Cassandra's Pov.
«Credo sia meglio tornare a casa. Non mi piace per niente questa parte della città» disse ted e io annuii mentre fissavo la cartella che avevo tra le mani.
«Dovremo farla sparire secondo te? Oppure darlo a Silente?» chiesi a Ted il quale fece spallucce mentre faceva passare un braccio intorno alla mia vita. I suoi capelli erano ancora verdi e lo rendevano molto più carino. «L'importante è che né Grindelwald né Credence la trovino, no? Possiamo anche solamente tenerla nel 1996 al cottage. Infondo nessuno andrebbe a cercare i documenti di quel ragazzo, che probabilmente sarà già morto, in casa nostra» mi rispose e io ci pensai su.
Tenerla al cottage? E se Voldemort ordinasse ai Mangiamorte a casa nostra? O peggio, venisse lui di persona a cercare di ucciderci o prendermi?
«Non so Teddy, da quanto ho capito Voldemort sospetta che noi torniamo già indietro nel tempo, se venissero ad attaccarci e trovassero i documenti su Credence, avrebbero la conferma e potrebbe anche dirlo al resto del Mondo Magico, capisci? Potremo nasconderla alla Gringott, magari? Forse li sarebbe al sicuro» dissi e Ted annuì.
«Vada per la Gringott ma credo dovremmo metterla nella tua cassaforte e chiedere di non far entrare nessuno se non sei tu o io e non abbia le nostre stesse bacchette.» disse.
Gli sorrisi e continuammo a camminare per tornare a casa, mano nella mano.-
«Come pensi prenderebbe mio zio la morte di mio padre? Non voglio spezzargli il suore ma non possiamo neanche tenerglielo nascosto per sempre» chiesi a Ted, mentre pranzavamo.
Ted sospirò. «Fallo solamente quando ti sentirai pronta, Cas» mi rispose mandando giù un boccone. Sospirai, giocando con la forchetta e le tagliatelle nel mio piatto. Mi era passata la fame, soprattutto pensando a mio zio che ancora non sapeva niente della morte di mio padre.
Erano passati due mesi, quasi tre, perché non riuscivo ad andare avanti? Non lo conoscevo nemmeno tanto bene, sapevo tutto su di lui solo grazie a James e Lily e nessuno mi aveva mai raccontato di mia madre, sapevo solo che si erano incontrati a scuola e mio padre non mi aveva mai detto niente sul suo rapporto con lei.
«Cassie, non preoccuparti okay? Tuo zio e tuo padre non erano in neanche in buoni rapporti, lo sai» disse Ted e io sbuffai.
«Credi davvero che sia in questo modo? Se avessi avuto una sorella o un fratello e ci avessi litigato, gli vorrei o le vorrei sempre bene. È pur sempre tuo fratello, dannazione!» dissi, prima di fissare il vuoto. «Mio padre è andato avanti perché credeva fosse morto, ma credo che gli volesse bene fino alla fine e questo vale anche per mio zio» dissi.«Ormai è andata così Cassandra, il rapporto tra i fratelli Black, alla fine non è un tuo problema. Non conosci bene nessuno dei due e nessuno di noi due conosce ciò che successe durante gli anni a Hogwarts» disse Ted e io annuii. «Adesso mangia, okay? Sento che succederà qualcosa di terribilmente brutto e dobbiamo essere in forza, no?» mi disse Ted.
Iniziai a mangiare di malavoglia, ma alla fine il mio ragazzo aveva ragione, anche io sentivo qualcosa di possibilmente brutto stava per accadere.-
Ted's Pov.
«Cassandra? Va tutto bene?» le chiesi mentre entravo nella camera da letto. Cassandra era davanti allo specchio in soli reggiseno e pantaloni e una ferita aperta sul fianco sanguinava.
«Che diamine? Cassandra? Come diamine te la sei fatta?» le chiesi avvicinandomi a lei in pochi passi.
I suoi occhi adesso erano color ambra.
«Non ne ho idea! Io... Mi fa male tutto, sembrano i dolori pre....- Cassandra si bloccò improvvisamente, -Ted, dobbiamo immediatamente andarcene via da qui» disse prima che si piegasse in due, urlando. «Cassie che cosa hai?» le chiesi aiutandola a mettersi seduta sul letto. «Ted, c'è luna piena e chi tra noi due soffre di licantropia?» mi disse sarcastica e io spalancai gli occhi.
«Merda» dissi e pensai dove avrei potuto portare Cassandra.
Eravamo a New York, nel 1926, non conoscendo nessuno. Poi qualche minuto dopo mi girava la testa e il fumo rosso mi stava avvolgendo portando nel presente, per fortuna c'era anche Cassandra.Qualche secondo e poi eravamo entrambi seduto su un tavolo, Silente e Piton qualche metro più avanti a noi, davanti al tavolo che sosteneva la macchina del tempo. I due professori si girarono verso di noi, quando mi accorsi che Cassandra era sotto la forma del suo semi-Animagus.
«Giusto in tempo immagino. Bene prendetevi qualche minuto mentre il professor Piton andrà a riprendere le vostre cose» disse il professor Silente.
Annuii, fissando prima Piton sparire in una nube rossa, per poi voltarsi verso Cassandra che aveva un grossa ferita sanguinante sul fianco.
Tremava e guaiva per il dolore.Mi morsi il labbro, prima di prendere come meglio potevo Cassandra in braccia. All'inizio, non appena le avevo messo un braccio a circondarle la schiena e lo stomaco, mi aveva ringhiato contro ma subito dopo si era calmata e mi aveva lasciato fare.
La sistemai meglio sul banco dove eravamo comparsi e guardai per bene la ferita, accorgendomi che non era molto profonda e che probabilmente si trattava solamente di una ferita dovuta alla quasi trasformazione in lupo mannaro.
«Va tutto bene, Cas» le accarezzai la testa, in mezzo alle orecchie, per tranquillizzarla. «Accio dittamo» sussurrai prendendo la bacchetta.
Silente, che forse non si era ancora accorto della situazione, si avvicinò a noi, forse per dirvi qualcosa di importante.
«La luna era già sorta?» chiese e io feci spallucce afferrando al volo la boccetta di dittamo che stava arrivando da l'infermiera forse.
«Non ne ho idea» risposi mentre prendevo il contagocce e facevo cadere qualche goccia sulla ferita di Cassandra, che tremò e ululò dal dolore. Silente le accarezzò il collo, a mo' di incoraggiamento.
La ferita si richiuse in pochi secondi.
«Tutto finito, Cas, va bene?» dissi sospirando e posando la boccetta sul tavolo. Le passai una mano sulla testa fino alla coda, mentre Silente si allontanava di qualche passo da noi.
«Ce la farà per un secondo viaggio nel tempo?» chiese e io lo guardai un po' confuso. «Secondo? Se ci manda lì la mattina dopo, Cassandra potrebbe trasformarsi in un lupo mannaro nel bel mezzo della giornata. Il suo corpo è sotto influsso della luna piena, se dovessimo fare un secondo viaggio dovremmo andare da un'altra parte, qualche giorno dopo la luna piena» dissi alterato.
Silente annuì. «Allora vi manderemo ad Hogwarts nel 1927» disse e io annuii anche se un po' arrabbiato.
Non gli bastava già un viaggio? Ne dovevamo fare anche un altro? Cassandra non mi sembrava nelle condizioni per sopportarne un altro.NOTA AUTRICE:
ho finito tutti i capitoli per la storia e ho iniziato il sequel ;)
spero che nessuno mi ammazzerà dopo aver letto il finale :')
comunque domani inizio i compiti delle vacanze e ho tanta voglia di strozzarmi per non farli :((( quella di greco ha lasciato 4 versioni e venti frasi sparatemi.
Spero che le vostre prof siano più clementi :')Stellina se ti piace il capitolo!
-Moony
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Friends || Cassandra Black&Ted Lupin
FanfictionDurante l'estate del quinto anno di Harry, tornano Lily e James Potter con due ragazzi. I figli degli altri due Malandrini. Cassandra Black, figlia di Sirius e Elia McNair, è una delle studentesse più educate e studiose di Hogwarts; per questo infat...