XXXI capitolo

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Un improvvisa buffera colpì la giovane pirata, la quale aveva rischiato due volte di cadere in mare e affogare.

«sto davvero iniziando ad odiare il tempo del Nuovo Mondo»

Sbuffò tremante la ragazza mentre si fermava su un isola innevata, vista la stagione che prevaleva lì era l'inverno.

Aveva volato per ben due giorni, senza mai fermarsi alla massima velocità che poteva.

«vediamo...» mormorò Sora guardando la Vivre Card del comandante, dopo aver acquistato abiti pesanti «dovrei essere vicina»

Entrò in una taverna e si guardò intorno, notando subito un moro addormentato con la faccia nel piatto, un cappello arancione sulla testa e un lungo cappotto nero che gli avvolgeva il corpo.

«eccolo finalmente» sospirò sollevata avvicinandosi alla figura maschile e sedendosi davanti a lui «mi scusi potrebbe portarti qualcosa di caldo da bere, per favore»

La sua ordinazione non ci mise molto ad arrivare e mentre aspettava che il lentiginoso si svegliase, lei si riscaldava e riposava dal lungo viaggio affrontato.

«mi scusi signorina ma il suo amico sta bene?» domandò uno dei clienti.

«si, sta benone» rispose tirando un calcio, sotto il tavolo, a Pugno di Fuoco il quale si svegliò di soprasalto e con un polpaccio dolorante «visto»

«chi è stato il genio che mi ha tirato un calcio!?» urlò arrabbiato Ace, con la faccia sporca di cibo.

«non urlare che tutti ci sentono benissimo» disse Sora.

«piccola bastarda» il lentiginoso prese per il colletto la subordinata, pulendosi il viso con una mano, rendendosi conto dopo di chi era «Sora? Sei tu? Non puoi essere tu, dovresti trovarti con gli altri della ciurma. Forse sto impazzendo»

Lasciò la presa dal cappotto della castana borbottandando tra se e se, osservando la figura femminile davanti a se, allungando una mano e toccandole il seno.

«sembrano vere...» mormorò il giovane, posando anche l'altra mano «si decisamente vere»

Un pugno colpì in pieno viso Ace, facendolo cadere all'indietro.

«sei un pervertito schifoso!» ringhiò furiosa la castana, nascondendo l'imbarazzo di quel gesto.

La clientela rimase sbalordita dalla scena appena avvenuta davanti ai loro occhi.

«dopo una lunga settimana, e diverse ore, in viaggio per raggiungerti, ricevo questo trattamento. Dovrei prenderti e farti annegare.»

«si, sei decisamente quella vera» commentò Ace, tirandosi su e massaggiandosi il viso dolorante «perché mi stavi cercando?»

«per riportarti indietro»

«non torno indietro. Non finché Teach non avrà la giusta lezione che si merita»

«vai incontro alla morte. Davvero ci tieni a morire cosi presto?»

«non morirò. Ho fatto una promessa, tempo fa, e la devo mantenere»

«allora torna con me sulla Moby Dick, dalla famiglia che è in pensiero per te e dal padre che ti vuole bene per stupido come sei»

«sarebbe stato un bel discorso se non avessi messo in mezzo quel stupido»

«è la verita, dopotutto sei stupido»

«è cosi che ti rivolgi al tuo comandante?»

«è cosi che mi rivolgo a chiunque faccia qualcosa di stupido»

The daughter of the wind - Colei che venne scelta dal cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora