The daughter of the wind - Colei che venne scelta dal cielo

VII capitolo

Il cielo, che fino ad un secondo fa era limpido, immacolato e senza nemmeno l'ombra di una nuvola bianca, si era improvvisamente annuvolato. Nuvole grigie coprirono il cielo azzurro, impedendo ai raggi del sole di illuminare l'isola, la sua vegetazione, i mari che la circondavano e la sua popolazione.

«non è un buon segno» commentò Satoru, che era a guardia del tempio, facendosi improvvisamente serio «mantenete la guardia alta!»

Ordinò, perché sapeva...intuiva cosa sarebbe successo da lì a poco, ricevendo in risposta un "Si!" da parte delle guardie che si trovavano sul perimetro intorno al tempio.

I proprietari delle varie imbarcazioni, ancorate al porto, ammainavano le vele e buttavano in mare l'ancora. Coloro che erano a bordo dell'enorme corazzata, notando i movimenti degli altri marinai, spostarono lo sguardo verso il cielo grigio e carico di tensione mentre il vento iniziava a soffiare sempre più forte.

«che diamine succede?» domandò Vista, comandante della quinta divisione dei pirati di Barbabianca, mentre si avvicinava alla bordura della nave guardando sotto di se «c'è molto movimento»

«penso che c'entri con l'esplosione di poco fa» commentò Jozu, comandante della terza divisione «chissà cosa sarà successo»

«ho un brutto presentimento al riguardo» questa volta fu Barbabianca, il capitano, a parlare con una leggera preoccupazione «spero solo di sbagliarmi»

Gli sguardi di tutti passarono dal loro padre, seduto sulla sua poltrona, verso il centro della città, dove una battaglia era imminente.

Il pirata, Doblone Malvagio, con un gesto fece volare via il sangue che aveva sulla lama della sciabola puntandola poi contro Sora che si trovava davanti.

«ti farò a fette!» urlò il filibustiere caricando contro la ragazza alzando il braccio destro, dove teneva l'arma, per abbassarlo con l'intento di tagliarla in due. Gesto che fece alzare un enorme quantità di polvere, coprendo la visuale.

Quando la polvere svanì si poteva notare che il colpo era fermato, o meglio dire che la lama della sciabola era stata spezzata. Il braccio sinistro della ragazza era diventato nero lucido, come se fosse fatto di qualche materiale duro.

«non ditemi che...» mormorò Marco, spalancando gli occhi a quella vista «sa usare l'Ambizione dell'Armatura!»

Sora prese il braccio di Doblone Malvagio sollevandolo da terra, con chissà quale forza, lanciandolo verso l'alto. Lei lo raggiunse, dandosi una spinta per poi fluttuare nell'aria, tirandogli un calcio con il piede destro, ricoperto dall'Ambizione dell'Armatura, che lo fece volare oltre il cancello principale della città.

Il pirata fu scaraventato, contro il terreno davanti al porto, creando un solco a terra. Tutti coloro presenti sul luogo, per paura di essere investiti, si spostarono urlando spaventati.

«cerca di non distruggere tutto!» urlò  Satoshi alla ragazza che, successivamente, sparì dalla loro vista lasciando dietro di se una folata di vento «è veramente arrabbiata»

«Satoshi! Sa veramente usare l'Ambizione dell'Armatura?» domandò Ace, guardando il nominato che annuì in risposta affermativa alla sua domanda «ora mi dirai che avrà mangiato anche un Frutto del Diavolo!»

Borbottò Ace in maniera sarcastica ma alla vista del nuovo amico che si massaggiava la nuca mentre spostava lo sguardo di lato, spalancò gli occhi.

Intanto, al porto, colui che era stato scaraventato si era alzato da terra portandosi una mano al naso che sanguinava, probabilmente rotto a causa del calcio che aveva ricevuto.

«bastarda» ringhiò Doblone Malvagio, sputando a terra del sangue e qualche dente rotto «questa me la paghi»

Caricò verso la ragazza con l'intento di colpirla in pieno viso con un pugno, che venne però schivato con facilità da Sora che contrattaccò colpendolo al fianco con l'impugnatura dell'arma che teneva in mano. Colpo che fece rotolare il pirata per un paio di metri, facendolo andare a sbattere la schiena contro un paletto di cemento, che venne distrutto dal forte impatto.