Giorgio si incamminò per raggiungere la sua scuola.
Diversamente da come appariva, a lui piaceva un sacco studiare.
La matematica era la sua passione, insieme alla chimica e alla fisica.
Ma nonostante l'amore che provava per la scuola, quel giorno avrebbe tanto voluto rimanere a casa sua. Osservò il cielo, e sbuffando si passò una mano tra i capelli castani.
Non c'era bel tempo, ma aveva smesso di piovere durante la notte.
Faceva caldo, ma non si vedeva il sole, era solo umidità.
Giorgio odiava l'umidità. Rendeva tutto così pesante e noioso.
Il ragazzo camminava con le sue cuffiette nelle orecchie, ascoltando a tutto volume le canzoni dei Coldplay. Lasciava che le sue gambe lo portassero a destinazione, ma non le stava comandando lui.
Pensava ad altro, ed era così distratto che non si accorse della macchina che sfrecciava sulla strada a tutta velocità. La vide solo quando sentì i suoi pantaloni bagnarsi a causa dello schizzo provocato dall'automobile. Giorgio imprecò mentalmente, mentre guardava il veicolo allontanarsi.
Nonostante questo però, le sue gambe ripresero a camminare, e il suo cervello a pensare.
Nella sua testa da tempo balenavano pensieri che il ragazzo, nei suoi momenti di razionalità, desiderava non avere. Si diceva continuamente di dover smettere, ma non riusciva a frenare l'immaginazione. Giorgio tornò nella realtà quando trovò davanti ai suoi occhi la persona che riempiva la sua testa di pensieri.
Il suo migliore amico Alex.
Un ragazzo alto con gli occhi azzurri, e dei capelli biondi con dei ciuffi blu.
Aveva lo zaino in spalla, una felpa larga ed un giubbotto di jeans, abbinato ai pantaloni.
E nel momento in cui i loro sguardi si incontrarono, Giorgio dimenticò tutto.
Dimenticò i pantaloni bagnati per colpa della macchina, il malumore che da giorni lo attanagliava, e il mal tempo che non gli piaceva. Giorgio sentì il sole addosso per un momento.
Ma quella serenità durò solo un momento.
Perché prima che il moro potesse salutarlo, Alex si voltò ritornando a parlare con una ragazza che aveva vicino. Lei gli stava attaccata come una cozza è attaccata ad uno scoglio, e Alex non sembrava dispiaciuto.
E tutto ciò che Giorgio aveva messo da parte, gli cadde addosso come una secchiata d'acqua gelida.
Il moro osservò per un attimo la ragazza. Notò che era più bassa di Alex, indossava un gonnellino corto blu scuro, un top azzurrino, ed era bionda con i capelli lunghi.
In poche parole, era Alex al femminile.
Giorgio sbuffò istintivamente. Come faceva il suo migliore amico a uscire con la copia sputata di se stesso?
Il moro decise di ignorare la coppia, dato che Alex non lo aveva nemmeno salutato, e riprese a camminare.
Non riusciva però a tenere a freno i pensieri, ed iniziò a sentire un nodo nello stomaco.
Quella ragazza era tutto ciò che lui non sarebbe mai stato.
E se Alex voleva lei, allora certamente non voleva Giorgio.
Ed eccoli di nuovo, quei pensieri intrusivi che non lo lasciavano mai in pace.
Come poteva andare avanti?
Era stancante, dannatamente stancante avere dei sentimenti per qualcuno che non avrebbe mai ricambiato. Ed era ancora più stancante essere a stretto contatto con Alex.
Erano migliori amici da sempre, ed era normale che il biondo si confidasse con Giorgio riguardo alle sue conquiste. Ed ogni volta era un colpo al cuore per il moro.
Sentiva la terra mancargli sotto i piedi, ed il respiro fermarsi, mentre il suo cuore si spezzava sempre di più.
Giorgio non era stupido, sapeva di essere tutto tranne che eterosessuale.
Lo sapeva da sempre, da quando ne aveva memoria.
E allo stesso tempo sapeva che la sua famiglia non lo avrebbe sostenuto.
Per questo motivo, la sua omosessualità rimase un segreto.
Qualcosa di personale, che lui non aveva il coraggio di ammettere ad altre persone.
Ma voleva smetterla di provare sentimenti per Alex.
Ci stava male, troppo male.
Come se non potesse controllarsi, la mano destra andò a stringere il suo polso con violenza.
Ma, come un'altra secchiata d'acqua fredda, si rese conto di ciò che stava succedendo, e riprese a respirare.Quando entrò in classe, era tornato il ragazzo di sempre.
Rinchiuse un'altra volta tutto ciò che lo faceva star male dentro di sé, e riprese a sorridere.
I suoi occhi si posarono su un ragazzo che sventolava la mano verso la sua direzione.
Alto, capelli rossi ed occhi castani. Aveva la mascella leggermente pronunciata, ed indossava una felpa bianca e dei jeans neri.
"Buon-Giorgio!" disse, facendo sbuffare l'intero gruppo di amici.
"Cico, mi conosci da cinque anni, ed ogni giorno dici sempre la stessa frase. Smetterai mai?" disse Giorgio, nascondendo un sorriso.
Il modo in cui Cico lo salutava era diventata una certezza.
"Quando cambierai nome forse sì" rispose il rosso scompigliando i capelli del moro.
Giorgio si concesse un sorriso.
Cico era un suo caro amico.
Stare con lui gli donava tranquillità e gioia.
Tutto il loro gruppo di amici provava lo stesso.
E tutti sapevano che Cico si mostrava pieno di allegria e gioia di vivere, ma che aveva molti momenti bui a causa del suo passato.
Per questo, lo amavano ancora di più, e lo sostenevano indipendentemente da ciò che pensava.
"Ma dov'è Alex?" chiese Ettore.
Era un ragazzo dai capelli castani quasi neri e ricci.
Da qualche anno portava il pizzetto.
Non era per niente male.
Ettore, che per gli amici si chiamava Lyon, indossava una felpa arancione, e dei normalissimi jeans.
Al suo fianco c'era Anna.
L'unica ragazza del gruppo, fidanzata di Ettore, che veniva vista da tutti come una sorella.
Lei e Lyon erano una coppia molto riservata, e in quei rari momenti in cui si lasciavano andare in pubblico, Giorgio provava pura invidia.
Si detestava per questo, erano amici.
Ma il ragazzo desiderava provare l'emozione di camminare mano nella mano con una persona che lo amasse incondizionatamente.
"Non so dove sia di preciso, ma sicuramente è con qualche ragazza" rispose Giorgio, stando ben attento a non mostrare quanto la cosa gli desse fastidio.
Senza aggiungere una parola, si sedette al suo posto.
Davanti a lui, un ragazzo di nome Federico lo osservava in silenzio.
Dal gruppo veniva chiamato Stre, a causa del nickname utilizzato nei videogiochi.
Si era tinto i capelli di viola, con qualche sfumatura rosea.
Era un bel ragazzo, non troppo alto, ma dolce.
Sempre pronto ad ascoltare e a supportare i suoi amici.
In poco tempo, tutti quanti iniziarono a prendere posto.
Anna si sedette vicino a me, ignorando gli sbuffi di Lyon.
Il coordinatore di classe li aveva divisi la settimana prima, perché Ettore non stava zitto un secondo e disturbavano la lezione.
Così, Alex si sarebbe seduto vicino a Lyon, ed Anna vicino a me.
All'inizio Giorgio non ne sembrava entusiasta, stando lontano da Alex non avrebbe più potuto osservarlo in silenzio.
Non avrebbe più potuto guardarlo mentre disegnava, e non avrebbe più sentito il suo profumo per una giornata intera.
Ma poi pensò anche che smettendo di osservarlo, e smettendo di sentire il suo profumo da vicino, magari i suoi pensieri si sarebbero fermati.
E poi, stare seduto vicino ad Anna era tutto tranne che negativo.
Si aiutavano quando si perdevano pezzi di spiegazioni, e ogni tanto facevano qualche commento spinoso sugli altri compagni o sui professori.
Giorgio rise quando vide entrare in classe Mario e Stefano correndo, con il fiatone e i capelli spettinati.
Si lanciarono al loro posti, tirando fuori i quaderni di matematica e iniziando a copiare i compiti che non avevano svolto a casa.
Poi, nell'esatto momento in cui suonò la campanella, in classe entrò Alex.
A Giorgio non ci volle proprio nulla per capire che con quella ragazza era successo qualcosa.
Alex aveva i capelli spettinati e la bocca quasi completamente rossa.
Giorgio notò l'espressione di mezzo disgusto che comparve sul volto di Anna, e internamente sorrise.
"Allora Alex? Hai fatto conquiste questa mattina?" chiese Lyon al suo vicino di banco.
"Si vede tanto?" domandò il biondo.
"Sistemati i capelli e pulisciti la faccia" disse Anna voltandosi appena.
"Che ho in faccia?" chiese Alex.
"Il rossetto della ragazza con cui ti sarai baciato fino a due secondi fa, sparso ovunque" rispose Giorgio con un tono serio, senza voltarsi.
Anna si voltò per guardarlo, ma il moro stava tirando fuori dallo zaino i suoi libri per la lezione.
E proprio mentre Alex stava per aprire bocca, entrò il professore in classe, pretendendo il silenzio assoluto.
Giorgio sospirò, pregando qualsiasi santo di trovare la concentrazione per quella giornata scolastica.Alex si mostrò infastidito dall'indifferenza del suo amico Giorgio. Perché lo ignorava?
Il biondo aveva notato lo sguardo che Anna gli aveva rivolto quando era entrato in classe.
Ma perché?
Non era una novità che ci provasse con molte ragazze.
Senza farsi vedere prese il telefono, aprì la chat con Giorgio e gli scrisse un messaggio.
-Perché mi ignori?-
Alex ghignò quando vide Giorgio digitare qualcosa sul cellulare cercando di non farsi vedere.
Ma tutto fu inutile, perché Alex aveva dimenticato di togliere la suoneria al suo cellulare.
Ci fu un trillo, e il professore si girò infuriato.
Guardò immediatamente Alex, e si avvicinò a lui, notando il telefono acceso sul banco.
"Visto che la lezione non le interessa, le chiedo gentilmente di uscire, così potrà usare il suo telefono senza disturbare" disse il professore con estrema serietà.
"Professore mi dispiace..."
"Fuori!" questa volta fu categorico.
Alex si alzò, prese le sue cose e le rimise nello zaino.
Il ragazzo sentiva lo sguardo di tutti addosso, anche se Giorgio non si era nemmeno voltato.
Una volta uscito dalla classe, si concesse di leggere il messaggio che il moro gli aveva mandato.
-Disse quello che questa mattina non mi ha nemmeno salutato perché troppo occupato a farsi l'ennesima ragazza-__________________________________
Ecco a voi il primo capitolo revisionato e corretto.
Spero vivamente che non ci siano errori grammaticali, in caso vi prego di segnalarmeli.
Per spiegare:
1) Si, adesso la storia è raccontata da un narratore esterno. La trovavo una cosa più ordinata e carina che il racconto in prima persona.
2) Ho scelto di cancellare la conversazione tra Alex e la ragazza, e ho deciso di spingere un po' di più sulla sottotrama di "Alex Latin Lover". Il motivo verrà poi spiegato ma in futuro.
3) Per chi ha letto la storia non revisionata e si ricorda, si chiederà dove sia finito il disegno della ragazza. Ho deciso di rimuoverlo, proprio perchè Alex è un Latin Lover, e non spenderebbe tempo a disegnare nessuna persona di cui non sarebbe veramente preso.
Ho scelto di utilizzare invece la distrazione del cellulare, cosa molto comune nelle classi di oggi.
Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto,
Alla prossima.
STAI LEGGENDO
La mia ossessione [thebadnauts]
FanfictionCOMPLETATO - IN REVISIONE 🐭❤️🐱 [thebadnauts, WGF] Giorgio e Alex, migliori amici, si accorgono di essere innamorati l'uno dell'altro. Affronteranno varie difficoltà. Si spezzeranno il cuore a vicenda e faranno pace, ma riuscirà la loro storia a s...