«Cheee?»
«Tae, non urlare, ti sentiranno i vicini».Dopo l'accaduto con Jungkook, ho deciso di chiamare Taehyung.
Dovevo parlarne con qualcuno, e lui è l'unico di cui mi posso fidare.«No che mi sto zitto, ora mi spieghi per filo e per segno quello che vi siete detti»
«Non è successo niente di che»
«Non credo, dato che ti ha riaccompagnato, perciò ora mi dici, come, quando è perché» dice autoritario.
«OK ok, stavo tornando a casa, ma fuori al cancello c'era questa macchina nera, che poi verrò a scoprire che lui era alla guida. Venne verso di me con un semplice buongiorno, e li non ci vidi più. Iniziai a dirgli tutto quanto, causato dalla rabbia. Alla fine della discussione volevo andare via da lì, ma si mise a piovere, perciò Jungkook mi ha offerto un passaggio. Dentro la macchina abbiamo parlato del perché non fosse venuto e.....altre cose. Poi arrivati davanti casa, mi ha chiesto se domani potesse venire lui, io ero un po' incerto, però poi ho accettato. Quando mi trovai davanti alla porta, sentì lui chiamarmi per poi chiedermi della partita e io semplicemente gli ho detto che ci avrei pensato, e poi sono rientrato in casa»«No!»
«Co-cosa no?»
«Non ci credo che poi non sia successo nulla o nel mentre del viaggio non sia accaduto niente.
È successo qualcosa non è vero?»
All'improvviso mi sento a disagio. E perché dovrei, Taehyung è il mio migliore amico e di Jungkook non mi importa nulla. Ne posso parlare tranquillamente. No? Ma allora perché mi sento così?«Chim, te lo si legge in faccia che non mi hai detto tutto»
Detto ciò, alla fine decido di fare un bel respiro, per poi cominciare a parlare.
«Q-quando stavamo in macchina, dopo aver parlato del più e del meno, ho scoperto che lui fosse del quinto, mentre lui ha scoperto che io fossi del terzo. Lui cominciò a dirmi che si capiva che non fossi più grande, dicendomi cose, ad esempio: il mio viso, le mie mani e il corpo, e i-io lì, mi sono sentito b-bene? Non lo so»«E poi cose è successo?» mi incoraggia Tae, sistemandosi più vicino a me.
«P-poi, mi ha riaccompagnato a casa e quando siamo arrivati davanti alla porta lui, mi chiamò per il fatto della partita.
Io inizialmente gli dissi di no, però poi- tossisco per il nervoso, che ti succede Jimin? - poi lui inizia a dire cose dolci? Ad esempio vuole che vada così potevo fare il tipo per lui o per poi andare a bere qua-qualcosa insieme»Sento le guance bruciare mentre ripenso a quello che è accaduto.
«Chim, sei un peperone vivente, è capitato qualcosa di strano?» chiede Tae posando una mano sulla mia gamba per rassicurarmi.
«Bhe, ecco, iniziava ad avvicinarsi, fino a quando non mi posa una mano sulla guancia» e detto questa frase, guardo Tae negli occhi.«Wow, e poi?»
«E poi, forse mi sono lasciato un po' andare e non ho tolto la mano.
Poi mi ha "rassicurato" dicendomi di non guardare gli altri, ma di concentrarmi solo su di lui. E poi-» non riesco a terminare la frase che un brivido passa su tutto il mio corpo.«Jiminie, che è capitato?»
«MI-mi ha chiesto se poteva venire lui a prendermi, per poi andare alla partita. So-solo che in quel momento, mi sei tornato in mente tu, e quindi gli ho risposto che dovevo parlarne con te, perché non sapevo se mi avresti portato, e lì, ecco, non so, forse è la mia immaginazione, ma lo visto incupirsi»
«Incupirsi?»
Annuisco.
«E in-infine, ecco mi ha detto di dirti che mi accompagnerà lui, però avvicinandosi troppo»
«In che senso?» mi interrompe il mio migliore amico.
«Che si era messo nella mia stessa altezza per poi avvicinarsi, fino a quando le nostre fronti non si attaccarono. In fine io decisi di salutarlo per poi tornare a casa»Finito di raccontare, rialzo nuovamente lo sguardo su Tae, che mi fissa con una faccia compiaciuta.
«Jiminie, ma tu hai capito la situazione?» lo guardo interrogativo non capendo.
«Credo che a lui tu piaccia e che a te piaccia lui»
«È una barzelletta vero? Mi stai prendendo in giro giusto?» lui semplicemente alza le spalle.
«No, no no e no, è impossibile. Dai stiamo parlando di Jungkook, Tae! Quello ci prova con tre ragazze diverse al giorno e fa di tutto pur di portarsele a letto e tu sai bene che-»
«Non ti piacciono questo tipo di ragazzi» mi ferma Tae copiandomi, facendo la vocina.
«Ecco, appunto, se lo sai basta parlarne»«Jiminie, ma chi stiamo prendendo in giro? Lui può essere anche uno stronzo, uno senza cuore, ma da quello che mi hai detto, non sembra che ti voglia solo scopare. Secondo te è normale quella scenata di gelosia da parte sua?»
«Non era una sce-»
«Si Jiminie, lo era, ma tu sei troppo cocciuto per capirlo. Sicuramente, penserà che tra te e me ci sia qualcosa o cose del genere, sennò come me lo spieghi quella risposta che tu ha dato come me lo spieghi la sua reazione improvvisa?»Rimango in silenzio non sapendo cosa dire
«E poi parliamo di te»
«Di me? Cosa ho fatto ora?» dico innervosito.
«Cosa hai fatto? Ma ti senti Jiminie? Devo farti un disegnino per caso o cosa? A te piace quel ragazzo, lo trovi bello, anche se non vuoi ammetterlo, perché tu pensi che essendo stronzo non potrà mai amarti o volerti bene.
Jiminie vai avanti, devi divertirti cazzo, hai sedici anni, non quaranta. Non esci mai, non vai a ballare, non ti sfoghi, non fai un cazzo ed è tutta colpa tua che pensi ancora a quel bastardo, non è così?»
«T-tae, no-non è vero» dico ormai singhiozzando.«Si Jiminie, invece è vero, dopo di lui, non sei più voluto uscire, avendo paura di incontrare uno come lui, di rinnamorarti di nuovo di uno come lui, che non ti ha mai voluto e ti usava solo per farsi il figo davanti agli occhi altrui. Jimin, cazzo quello è il passato, questo è il presente, devi cacciare le palle che hai ed andare avanti»
Non riuscendo più a contenermi, scoppio in un forte pianto.
Tae si avvicina facendomi posizionare la testa sul suo petto.
«I-io, ho paura T-Tae»
«Di cosa Jiminie»
«Di soffrire, n-non voglio, n-non di nuovo»
«Jiminie, non devi averne. Io non ti sto mica dicendo di rinnamorarti per forza, ma voglio che ritorni a vivere, voglio che tu esca più spesso e non te ne deve importare delle troppe persone intorno a te, anche perché il non ti lascerò mai Chim, ovunque tu vada» e piano piano mi accarezza i capelli mentre io cerco di rilassarmi.Dopo minuti a coccolarci, con io sul suo petto e lui che mi accarezza, decido di parlare.
«Tae?»
«Si Chimchim?»
«Ecco, facciamo caso che a me Jungkook possa interessare»
Lui annuisce non dicendo nulla.
«Ma se lui mi stesse solamente usando, non possiamo essere sicuri che io gli piaccia»In quei minuti in silenzio, ho pensato alle parole di Tae.
Ho ripensato a questa mattina con Jungkook e alle sensazioni che non provavo da anni. Non dico di essere innamorato, ma ammetto che appena ho visto Jungkook, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso e che forse un po' mi interessa.«Jiminie, niente è impossibile come certo, si vedrà con il tempo»
«E cosa dovrei fare per adesso?»
«Quello che stai facendo ora. Non riempiendolo di troppe attenzioni e caso mai alcune volte gioca al suo gioco, prendendolo anche un po' in giro. Se ti farà qualcosa ci penserò io, anche se ad essere sincero tifo per voi»
«Ma Tae! Cosa dici» è scoppiamo in una rumorosa risata.Bene ecco a new chapter. Spero vi piaccia, anche se qui non si molto avanti.
Sinceramente, non so se continuare o no, bho, si vedrà. 🤔😊😊
Scusate gli errori 🥺😊💜

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~ℑ𝔫 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔈𝔶𝔢𝔰~
Romansa𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛 𝑒' 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑏𝑟𝑎𝑣𝑜 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑜, 𝐽𝑢𝑛𝑔𝑘𝑜𝑜𝑘 𝑖𝑙 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑖𝑐𝑜 𝑟𝑢𝑏𝑎𝑐𝑢𝑜𝑟𝑖. 𝐶𝑜𝑠𝑎 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑑𝑒𝑟𝑎' 𝑠𝑒 𝑢𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑠𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑡𝑟𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜? 1) 𝐵𝑜𝑦×𝐵𝑜𝑦 2)𝑁𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑠ℎ�...