Through The Good And Bad And All In Between

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Jin pov.

«Secondo te abbiamo fatto bene a lasciarlo da solo Nam?»

Sono un tantino preoccupato.
So perfettamente che io ho voluto lasciarlo andare, ma vedendo la sua espressione, le sue parole, come facevo a non accontentarlo.

Non lo avevo più visto così preso da una persona dopo tanto.
Spero solo che quel Jimin lo capisca e gli faccia bene.

«Dai Jin calmati, non preoccupiamoci. Sappiamo com'è fatto il nostro Jungkookie e non penso, o almeno spero, faccia cazzate, soprattutto a quel ragazzino. Deve importargli parecchio.»
«L'hai notato anche tu? Mi sembrava strano questi giorni, era sempre sulle sue a pensare e ad incazzarsi. Che sarà Jimin la causa?»
«Non possiamo saperlo, ma è molto probabile, penso che ce l'ho spiegherà a casa»

Annuisco cercando di pensare a qualcosa per far vuotare il sacco a Jungkook. Non sarà così facile come pensa Nam, lo conosco e non è tipo dal dirci tutto o la verità.

Se non riuscirò, allora dovrò chiedere direttamente a Jimin.
Voglio far tornare il vecchio Jungkook e credo che Jimin sia la persona giusta.

«Jin? Mi senti, ehi...»
«Eh, scusa Nam, cosa succede?»

Porta in avanti una mano e mostra un sorriso.
«Dobbiamo cambiarci, torniamo in classe»
«Oh, s-si» gli afferro la mano con cautela che poi stringe.
Sembriamo come i bambini che si tengono per mano. Non mi dispiace.

Jimin pov.

Stiamo correndo senza fermarci un attimo ed io sono un pochino stanco per non dire quasi morto.
Ho il fiatone e i piedi stanno per cedere.

Poi vedo Jungkook, sembra un'atleta, mi chiedo come faccia a correre senza stancarsi.

«Dai Jimin, dobbiamo correre se non ti vuoi far vedere»
«Sc-scusa se non so-no abituato a correre»
Ho il fiatone, non riesco nemmeno a parlare decentemente e devo posarmi anche una mano nel petto.
Mi chiedo ancora come lui faccia a stare bene.

«Dai Jimin, solo un altro po' e siamo arrivati alla mia macchina»
Butto l'aria che ho in corpo per poi afferrare la mano di Jungkook che mi ha offerto e cercare di stargli dietro.
"Sto per svenire"

Si ferma di colpo voltandosi e guardarmi dritto negli occhi.
Ora cosa ho fatto?

Senza dire nulla mi prende dalle gambe alzandomi per poi ricominciare a correre.
«Aah! Jungkook almeno avvisa, mi hai spaventato»
«Scusami piccolo mochi, ma sei di una lentezza assurda, e se vogliamo andarcene subito, questo è l'unico modo»
Mi schiaffia una mano sulla mia natica che mi fa sobbalzare non aspettandolo.

«Sei leggero come una piuma Jimin, mangi abbastanza?»
Oh....no, ora pure il nutrizionista vuole fare?
«Si che mangio abbastanza!»

Mi posa a terra con uno sguardo glaciale.
È arrabbiato di nuovo.
«Sei arrabbiato?» mi avvicino intimorito cercando contatto.
«Non sono arrabbiato»
«Dalla tua voce sembra»
«Ti sbagli»
«E allora perché questa espressione sul volto?»
«Non è niente, ed ora saliamo in macchina, andiamo a casa mia»

Casa sua?!
Oddio, come sarà, grande, ci saranno i suoi genitori? Oddio come devo comportarmi!?

«Non sali?»
«Ah, a-arrivo»

Ogni volta che entro dentro questo mezzo è ogni volta più pulito e c'è sempre qualcosa di nuovo.
L'odore è stupendo, sà di Jungkook e del suo profumo che mischiato a quello della macchina mi fa impazzire.

Mi sono accorto solo ora che lo sto guardando, chissà da quanto?

Vedo avvicinarsi al mio corpo sperando ad un bacio che però non arriva.

~ℑ𝔫 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔈𝔶𝔢𝔰~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora