Illusion?

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Mi alzo dal rumore della sveglia, ricordandomi che non verrà a prendermi Taehyung, ma Jungkook.
"Che gioia!" contino a sbuffare nel mentre mi inizio a vestire e preparare il tutto.

Sistemata anche la stanza, decido di mangiare qualcosa, dato che mancano circa venti minuti prima che arrivi.

Finito di mangiare, mi dirigo in bagno lavandomi la faccia e i denti, per poi sistemarmi i capelli in modo decente, o almeno ci provo.

Terminato in bagno di sistemarmi, prendo lo zaino e come sempre, controllo l'orario, scoprendo che sono esattamente le otto, quindi decido di incamminarmi in soggiorno per poi uscire.

Mi guardo intorno per vedere se c'è qualche macchina nei dintorni.
«Se mi ha dato buca, lo meno»
Prendo il telefono per controllare se mi ha  lasciato qualche messaggio avvisandomi di un possibile ritardo o che non sarebbe passato, ma niente.

Aspetto altri 5 minuti, ma non vedo nessuno arrivare.
«Ho capito, vado a piedi, tanto me lo aspettavo, come ho fatto a crederci»
Poso il telefono in tasca è comincio a camminare sperando in tutti i modi di arrivare in tempo a scuola.

Dopo ormai venti minuti di corsa, vedo tutti entrare dentro l'edificio, dove scorgo anche Tae.
«Tae, asp-ettami!» cerco di dire mentre gli corro incontro.
«Jiminie, sei arrivato finalmente, pensavo non venissi più» afferma Tae mentre mi abbraccia.

«Bhe, come è andata? Com'è la sua macchina? È bella? Di che avete parlato? Ma lui dov'è?»
«Non ti esaltare troppo Tae» rispondo imbronciato.
«Ehi Chim che hai? È successo qualcosa? È andato qualcosa storto? Ti ha fatto del male? Dimmelo che lo faccio in due a quello stronzo»
«No Tae calmati, non ha fatto niente di tutto ciò perché non si è presentato e non mi ha nemmeno avvisato, ecco la causa del ritardo»
«Aspetta che? Non si è fatto vivo?»
«Si Tae, mi ha mentito, anzi ci ha mentito, e io come come uno stupido lo avevo anche perdonato e creduto, pensando anche che forse potremmo diventare amici un giorno, anche per il discorso di ieri, pensavo....... lascia perdere»

Forse mi sono illuso troppo? Forse me lo dovevo aspettare da lui e forse avevo ragione fin dall'inizio, che devo stare lontano da ragazzi come lui.

«Chim, forse avrà avuto un contrattempo, non passiamo in conclusioni troppo affrettate»
«E non mi poteva avvisare? Poteva benissimo scrivermi su Instagram, cosa te lo fa dire che non era tutta una cavolata?»
«Non lo so, ma non lo visto in giro, mentre i suoi amici si»
«Guarda Tae, lasciamo stare e andiamo, non mi importa niente di lui, anzi meglio che non sia venuto»
«Se lo dici tu Jiminie, anche se non sembra dalla tua faccia e comportamento»
«A cosa stai pensando Tae?»
«No, niente lascia perdere, ora entriamo che si sta facendo tardi?»
«Certo che alcune volte non ti capisco proprio»
«L'importante è che capisco io no?»
Appunto, non lo capirò mai.

Entriamo in classe non vedendo ancora la prof. Mentre ci sediamo, vediamo entrare un bidello, avvertendoci che l'insegnante oggi è assente per salute.

«Oddio che bello, non faremo niente per un'ora intera» Annuisco cacciando il telefono dalla tasca per vedere se c'è qualche notifica.
"Forse non sta bene. Avrà avuto da fare? Oppure mi ha semplicemente preso in giro".
«A cosa stai pensando?» domanda Tae risvegliandomi.
«Cosa? A niente tranquillo. Perché me lo chiedi?»
«Perché è da quasi dieci minuti che stai fissando il tuo telefono, per di più spento. Sei preoccupato per qualcosa?»
«No, non credo»
«Che vuol dire quel "non credo"?»
«Niente Tae, davvero, non è successo...... niente» concludo facendo una smorfia di fastidio, facendo scaturire la curiosità di Tae.
«Come vuoi tu Chim, se ne vorrai parlare io sono qui»
Sono così tanto un libro aperto? O forse solo per il migliore amico.

Dopo un po', decido di mettermi a ripassare qualcosa mentre ascolto della musica, così per distrarmi un po' e non pensare a niente e nessuno.

L'ora passa così, con me sommerso dai libri e le cuffiette e Tae con il telefono in mano da ormai inizio "lezione".
Però la pacchia finisce non appena suona la campanella della prossima lezione.

«Che pizza è già terminata l'ora?» chiede Tae stiracchiandosi sul posto.
«Eh già» sbuffo io
«Comunque, siamo stati invitati alla partita di basket»
«Quella dove giocherà anche Yoongi»
«Esattamente, me lo ha chiesto Bambam e io ho accettato»
«Bambam? Aspetta, voi due vi scrivete?»
«Bhe, si, da un po' ormai» «E quando pensavi di dirmelo?» domando facendo il finto arrabbiato.
«Te lo avrei detto, solo che è successo tutto così, di colpo. Ero a casa e mi appaiono varie notifiche, scoprendo alla fine che sono da parte sua e niente ho accettato la sua richiesta e ci siamo scritti e adesso ho il suo numero»

«E tutto questo in quanto tempo?» chiedo scioccato
«Circa due o tre giorni»
«In tre giorni? Anche se non me lo hai detto subito, sono felice per te Tae, so che ti interessa quel ragazzo» Annuisce Tae per poi riniziare a parlare.
«Allora vieni?»
«Tae, sai che non mi piace andare in posti troppo affollati, non mi sento a mio agio»
«Eddai Jiminie, fallo per il tuo Taetae»
«Ci penserò» rispondo solamente, per poi iniziare la lezione.

Finita l'ora ci ritroviamo come sempre in mensa con tutti gli altri. Tranne Jungkook. Dove sarà? I suoi amici sono qui. "Sicuramente con qualche ragazza" penso sbuffando.
È ormai da stamattina che non riesco a non pensare a lui.
Sono arrabbiato e deluso? No e di cosa Jimin, dovevo aspettarmelo. È sempre la stessa storia, prima ti fanno illudere, poi ti usano e finiscono per lasciarti senza una spiegazione.
Jungkook,come ho potuto verificare, è uno di loro.

«Chim, tutto ok?» chiede Tae, che fino a pochi secondi fa, parlava con Bambam. Sono così carini.
«Si, tranquillo Tae» dico per poi tornare tra i miei pensieri.
Devo allontanarmi da lui.

Devo stare lontano da Jungkook.






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