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Parla Francesco
Adesso basta, so cosa fare.
Mi alzo dal divano dove ero seduto, salgo le scale, arrivo nella mia stanza, prendo un borsone metto dentro dei vestiti, prendo il portafogli le chiavi e il telefono ed esco di casa, dritto verso l'aeroporto. Ora me la riprendo, cosa che avrei dovuto fare molto tempo fa.
Arrivo in un quarto d'ora, faccio i biglietti per New York e in un'ora sono sull'aereo, ora devo solo capire come passare le prossime dodici ore.

Ok sei ore le ho passate a dormire, le altre sei le ho passate a preparare un discorso da fare, anche se poi so che non dirò una parola di quello che ho preparato, e a farmi paranoie del tipo "e se non mi volesse più vedere?" "E se mi respingesse?" "E se ora mi odiasse?"

Finalmente atterriamo, l'aeroporto di New York è enorme, ma fortunatamente riesco ad uscire, ora ci sono solo due problemi, il primo è che sta diluviando, il secondo è che non ho la minima idea di dove andare. Cosa faccio adesso?
Beh mi viene in mente solo una cosa, prendo il telefono dalla tasca dei miei jeans e lo accendo.
Trovo tantissime chiamate da parte di Giulia, di Nyv e di Jacopo, dopotutto non avevo avvisato nessuno, beh in effetti ieri nemmeno io avrei pensato che oggi mi sarei ritrovato qua a New York, sotto la pioggia, senza sapere dove andare.
Comunque ignoro tutto e cerco il numero di Giulia, la chiamo e dopo solo due squilli risponde

G: "FRA MA MI SPIEGHI DOVE CAZZO SEI TI STO CHIAMANDO DA ALMENO 13 ORE"
F: "se ti dico dove sono non ci crederesti"
G: "perché dove sei?"
F: "a New York"
G: "COSA?"
F: "si, sono partito stanotte, non ce la faccio più, ho bisogno di lei"
G: "tu sei pazzo" dice ridendo con voce sorpresa.
F: "ora c'è un piccolo problema, non ho la minima idea di cosa fare, qua a New York sono le otto di sera e sta piovendo, a proposito mi spieghi cosa ci fai sveglia tu?"
G: "ero preoccupata, non rispondevi, mica potevo immaginare che avresti fatto una pazzia simile"
F: "ah, comunque tu per caso sai dove abita?"
G: "tecnicamente non dovrei dirlo, ma visto che aspetto questo momento da tre anni ti invierò l'indirizzo su whatsapp"
F: "grazie"
G: "sei fantastico, poi fammi sapere, ti voglio bene"
F: "anche io"

La chiamata finisce e dopo qualche secondo mi arriva il messaggio di Giulia.
Non trovo nessun taxi al momento e non ho tempo da perdere, che faccio? Semplice, corro, casa sua non è tanto distante dall'aeroporto, quindi correndo dovrei metterci circa 10 minuti, in tutto questo non ha smesso di piovere.

Parla Elena
Sono circa le otto di sera, oggi sono sola a casa, Elena è con James e tra l'altro dormirà da lui.
Quindi mi tocca stare da sola, poiché non avevo nessuna voglia di cucinare, ho ordinato una pizza, che sto aspettando da almeno mezz'ora, ho una fame incredibile quindi spero che si sbrighino.
Dopo circa dieci minuti suona il campanello, finalmente è arrivata la mia pizza.
Apro la porta e non posso credere a quello che sto vedendo. Fra? Ma che ci fa qua?
E: "cosa ci fai qua? Ma sta diluviando, sei fradicio, entra" dico spostandomi dalla porta per farlo entrare.
E: "quindi? Che ci fai qui?"
F: "sono venuto per te" dice ansimando.
E: "stai bene?"
F: "si è che ho corso"
E: "cioè tu hai corso dall'aeroporto a qui, sotto la pioggia alle otto di sera, in una città che nemmeno conosci?"
F: "si sì ho fatto tutte queste cose, se è per questo stanotte ho preso un aereo per venire, solo per dirti di persona che ti amo, non ho mai smesso di farlo, sei il mio pensiero fisso, in questi tre anni non c'è stato un giorno, uno solo, in cui non ti ho pensato, in cui non mi sono maledetto in tutte le lingue del mondo per averti lasciato per un motivo così stupido, tutte le canzoni dei miei CD le ho scritte per te, la canzone con il quale ho vinto il festival l'ho scritta per te, ho provato a rifarmi una vita, ho provato a rifidanzarmi esclusivamente per dimenticarti ma non ci sono mai riuscito, nessuno è come te e per questo l'ho lasciata, la ragazza che avevo in testa di cui ti ho parlato l'altra volta sei tu, sei sempre stata tu, ecco, questo è il motivo che mi ha spinto a fare tutto questo, a venire a New York a correre sotto la pioggia in una città sconosciuta alle otto di sera solo per dirti queste cose, e magari non te le ho dette nemmeno tutte, ma una cosa è certa IO TI AMO" mi dice tutto ad un fiato con le lacrime agli occhi, io sono senza parole, delle lacrime scendono anche dal mio viso.
Non so cosa dire, l'unica cosa che faccio è quella che mi viene più spontanea, lo prendo e lo bacio.
Quanto cazzo mi erano mancate le sue labbra.
Finalmente, dopo tre anni, le nostre labbra si sfiorano di nuovo e le nostre lingue pure, le lacrime di entrambi si mescolano tra di loro e si aggiungono anche le gocce che cadono dai capelli bagnati di Fra, insomma finalmente dopo tre anni sento di nuovo le farfalle nello stomaco, mi sento di nuovo completamente felice.
Ci stacchiamo, le nostre fronti si toccano, con una mano gli accarezzo il viso.
E: "anche io ti amo" sussurro per poi baciarlo di nuovo.
Ci stacchiamo e lui mi abbraccia forte, mi era mancata anche la sensazione di protezione che si prova tra le sue braccia.
Rimaniamo così per un po', poi sentiamo il campanello.
F: "chi è?"
E: "la mia pizza che finalmente è arrivata" dico ridendo.
Tu vai a cambiarti che sei bagnato fradicio, se vuoi fatti una doccia, poi ceniamo che sicuramente avrai fame. Lui annuisce e dopo avergliela indicata si dirige nella mia stanza.
Io prendo la pizza e apparecchio.
Non posso credere a quello che è appena successo.

Parla Francesco
Finalmente, la mia felicità in questo momento è inspiegabile, è di nuovo mia, stiamo di nuovo insieme, finalmente ho di nuovo l'altra metà di me.
Dopo essermi lavato e cambiato esco dalla sua camera e mi dirigo in cucina dove la vedo intenta ad apparecchiare.
F: "questa casa è stupenda, ci abiti da sola?"
E: "in realtà no, abito con Elena"
F: "Elena D'Amario?"
E: "si, ma per stasera non c'è, dorme a casa del suo ragazzo, o almeno credo sia il suo ragazzo, comunque ora mangiamo ti prego, sto morendo di fame" mi dice
F: "anche io"
E: "mi dispiace solo che la pizza sia una, ma credevo che sarei stata sola" dice ridendo
F: "non ti preoccupare"

Finiamo di cenare, la aiuto a lavare i piatti, poi andiamo in camera sua.
La bacio con foga, lei ricambia, entrambi sappiamo quello che vogliamo, ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno uno dell'altra.
Le tolgo la maglietta e lei fa lo stesso.
F: "prima di farlo voglio dirti che non ti lascerò mai più, voglio solo che sia chiaro"
Lei sorride
F: "sono pronto ad avere una relazione a distanza oppure posso addirittura venire io qui a New York"
E: "amore"
Mi era mancato tanto sentire queste parole da lei.
E: "non c'è bisogno che tu venga a New York"
F: "perché?"
E: "perché ritorno io in Italia tra un mese, da l'anno prossimo farò la professionista ad amici, devi solo accettare di venire con me a Roma" dice ridendo
F: "non ci credo, davvero?"
E: "si, ancora non l'ho detto a nessuno, lo sa solo Elena, che tra l'altro verrà con me, però non lascerò la compagni, magari farò degli spettacoli d'estate, come ha fatto Elena"
Io annuisco sorridendo
F: "fantastico, adesso basta parlare però" dico per poi riprendere a baciarla, il resto ve lo lascio immaginare.

Spazio mio
E finalmente 😂
Questo capitolo non sarebbe nemmeno dovuto uscire stasera ma non riuscivo ad aspettare.
Vi piace? Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate ❤️

Mi perdo nei tuoi occhi   •Francesco Bertoli•   [AMICI19]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora