XVI capitolo

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Il sole picchiava alto nel cielo sereno. L'enorme corazzata stava attraversando una fascia estiva dove facevano 40° gradi all'ombra.

«fa caldo!»  si lamentò Satoru mentre si faceva aria con la mano, inutilmente, dopo essersi tolto la maglietta.

«non ho la forza di muovermi» mugolò Ace disteso a terra.

«suvvia non fa poi cosi caldo» disse Sora, la quale era vestita con una canottiera bianca con una stella azzurra al centro, dei bermuda neri e i capelli legati in quello che dovrebbe essere uno chignon disordinato. Si potevano notare le cicatrici che aveva sulla spalla destra, sulla gamba e sull'avambraccio sinistro, mentre la cicatrice sul fianco destro era coperta dall'indumento che indossava.

«invece di infierire perché non ci fai un po' di vento!?» borbottò il rosso guardando male l'amica.

Fatto sta che un vento rinfrescante prese a soffiare dando un piacere a tutta la ciurma.

«qual è la prossima isola?» domandò la ragazza a colui che stava al timone.

«Eraki» rispose il navigatore.

«Eraki? Quella Eraki?» domandò Satoru scattando in piedi «il parco acquatico?»

«ne hai sentito parlare?» domandò Thatch mentre muoveva un ventaglio.

«chi non ne ha mai sentito parlare?»

«il parco acquatico più grande di sempre. Un'intera isola piena di attrazioni acquatiche, per non parlare del fatto che in quel luogo tutti sono considerati persone comuni. Niente Marines, niente pirati, niente cacciatori di taglie o mercanti. Tutti diventano dei semplici cittadini» commentò Satoshi «solo il proprietario, e i suoi assistenti, hanno il potere di dettare leggi. Leggi che tutti i visitatori devono rispettare»

«tempo fa giravano delle voci che alcune ragazze erano scomparse da Eraki» disse Namur per poi spostare lo sguardo verso la compagna «senza lasciare traccia»

«Sora tu non scendi!» commentò Thatch «non permetterò che la nostra adorabile sorellina venga rapita!»

«come se qualcuno volesse rapire una racchia come lei» mormorò Satoru, ricevendo un pugno in testa dalla compagna «sei la solita manesca! Nessuno vorrebbe rapire un maschiaccio come te!»

«prima mi fai racchia e ora maschiaccio!? Vuoi fare un volo in mare?»

Ed ecco che il rosso e la castana iniziarono a fare a pugni, mentre tutti gli altri si chiedevano come facessero ad avere tutta quella energia con il caldo afoso che faceva.

«ehy Sora, Satoru! Venite un po' a vedere!» li chiamò Satoshi con in mano il giornale del giorno. I due nominati smisero di litigare per avvicinarsi all'amico «guardate un po' qui»

Il ragazzo mostrò tre manifesti di ricercati: sul primo vi era ritratto Satoshi con la taglia di 450 milioni di berry, sul secondo Satoru, anche lui con la taglia di 450 milioni e sul terzo c'era Sora, con la taglia di 550 milioni.

«550 milioni di berry! Hai la stessa taglia di Ace!» disse Haruta, il quale si era avvicinato incuriosito. Al suo annuncio in molti si avvicinarono per vedere i manifesti, rimanendo sorpresi.

«è brava la piccoletta!» commentò Fossa sorridendo a trentadue denti mentre tra le labbra teneva il solito sigaro.

«oioi! Vedi di non montarti la testa!» borbottò Ace, alzandosi da terra per avvicinarsi «rimarrai una mia sottoposta qualsiasi taglia tu abbia»

«peccato che come comandante abbia un babbeo» mormorò la ragazza. Commento che infastidì il pirata.

«cosa sarei?»

The daughter of the wind - Colei che venne scelta dal cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora