
Ci avevo pensato molto in quell'ultimo anno, a Ted come un possibile ragazzo da frequentare ed ero sempre arrossita a quei pensieri, perché li trovavo stupidi, sciocchi, ma adesso che ci pensavo non mi sembravano più stupidi ma anzi iniziavo a provare quelle strani sensazioni di cui James mi aveva tanto parlato quando mi diceva come aveva capito che era innamorato di Lily.
Ted era veramente un bel ragazzo, addominali appena accentuati, braccia muscolose, alto un metro e ottanta, occhi da paura.... labbra da paura, eppure non aveva mai frequentato nessuna ragazza né un ragazzo. Mezza scuola gli andava dietro ma lui dicevano che non facevano per lui, che lui aveva bisogno di una ragazza matura e non di quattro ochette senza cervello, che lui aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lui e lo sgridasse se ce ne fosse stato bisogno, mi aveva sempre risposto che gli bastavo io.

Iniziavo a chiedermi se io gli piacessi segretamente, poi però iniziai a sperarci.

NOTA AUTRICE:
4 maggio e potremo uscire a mangiare un gelato finalmente.
Mi piace come sta venendo la storia, quindi non fatela floppare pls🙏
++quasi 10K letture su DOP e ve ne sono davvero grata❤

Stellina se ti piace il capitolo!⭐
-Moony

Friends || Cassandra Black&Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora