Capitolo 72. You're more than just a girl

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Cassandra's Pov.

Qualcuno bussò alla porta dell'aula proprio quando la campanella segnava la seconda ora. Guardai Harry che stava andando alla grande, sentivo che avrebbe vinto lui. Il professor Lumacorno alzò lo sguardo dai fogli che stavano sulla sua scrivania, «Avanti» disse e un ragazzo dai capelli azzurri apparve dalla porta. «Signore, il professor Piton vorrebbe parlare con lei» disse Ted e quando mi notò mi sorrise, sorriso che immediatamente ricambiai. Lumacorno nel frattempo fece una faccia confusa ma annuì lo stesso, alzandosi in piedi. «Signor Lupin non le dispiacerà aiutare la signorina Black a mantenere l'ordine, no?» disse Lumacorno mentre si sistemava il mantello. Ted fece no con la testa e il professor Lumacorno annuì, «Bene, allora. Signorina Black a lei il comando della classe» disse e io annuii.
L'insegnate di Pozioni si allontanò dalla classe velocemente, mentre Ted entrava e mi metteva un braccio sulla spalla, sorridendomi. «Avresti dovuto svegliarmi stamattina. Ho anche perso la colazione per colpa tua» gli dissi a bassa voce mentre mi levavo il bastoncino della caramella dalla bocca. Avevo finito il lecca-lecca da un po' ma avevo preferito tenere il bastoncino in bocca un'altro po', solo per sentire per un altro po' il sapore ferroso del sangue. 
Ted ridacchiò, «Eri così carina, non potevo svegliarti e poi avevi due ore libere» rispose Ted e io sbuffai allontanandomi da lui per buttare il bastoncino del lecca-lecca. «Vi vedo un po' stressati ragazzi, cosa c'è che non va?» li prese in giro Ted facendo lamentare diverse persone e io scossi la testa mentre tornavo da quell'idiota che adesso si stava sedendo sopra la scrivania di Lumacorno.
«Non puoi farlo sparire Cassandra?» scherzò Blaise Zabini e io ridacchiai, scuotendo la testa, «No, non credo di poterlo fare» gli risposi divertita, mentre Ted faceva una faccia offesa.
«Mettiti a lavorare Zabini» gli disse Ted.

Poi di nuovo la situazione si stabilizzò e dopo dieci minuti, il professore di Pozioni comparve dalla porta.
«Grazie mille ragazzi. Il professor Piton mi ha detto che ha bisogno di lei signorina Black, quindi vada pure con il signor Lupin. Ci vedremo alla prossima ora» disse il professore e sia io che Ted annuimmo e uscimmo dalla classe.
Io e Ted ci prendemmo per mano, intrecciando le nostre dita, mentre andavamo verso la classe di Difesa contro le Arti Oscure. 

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«Bene prego signorina Black, dovrà provare a difendersi dall'incantesimo Legilimens. Sa come, non è vero?» disse Piton mentre io stavo difronte alla cattedra. Annuii con la testa e mi preparai mentalmente alla cosa.
«Legilimens!» scagliò l'incantesimo Piton muovendo di scatto la mano. Non mi feci cogliere di sorpresa e mi concentrai per non farlo entrare nei miei pensieri. I primi secondi furono semplici, poi sentii di nuovo quella voce. Fu un attimo, avvenne tutto troppo velocemente, persi la concentrazione e Piton  entrò dentro i miei ricordi.
"«Traditrice del tuo stesso sangue!» mi urlò mio zio da quella maledetta cella. Una sua mano mi afferrò il braccio, avvicinandomi alle sbarre della cella. Il suo viso si avvicinò al mio, entrambi separati dalle sbarre. «Ti ucciderò, piccola Black, proprio come hanno ucciso tua madre e come uccideranno tuo padre!».
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«Avada Kedavra!».
Il fascio di luce verde colpì il petto di mio padre.  
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Ero ricoperta di sangue. Il cadavere di quel povero ragazzino giaceva sul pavimento, in una pozza di sangue rosso e interiora. "Lo avevo ucciso io?" fu il mio primo pensiero prima di scoppiare a piangere a dirotto, guardando le mie mani ricoperte di sangue.
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«Andrà tutto bene, Cassie, lo so che all'inizio fa male ma adesso passa» James tentò di confortarmi prima che un altro spasmo mi colpisse, facendomi urlare per l'improvviso dolore alle costole. Poi il dolore all'allucinante si espanse a tutto il corpo."

Finalmente riuscii a scacciare Piton dalla mia testa, scoppiando a piangere sia per il dolore che lo sforzo che avevo fatto scacciandolo via sia per i vecchi ricordi che facevano ancora male nel mio petto. 
Corsi fuori dalla classe, fregandomene di che cosa avrebbero pensato gli altri e il professor Piton, che per un attimo erano rimasti in silenzio a fissarmi sconvolta. Mi rifugiai dentro un corridoio che portava a delle aule in disuso, sperando che nessuno venisse a cercarmi, neanche Ted. Quel maledetto peso al petto si stava di nuovo facendo pesante e non sapevo come farlo smettere di crescere o se si potesse anche farlo smettere. 
Mi sedetti contro un muro, portando le ginocchia al petto e nascondendoci la testa, mentre cercavo di calmarmi e fermare il mio imminente attacco di panico.

"È okay", mi dissi "Non era neanche la tua ora di lezione, non dovevi neanche accettare la proposta della Sprout, non sei la loro studentessa. Sei solo una ragazzina" tentai di calmarmi, finendo solo per peggiorare la situazione.
Non era quella la frase che più odiavo? "Sei solo una ragazzina"?

Ted's Pov.

Mi alzai di scatto, proprio quando Cassandra scappò via dalla classe. 
«Signor Lupin si sieda immediatamente» mi rimproverò Piton, mentre fissava ancora il punto in cui si trovava Cassandra qualche minuto. Io risi, «Crede davvero che lo farò?» dissi e mi voltai verso la porta. 
«Cinque punti in meno a Grifondoro e adesso vada dalla signorina Black e si accerti che stia bene» mi disse Piton e io uscii velocemente dalla classe, guardandomi intorno per vedere se fosse rimasta vicino alla classe. Per mia sfortuna non era così, così pensai che il posto migliore che Cassandra avesse scelto fosse uno di quei corridoio deserti e poco praticati.
Per mia fortuna, vicino all'aula di Difesa c'era un solo possibile corridoio che non veniva mai percorso, quindi corsi immediatamente lì.

Proprio come avevo pensato, Cassandra era lì, seduta contro il muro, ginocchia al petto e la testa su di esse, che piangeva e singhiozzava. 
Mi sedetti accanto a lei, portando le gambe al petto e mettendo una mano sulla sua testa.
«Vattene» mormorò girando di poco la testa dalla parta opposta in cui stavo io, mentre tentava disperatamente di trattenere i suoi singhiozzi e le sue lacrime. Io mi avvicinai di più a lei, mettendole un braccio a circondarle la schiena, «Non dobbiamo parlare. Va bene pure rimanere qui, così per un po'» dissi.
Lei annuì e restammo in questo modo per diversi minuti, dopo Cassandra si girò verso di me. Il suo volto era segnato dai solchi che le lacrime avevano creato il loro passaggio.
«Dovresti andare in classe. Sto bene adesso» mi disse mentre si asciugava le ultime lacrime che continuavano a scendere. Io scossi la testa e le accarezzai i capelli.
«Sa che ho ucciso quel ragazzino, l'estate scorsa, come mi sono sentita quando papà è morto e quando andavo a trovare lui e mio zio, cosa ho provato per la mia prima luna piena...» mi disse mentre i suoi occhi si riempivano di nuovo da lacrime. «Non importa, Cassie, lo sa solo lui e non potrà dirlo a nessuno, lo sappiamo. Basta piangere avanti» le dissi dandole un bacio sulla testa.
«Non torneremo in classe- iniziai mentre le accarezzavo la guancia -Salterò la lezione e andremo nella mia stanza. Non preoccuparti» dissi, cercandola di convincerla a venire con me. Lei annuì ed entrambi ci alzammo dal pavimento.
Ci dirigemmo agli alloggi dei caposcuola e nel mentre le afferrai la mano, intrecciando le nostre dita.
«Sei molto più di una semplice ragazzina, Cassie, ricordalo sempre».

NOTA AUTRICE:
comunque per ora sto vedendo un sacco di meme di pjo vi giuro ne sto diventando malata, peggio di quando ho iniziato la saga :')
+ sono stanca, davvero, non c'entra la scuola. Mi farebbe piacere sparire per un po'

Stellina se ti piace il capitolo!
-Moony

Friends || Cassandra Black&Ted LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora