Delle urla ci svegliano, o meglio mi svegliano.
Senza cambiarmi scendo guardando l'ora sul mio orologio. Le 8:35.
Sto sulle scale e sbircio nel salotto.
Nessuno mi vede perché le ante non sono ancora aperte e la scala rimane nella penombra.
"Luca posso chiederti una curiosità?" chiede Nicolò scavalcando il divano e sedendosi vicino al mio fidanzato.
"Certo" risponde lui.
"Come sei riuscito a conquistarla? insomma... Hai conquistato Aurora Monachetti. Credici, noi la proviamo a conquistare da cinque anni. Anche Elia per un periodo ci ha provato, ma solo tu ci sei riuscito"
"Oh... proprio non lo so, dovreste chiedere a lei." dice sorridendo, con lo sguardo basso.
"Allora andiamo a chiederglielo" dice prendendo sotto braccio Luca, che sì mette a ridacchiare.
Vengono verso le scale e io scappo in camera mia, rimettendomi nel letto, facendo finta di dormire.
Sento i ragazzi che si sdraiano accanto a me.
Riconosco i rasta di Elia e Luca che mi abbraccia all'altezza dei fianchi, posando la testa sulla mia pancia.
Poi sento qualcuno, che riconosco essere Nicolò, che si sdraia accanto a me nella medesima posizione di Elia.
Fanno finta di dormire e io sbircio.
Dylan e Umberto sono agli angoli del letto, con la schiena sui pacchi di Elia e di Nicolò.
Chiudo gli occhi cercando di non ridere.
Poi li riapro, essendomi stufata della situazione.
"Madonna quanti cazzi" dico per farli ridere.
Tutti scoppiano a ridere.
Qualcuno bestemmia ma continua a ridere.
Dopo circa dieci minuti, mi rompo le palle e li lascio continuare a ridere.
Scendo in cucina e mi faccio il caffè.
Dopo un po i ragazzi scendono ridendo e Luca mi viene ad abbracciare.
"Che vogliamo fare?" chiede Nicolò.
"A Nicolò! Sono venuta qua a Roma, sì per vedervi, ma anche per vedere la Mia Roma! Te prego me porti allo stadio?" lo supplico.
"Tutto quello che vuoi principessa."
"Sì!" lo abbraccio.
"Sei fortunata, abbiamo preso tre biglietti in più."
"Curva Sud, vero?"
"Ovvio, ora cambiati che tra poco si parte"
Mi cambio alla velocità della luce e mi trucco leggermente.
"Nicoloooooooooò" urlo io.
"Che c'è peste?" ricambia lui
"Vero che mi fai indossare la maglietta autografata di Nicolò Zaniolo?"
"Assolutamente no! poi ci sudi devo lavarla, e non mi va!"
"Dai ti supplico"
"mh... bacino" dice picchiettando la guancia con l'indice.
Gli do un bacio sulla guancia e lo guardo.
"Eh va bene..." dice girandosi.
Mi pulisco le labbra sulla manica della mia maglietta facendo ridere tutti.
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Cosa ti aspettavi? || Capo Plaza
FanfictionAurora e Paolo Alberto Monachetti, Charlie Charles, dopo essere stati abbandonati dalla madre, prendono tra le mani l'attività del padre. Quest'ultima, consisteva nel fare giustizia, con le buone o con le cattive maniere. A loro, si aggiungono Giona...