III capitolo

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La ciurma di Barbabianca, che era scesa dalla nave ed era entrata in città, stava tranquillamente mangiando e bevendo mentre alcuni di loro raccontavano delle storie a quei due stessi bambini che avevano chiesto l'autografo ai comandati della prima e seconda divisione dei pirati dell'uomo, che veniva considerato, il più forte del mondo.

Ai due bambini se ne erano aggiunti altri quattro, poi altri due e man mano aumentavano di numero, visto che erano attirati dalle risate dei loro stessi coetanei. E ben presto, la locanda, divenne il luogo di un teatrino tirato su dai stessi banditi che stavano pranzando fino a qualche secondo fa.

Alcuni passanti, da fuori, furono attirati dalle risate divertite e allegre che c'erano all'interno della locanda, cosi decisero di fermarsi ed entrare per capire cosa stava succedendo. Chiunque entrava poteva rimanere sbalordito, coloro che venivano considerati dei pericolosissimi criminali stavano dando spettacolo all'interno di una comunissima locanda facendo ridere un numeroso gruppo di bambini, dai 6 ai 13 anni.

Tutta quella folla davanti ad un locale attirò l'attenzione di tre giovani ragazzi i quali, incuriositi, si avvicinarono facendosi spazio tra la folla.

«ecco dove eravate marmocchi.»

Disse una voce femminile, attirando l'attenzione del numeroso gruppo di bambini all'interno della locanda. Essa apparteneva ad una ragazza dai capelli e gli occhi castani legati in una coda alta vestita con una maglietta bianca a maniche corte rosse e dei pantaloni lunghi blu scuro. Ad entrambi i polsi portava dei bracciali verde chiaro, che tendevano al turchese, cosi come la collana che aveva intorno al collo con un ciondolo a forma di S nero.

«vi abbiamo cercato per tutta la città!»

Commento il ragazzo alla sinistra della figura femminile. Lui possedeva i capelli e gli occhi rossi cosi come la canotta che indossava lasciando in mostra il tatuaggio sul braccio sinistro: un drago stilizzato che formava con le ali e il corpo una S, e dei pantaloncini neri, lunghi fino al ginocchio.

«devi sempre esagerare»

Sospira il ragazzo che si trovava alla destra della ragazza, facendo arrivare un occhiataccia dal rosso. Possedeva i capelli verdi, con un ciuffo che gli copriva la parte sinistra del viso, cosi come gli occhi. Il suo abbigliamento era composto da una maglietta blu scuro con delle righe orizzontali bianche e dei lunghi pantaloni neri. Al collo portava una semplice catenina con una piastrina, sulla quale vi era incisa una S verticalmente.

I bambini, alla vista dei tre ragazzi, si nascosero dietro ai tavoli e dietro ai pirati che si trovavano in quella locanda. All'improvviso le risate che avevano preso il sopravvento cessarono lasciando spazio ad un silenzio quasi tombale.

«ecco, sembra che la tua faccia zittisca chiunque» commentò il rosso, mentre portava le mani dietro alla testa, spostando il proprio sguardo verso la figura della ragazza dalla quale ricevette una gomitata in pancia «sei troppo manesca!»

«dai Sora non essere troppa severa, volevano solo ascoltare le avventure di questi ragazzi» disse la locandiera, guardando in direzione della ragazza.

Sora fece un sospiro, per poi camminare verso il bancone e sedersi su una sedia davanti ad esso, senza dire niente.

«racconti di avventure? Ehy piccoletti, potevate invitare anche me!» disse il rosso, avvicinandosi ad uno dei bambini, scompigliando i capelli di quest'ultimo.

«scusateci, non volevamo interrompervi» si scusò il ragazzo dai capelli verdi, mentre si rivolgeva all'intera ciurma di pirati.

Il rosso si era seduto vicino al gruppo di bambini per poter ascoltare, anche lui, i racconti; invece l'altro ragazzo era sparito dietro le porte della cucina. Gli sguardi dei bambini, e non, erano puntati sulla castana, la quale stava guardando i bambini per poi annuire e accennare un lieve sorriso, come se voleva dire o far intendere qualcosa. Il gruppo di bambini a quel gesto, capendone il significato, fecero i salti di gioia.

The daughter of the wind - Colei che venne scelta dal cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora