New Encounters

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Arriviamo davanti all'enorme "palazzo" e ci inoltriamo nell'immenso atrio tra la folla.

«Bene, quindi...eccoci qui, non sei emozionato?»
«Bhe, in verità, sono più intimorito da- mi guardo attorno - tutto questo»
facendo notare anche a lui l' ammasso di ragazzi.

Non sono mai stato una persona socievole, non mi piace stare al centro dell'attenzione, e vedere tutte queste persone mette ansia.
Alcune volte mi chiedo come Taehyung stia ancora al mio fianco e non se ne sia andato come molti.
Lui è proprio il mio opposto, gli piace uscire, fare sempre nuove amicizie e stare tra la gente.

Gli piace divertirsi, che però, non sempre ha portato a qualcosa di buono, ma che ci posso fare!, Lui è fatto così e io lo accetterò sempre, perché lui è l'unica persona che posso ritenere importante.

È stato sempre con me, per qualsiasi cosa, e io ogni volta non so come ringraziarlo, rispondendomi sempre con un "Non mi devi ringraziare Chim, lo faccio con piacere e lo farò sempre".

Sono immerso nei miei pensieri fino a quando quest'ultimo mi richiama.
«Ehi Chim, mi stai ascoltando?»
«E-Eh, scusa stavo pensando, dicevi?»
«Che devi stare tranquillo, che per qualsiasi cosa, io ci sono e ci sarò» e fa uno dei suoi soliti sorrisi quadrati.

Felice, lo abbraccio, volendo trasmettergli tutto il bene che gli voglio.
«Grazie Tae, non so dove o come starei adesso senza di te, ti voglio bene e te ne vorrò sempre, qualsiasi cosa accadrà»

Taehyung inizialmente non si aspettava questo gesto da parte mia vedendo la sua espressione.
«Anche io Jimin, anche io» e ricambia l'abbraccio.
«Sai, non vedo l'ora di entrare e vedere com'è all'interno» sogna Taehyung sciolto l'abbraccio.
«Se si presenta bene come all'esterno, non vedo l'ora anche io»
«Speriamo solo che qui, non ci siano topi o muffa come nella vecchia scuola» ridacchia ricordando i vecchi tempi.
«Oh no, ti prego, non qui, sai quante volte mi sono preso un colpo per colpa di quei esserini?» ci guardiamo per poi scoppiare a ridere.
«Oppure ti ricordi di quel nostro compagno allergico alla polvere e per quanta ce n'era, la faccia gli era diventata grossa e tutta rossa»
«Oddio si! Lo chiamavano palloncino - spiego con le lacrime agli occhi per le troppe risate - però in fondo mi disp-».

Non concludo di parlare sentendo il suono di un clacson.
Tae ed io ci giriamo verso quel suono, ritrovandoci davanti un Audi completamente nera.
«Però, niente male» afferma il mio compagno, andando più vicino.

«Tae, dove vorresti andare?» lo guardo interrogativo e mi aggrappo alla maglia.
«Volevo solo scoprire la marca e vederla meglio, tutto qui».
Ad un certo punto, sentiamo le urla delle ragazze intorno a noi e in un secondo mi ritrovo per terra, con il didietro dolorante e con tutta la folla che fino a poco fa era intorno a me, davanti alla macchina appena parcheggiata.

Taehyung vedendomi per terra, si inginocchia verso di me e mi aiuta a rialzarmi.
«Ahi, ma cosa cavolo è successo? - osservo la zona - e perché magicamente loro sono lì adesso?»
Chiedo non capendo.
«Credo che la causa, sia proprio per quei ragazzi che avevano quella macchina e che ora sono scesi».

Confuso, volto lo sguardo nella stessa direzione di Taehyung, però, non riuscendo a vedere nulla.

Pochi secondi dopo, sentiamo la campanella, per avvisarci di dover entrare a scuola.
«Oddio, finalmente, non sto più nella pelle Chimmm!!»
«T-Tae, basta scu-otermi, mi gira la testa!»
«Oh, scusa, e che sono agitato, ma allo stesso tempo felice»
Queste sue affermazioni, fanno agitare anche me, lasciandomi scappare una risata nervosa.
«Dai Chim, muoviti che ci metteremo di tempo prima di trovare la classe»
«Si hai- ma, ehi aspettami Tae!»

Raggiunto l'ingresso, entriamo lasciandoci la bocca aperta: corridoi su corridoi, tantissime porte, la messa gigantesca, finestre enormi e chi ne ha più ne metta.
«O mamma mia! Jimin è stupendo!» annuisco non sapendo cosa dire.
«Bene! Ora andiamo Chim, che dobbiamo trovare la nostra aula»
«Si andiamo, la nostra classe è la 3c, tu sai per caso in quale piano sia?»
«Non è ho la più pallida idea»
Perfetto, vedo un primo giorno fuori dalla classe, sempre se la troviamo.

Cominciamo a correre per i corridoi fino ad arrivare al secondo piano.
«Dai Tae devi muoverti!» urlo vedendo come piano piano rallenta, ritrovandosi dietro di me.
Continuo a camminare veloce guardando il mio amico, fino a che non mi scontro contro qualcuno facendoci cadere entrambi.

«Oddio scusa, scusami tanto, davvero io-»
«Hoseok, ma che stai combinando per terra, dai vieni» sento un'altra voce venire verso di noi e nel frattempo con Taehyung che mi aiuta, una seconda volta questa giornata di alzarmi.
«Tranquillo Yoongi, piuttosto, tu stai bene? Ti sei fatto male? C'è qualcosa che posso fare?»
«Emmm, no no tranquillo, sto bene davvero» faccio, mettendo le mani in avanti.

«Oh, ok per fortuna, ci vediamo, andiamo Yoongi?»
Fanno per andarsene, ma c'è una cosa che devo chiedergli, forse loro possono aiutarci.
«Un secondo! - e sentendomi, si girano contemporaneamente - mica potreste dirci dove si trova l'aula 3c?»
«Si, basta che vai dritto, poi svolti l'angolo e troverai subito la classe»
«Ok, vi ringrazio»
Rispondo per poi voltarmi e prendere le felpa del mio amico.

Arrivati davanti la porta, non esitiamo ad entrare essendo già tardi.
Tutti ci guardano, chi ridacchia e chi stranamente.
«Alla buon ora signorino Park e Kim.
Ora presentatevi alla classe e filate subito nei vostri posti e vi avviso, oggi essendo il vostro primo giorno in questa scuola, lascio passare, ma la prossima volta dovrò scriverlo».

Annuiamo all'unisono, per poi presentarci e avviarci ai nostri rispettivi banchi.
«Bhe, almeno non ci ha sbattuto fuori»
Sbuffo per poi sedermi e prendere il materiale.







Scusate se inizialmente la storia sembra noiosa, ma voglio fare le cose con calma e spero di farlo bene😅.
Scusatemi se ci sono errori. ☺️☺️

~ℑ𝔫 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔈𝔶𝔢𝔰~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora