XXXVII capitolo

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La navigatrice venì a conoscenza di molti dettagli, alcuni che riguardavano l'infanzia della sua amica e altri che riguardavano l'identità del capo dei ribelli.

Continuando la loro marcia verso Yuba, vennerò attaccati, meglio dire che fu Ace a venir preso di mira da un cacciatore di taglie che aveva messo in giro voci senza fondo riguardanti Barbanera per arrivare a lui.

Una volta che quel malinteso fu risolto arrivò il momento di salutare i Mugiwara.

«davvero ci lasci, Ace?» chiese Chopper.

«già. Barbanera non è ad Alabasta. Non ho più motivo di restare in questo paese» rispose lui.

«dove sei diretto allora?» domandò Sanji.

«Scorpion mi ha detto che è stato avvistato a Ovest. Proverò a cercarlo da quelle parti» disse Ace, prendendo dalla tasca un pezzo di carta che consegnò al frattelino «Luffy, tieni questo sempre con te»

«cosa, ma è solo un pezzo di carta»

«quel pezzo di carta ci farà incontrare di nuovo» commentò osservando la sua reazione «non lo vuoi?»

«no, me lo tengo»

«dopotutto, è normale che mi preoccupi del mio frattellino, forse vi farà perdere la pazienza troppo spesso ma vi chiedo di prendetivi cura di lui al posto mio» chiese Ace, inchinandosi davanti ai compagni del minore «Luffy, la prossima volta che ci incontreremo, sarà da avversari»

«certamente!» sorrise Cappello di Paglia.

«datti da fare» aggiunse alla fine prima di incamminarsi verso la sua prossima destinazione, seguito dalla sottoposta.

«non hai intenzione di spiegarli cos'è quel pezzo di carta?» domandò Sora guardando davanti a se.

«lo scoprirà da solo, prima o poi» rispose lui sorridendo, anche se poi assunse un espressione seria «riguardo a ciò che è successo l'altro giorno...»

«lo volevi fare?»

«cosa?»

«volevi baciarmi? Oppure è stato solo un impulso?»

«volevo farlo»

«allora non scusarti»

«ma...»

«un pirata non si pente mai delle sue azioni. Se volevi farlo non dovresti pentirti» disse la castana «anche se vorrei prenderti a pizze in faccia fino a tardi diventare il volto rotondo»

«che cattiveria»

«ma, comunque, dimmi cosa significava per te quel gesto. Cosa ti rappresentava?»

«cos'è un interoggatorio?» ridacchiò Ace, fermandosi non appena smise di sentire i passi della giovane «mh?»

«no, ma in base alla risposta che mi dai vedrò se perdonarti o meno» rispose lei seria.

Il moro degludì, pensando a ciò che dire. Non voleva che Sora fosse arrabbiata con lui, non voleva vederla triste per una delle sue azioni, non voleva perderla per il suo comportamento. Doveva essere il più chiaro possibile.

«lo fatto perché volevo farlo. Lo fatto perché ci tengo a te. Lo fatto perché provo qualcosa per te» disse in maniera diretta, guardandola negli occhi.

Vide sul suo viso apparire un'espressione chiaramente sorpresa, come se non si aspettata di sentire una cosa del genere.

«so che non tu non sei mai stata fidanzata e che non sei a conoscenza del sentimento chiamato amore, ma permettimi di dimostrarti ciò che provo. Di farti capire pian piano quel sentimento» continuò a parlare «ci tengo a te e non voglio perderti»

The daughter of the wind - Colei che venne scelta dal cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora