Friends || Cassandra Black&Ted Lupin

Capitolo 85. The End

Fine settembre

Ted's Pov.

«Signorina Black le do il comando, mi raccomando non mi faccia pentire» disse la McGrannit e Cassandra annuì, mentre andava con le stampelle da quelli del sesto anno.
Stavo per andarmene quando la McGrannit mi fermò mettendo una mano sulla mia spalla. «Signor Lupin, non voglio altri morti in questa scuola, mi ha capito? Voglio che facciate tutti ritorno con al massimo dei graffi. Mi sto fidando più di voi che del professor Piton, quindi non tradisca la mia fiducia» mi disse severa e io annuii. «Non si preoccupi, professoressa. Ci penseremo noi» dissi e la donna annuì, soddisfatta della mia risposta e mi lasciò andare.
Andai da Cassandra e indicai ai ragazzi delle quattro casate cosa avrebbero visto durante la visita mentre Cassandra ricordò a tutti le regole.
«Bene, possiamo andare adesso! Mi raccomando state tutti uniti» disse Cassandra.

Alla gita non partecipavano molti, perché la maggior parte dei genitori era spaventata dagli attacchi dei Mangiamorte in libertà e per quello che era successo a giugno.
La maggior parte degli studenti erano del settimo anno di Corvonero.

-

«Ragazzi per favore scegliete le camere senza discutere troppo. È tardi, il viaggio è stato stancante per tutti e i babbani qui vogliono dormire» dissi agli studenti, i quali annuirono immediatamente prima di iniziare a discutere. Io guardai Cassandra, che stava seduta su un divanetto, a parlare con Piton dell'incontro di domani con Hoffman.
Ci aveva dato l'indirizzo dell'uomo qualche minuto prima che prendesse da parte Cassandra.
Mi avvicinai ai due e Piton mi guardò con il suo solito disgusto. «Bene, potete andare nella vostra camera. Dopo la mezzanotte non voglio più sentire nessuno parlare» disse Piton prima che scomparisse nella direzione della sua camera.
Cassandra sospirò e si rimise in piedi, «Dice che Hoffman potrebbe darci qualche cosa, ma neanche lui sa cosa. Ci ha chiesto di tornare prima dell'ora di pranzo» mi raccontò e io annuii.
«Ragazzi avanti, tutti nelle stanze! Chi arriva prima meglio alloggia!» dissi agli studenti che si guardarono tra loro prima di correre verso le loro camere.
«Andiamo a letto, ho troppo sonno» mi disse Cassie con un leggero broncio e io le sorrisi annuendo, «Tutto quello che vuole signorina Black» dissi.
Lei sorrise leggermente, «Sarò una Black ancora ed poco» rise. La guardai sorridente prima che di andarcene in camera.

Cassandra's Pov.

Quando arrivammo all'indirizzo che ci aveva dato Piton, rimanemmo sbalorditi nel vedere una vecchia catapecchia che stava cadendo a pezzi.
Entrambi avevamo immaginato che l'uomo non fosse al verde, ma neanche così ricco.
Scorsi un'ombra sulla porta.

«Ci ha visto mi sa»
Ted parlò con inquietudine. Se quell'uomo avesse deciso di ucciderci, lo avrebbe fatto e nessuno sarebbe mai riuscito ad aiutarci. Ciononostante, ci avvicinammo alla casa.
L'ombra che era alla porta, sparì man mano che ci avvicinavamo. Trovammo la porta spalancata e io e il mio ragazzo ci guardammo per qualche secondo, cercando di capire se fosse una buona idea entrare.
Ma a quanto pare non ce ne fu bisogno, un uomo, sulla novantina, apparì davanti a noi, spaventandoci a morte.
«Cassandra Black e Ted Lupin. Finalmente, posso adempiere al mio lavoro» disse il vecchio, poi ci fece segno di entrare. Noi riluttanti, facemmo come ci era stato detto ed entrammo nella casa.
«Ero in debito con voi e sapevo che saresti tornati per questa» il vecchio si avvicinò a una credenza e prese da essa una sfera di cristallo. «Una profezia» dissi senza pensare mentre l'uomo si avvicinava a noi per darcela. Ted prese la profezia e l'uomo sorrise come se si fosse tolto un enorme peso.
«Signor Hoffman, potrebbe spiegarci come l'abbiamo conosciuta? Noi..» l'uomo non mi lasciò finire. «Non ha importanza come mi abbiate conosciuto, signorina. Lo scoprirete quando crescerete, adesso per favore, lasciate che me ne vada in pace».
L'uomo iniziò a sbriciolarsi come polvere e ci sorrise. «Mi dispiace per il povero piccolo, mia signora, la prossima volta farò meglio, lo giuro» mormorò prima di sparire completamente in polvere.
Io e Ted ci guardammo sbalorditi da ciò che era successo nel giro di pochi minuti, se non secondi.
«Che diamine è successo?» chiese Ted e io rimasi ferma a fissare il punto in cui l'uomo si era trasformato in polvere. «Voleva saldare con noi il debito e poi andarsene. Ma non ho capito bene che cosa volesse dire con le sue ultime parole» ipotizzai.
Ted annuì e poi si guardò attorno e scrollò le spalle. «Non abbiamo più niente qui da fare, la profezia la sentiremo in camera no?» chiese Ted e io annuì. Ci sbrigammo ad uscire.
Prima di andarcene riuscii a vedere la sagoma di una donna nella stanza in cui eravamo stati prima ed ero abbastanza sicura avesse i capelli biondi, ma decisi di non farci caso e uscii dalla casa, seguendo Ted.

Dopo pochi attimi, la casa cadde a pezzi, come se fosse stata di carta e qualcuno avesse deciso di soffiarci sopra. Io e Ted rimanemmo fermi a guardare.
Non sapevo più cosa pensare.
Chi era stato davvero Hoffman? E perché parlava di avere un debito con noi?
E la profezia? Perché non era stata distrutta durante la battaglia dei Mangiamorte al Ministero della Magia?
Ted mi mise una mano sulla spalla e mi fece segno di andarcene. Annuii.
«La profezia sarà importante, se quest'uomo l'ha tenuta con sé per tutta la sua vita per consegnarcela» disse Ted mentre ce ne andavamo via da lì.
Sospirai e annuii, guardandomi un'ultima volta indietro.
Che cosa sarebbe successo appena sarebbe finito l'anno?

Narratore

“La cosa a cui tengono di più il Sopravvissuto e il Cavaliere Celeste
Sarà portata via
Una dolce vendetta”

Le parole della profezia risuonavano nella testa della bionda.
«Cassie?»

Fine.

NOTA AUTRICE:
non odiatemi vi prego, giuro che ci sarà un sequel a questa storia.
++auguri ai fratelli Weasley 🥺🥺❤️

Stellina se ti è piaciuto l'ultimo capitolo!
-Moony