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Parla Elena
F: "dovremmo iniziare a pensare a un nome no?"
E: "si, beh, io in realtà un idea ce l'avrei, però non so se tu vuoi"
F: "quale?"
E: "ripeto non so se tu sei d'accordo ma potremmo chiamarla Aurora, come tua mamma, (capitolo 2) è solo un'idea, magari tu non te la senti"
F: "amore" mi interrompe con le lacrime agli occhi
F: "è perfetto" risponde sbattendo le palpebre permettendo a una lacrima a scendere sul suo viso, io prontamente l'asciugo e poi lo bacio.

Passiamo il resto del pomeriggio sul divano, guardando un film e facendoci le coccole.
F: "amore abbiamo appuntamento con gli altri davanti alla pizzeria alle 20:30, sono le sei, se devi starci tanto come hai fatto stamattina per prepararti è meglio che inizi ora perché non ho intenzione di fare tardi" afferma prendendomi in giro
In tutta risposta prendo il cuscino che era accanto a me e glielo lancio.
E: "quanto sei simpatico" dico sarcastica
F: "grazie lo so"
Lo guardo male e poi scoppiamo entrambi a ridere.

Due ore dopo
F: "amore dimmi che sei pronta, perché se no facciamo tardi" urla il mio ragazzo per poi entrare nella nostra camera dove io ero intenta a spruzzarmi un po' di profumo.
Mi giro a guardarlo e rimando imbambolata, ha una camicia bianca leggermente sbottonata e dei pantaloni neri, come le scarpe.
F: "tutto bene?" Mi chiede risvegliandomi dal mio stato di trance.
E: "si si, non è colpa mia se sei bello"
Rispondo per poi ritornare a guardarmi allo specchio, meglio non guardarlo, potrei non rispondere delle mie azioni, anche perché in questo periodo ho gli ormoni a mille, ma credo sia normale.
Lui ride.
F: "eh lo so, che posso farci" mi stuzzica venendo ad abbracciarmi da dietro per poi lasciarmi dei baci che partono dalla guancia e continuano per tutto il collo.
E: "ti prego non farmi questo" rispondo ridendo.
F: "la smetto solo perché siamo in ritardo" risponde avvicinandosi sempre più a me.
Io annullo la distanza tra di noi e il bacio si fa sempre più passionale ma poi troviamo entrambi la forza di staccarci.
E: "ok, hai ragione, siamo in ritardo, fammi mettere il rossetto e sono pronta" rispondo ansimando
Metto il mio rossetto rosso scuro, e poi poso tutti i trucchi in bagno.
F: "lo sai che ora ho più voglia di baciarti di prima?"
E: "anche io, ma come hai detto tu, siamo in ritardo, quindi andiamo" rispondo per poi prendere la mia borsa e scendere le scale.

E: "abbiamo solo 10 minuti di ritardo" urlo andando incontro ai miei amici che ci stavano aspettando davanti alla pizzeria.
G: "ti perdoniamo solo se ci dici il sesso della bambina"
F: "si intanto ciao anche a voi"
ED: "si ciao, allora maschio o femmina?"
Tutti ci guardano impazienti
F: "ma io li farei rimanere con il dubbio tutta la sera"
mi dice scherzando Fra.
E: "sono d'accordo"
N: "smettetela di fare i cretini e muovetevi"
Ga: "ve lo ripetiamo per l'ultima volta, bimbo o bimba?"
J: "vi prego diteglielo, si stanno portando la testa da quando sono arrivate"
Ga: "zitto che anche tu vuoi saperlo"
Io e Fra scoppiamo a ridere
F: "a te l'onore" mi dice Francesco
E: "ok, date il benvenuto ad Aurora" rispondo toccandomi la pancia.
Le ragazze di mettono ad urlare e poi mi abbracciano.
ED: "e avete già scelto il nome quindi"
G: "o mamma mia l'avete chiamata come tua mamma" dice Giulia a Fra andando ad abbracciarlo.
Lui sorride e poi annuisce.
Ga: "ok, quindi ora noi dobbiamo fare le zie che viziano la nipote giusto?"
N: "ovvio"
E: "o mamma mia, povera bambina, con delle zie così" scherzo io
G: "non sei simpatica"
E: "si ma entriamo che ho fame?"
Si mettono tutti a ridere e poi entriamo nel locale.

5 mesi dopo
Ebbene sì, sono passati 5 mesi, oggi è il 10 settembre, e io sono nel nono mese di gravidanza, la bambina dovrebbe nascere in questi giorni e io ancora non ho realizzato tutto, diventerò mamma, è il sogno che avevo fin da quando ero bambina, quando giocavo con le mie bambole e facevo finta di essere la loro mamma, o quando costringevo mio fratello o i miei amici a giocare a mamma e figlio, e adesso tutto ciò si sta realizzando, questa gravidanza è stata stupenda, beh, togliendo i ripetuti calci che mi dava Aurora, o le voglie, o gli sbalzi d'umore, Fra è stato bravissimo a sopportarmi, non so nemmeno io come abbia fatto.
Sono le 10 di mattina, siamo a casa e con noi ci sono anche Giulia e i nostri genitori, che visto che manca poco alla nascita della bambina sono venuti qui per non perdersela.
In questo momento Fra sta parlando con mia mamma, e spero che non lo stia mettendo troppo in imbarazzo, io invece sono con Giulia in cucina.
Ad un certo punto sento una fitta fortissima allo stomaco, che dura pochi secondi, poi il dolore finisce.
G: "tutto bene?"
E: "no, credo che siano iniziate le contrazioni" dico respirando profondamente.
G: "COSA?"
Mia mamma si gira verso di noi
ME: "cosa succede?"
Mi viene un'altra contrazione
E: "mamma che sta succedendo?"
ME: "niente tesoro, semplicemente ci siamo"
E: "CHE COSA? No no aspettate come ci siamo?"
PF: "è normale che sei agitata, ma devi solo stare calma, vado ad accendere la macchina, andiamo in ospedale"
F: "cioè mi state dicendo che sta per nascere mia figlia" chiede Fra che fino a questo momento è rimasto paralizzato.
G: "SI"
Fra viene verso di me.
F: "sta per nascere nostra figlia"
E: "si" rispondo con le lacrime agli occhi.
F: "ok andiamo subito in ospedale"
Dice uscendo dalla porta.
E: "qualcuno lo faccia calmare" dico ridendo
G: "si ci penso io" risponde Giulia seguendolo, G:"muoviti ti aspettiamo in macchina."
G: "FRA ASPETTAMI"
E: "ho paura mamma"
ME: "andrà tutto bene, dai andiamo"
Annuisco e dopo aver fatto un profondo respiro usciamo di casa, ed è strano pensare che la prossima volta che riaprirò questa porta, la piccola Aurora sarà con noi.

Spazio mio
Ho fatto questo salto temporale perché non avevo molte idee, fatemi sapere cosa ne pensate ❤️

Mi perdo nei tuoi occhi   •Francesco Bertoli•   [AMICI19]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora