~ℑ𝔫 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔈𝔶𝔢𝔰~

Finding you Was the best thing for me

Jimin pov.

«Fammi vedere le mani»
Mostra le nocche ancora rosse e piene di segni o graffi. Chi più profondi e larghi.

«Tu sei scemo. Non capisco ancora come ti sia saltato in mente.»
Prendo un pezzo di cotone aggiungendoci del disinfettante, non troppo sennò non basterà per tutte le ferite che possiede anche nel secondo braccio.

«Te l'ho già spiegato Jimin. Non mi piace che ti stia così appiccicato. Cazzo, ti mangia con gli occhi e prova in tutti i cazzo di modi, per poterti anche solo sfiorare, e a me, non sta bene per un cazzo»
Premo leggermente nel taglietto provocandogli una smorfia di dolore.
Non mi piace che si parli di lui in questo modo.

«Jungkook, smettila. Siamo solo, amici. È un bravo ragazzo e non meritava il tuo "trattamento". Sai cosa ne penso e ti avevo avvisato, che se lo avessi toccato, ne sarei uscito furioso»
Sbuffa distogliendo lo sguardo dal mio arrabbiato e deluso dalle sue azioni.

«Sei arrabbiato con me quindi?» domanda posando il suo mento nella mia pancia avvicinandomi nelle sue gambe divaricate.
«Si Jungkook. Lo sai bene che a me piaci tu e non dovresti preoccuparti, bensì fidarti di me»
«Questo anche tu però. Ogni volta che rimango con Lisa, tu devi sempre farti i problemi su cosa abbiamo fatto o se sia successo qualcosa. Quindi non farmi la ramanzina Jimin.»
«È-È diverso...»

Continuo a curare la ferita non guardandolo e restando concentrato solo sulle mani.
«Non ti fidi di me?» sussurra quasi cercando di non farsi sentire, come se lo stesse pensando ad alta voce.
«Io mi fido di te!»
Mi siedo sulla sua gamba afferrandogli l'altro braccio e continuando il mio lavoro.

«Sai, mai nessuno si è ricreduto o fidato sulla mia parola. Jin è Namjoon sono gli unici che, mi capiscono e sanno quello di cui ho bisogno sempre. In un certo senso, capisco che forse è colpa mia. Non sono capace in nulla e sono una delusione per la mia famiglia, riuscendo solo a creare casini»
«Non dirlo più!» alzo la voce abbracciandolo lasciando per un secondo, quello che stavo facendo, dando tutte le mie attenzioni ora a lui.

«Non provarci più a dirlo Kookie. Sei un ragazzo stupendo e talentuoso. Sono sicuro che per i tuoi genitori non sei una delusione. Sei una persona fantastica e speciale Kookie. Io mi fido di te, credo nella tua parole e mi sono ricreduto provando una frequentazione. Ammetto che, sì, ho paura a lasciarti con Lisa, ma non perché non mi fidi di te, e solo che, sono geloso e nervoso quando vi vedo insieme. Mi rattrista sapere o solo immaginare che abbiate fatto chissà cosa. È davvero un colpo basso.»

«Mi dispiace Jiminie. Sono pess-»
Non volendo che concludesse la sua frase piena di parole senza significato, lo bacio delicatamente.
Giusto per farlo stare in silenzio e per fargli capire, che per me, lui è stupendo così com'è.
«Ho detto che devi smetterla di dire cavolate Jungkook. Non fa nulla. Solo promettimi una cosa, l'unica cosa che ti chiedo»
Annuisce avvicinandomi con il suo braccio legato al mio fianco.
«Ti prego, non pensare che tu sia solo. Ci sono i tuoi migliori amici, tuo fratello più piccolo e, beh, ci sono anche io. Non ti lascerò cadere così. Offendendoti e passare per un ragazzo completamente opposto. Jungkook, io ci sarò sempre. Mi piaci e farò di tutto purché non vada nulla a rotoli. Perciò, ti prego, confidati con me. Se hai qualche problema, vieni da me e ne parleremo tranquillamente, senza nessuno a disturbarci o infastidirci.»

Gioco con le sue dita che ho appena finito di medicare posandoci le mie labbra.
Non voglio abbandonarlo e lasciarlo andare in un mondo, che per lui, è l'inferno.
Gli offrirò tutto quello di cui a bisogno. Una spalla su cui piangere, un amico, una presenza nella sua vita, un ragazzo perdutamente innamorato di lui che farebbe di tutto per vederlo sorridere.

Sollevo con un sorrisetto imbarazzato il volto cercando il suo stupito. Ha la bocca leggermente aperta, le guance rossicce e gli occhi spalancati e lucidi.
«K-Kookie...st-»
«Cosa ho fatto?»
Lo fisso confuso e spaventato sulla risposta.
«Che vuoi dire? Cos'è successo, stai bene Kookie?»