"Ma tu sempre a mangiare stai?" chiede una voce maschile, ovviamente.
"Ma che vuoi?" dico girandomi, in romano.
"Mi fai impazzire quando parli in dialetto, te lo ho già detto?" chiede lui.
"Mh... no, almeno, non mi sembra..." scherzo io.
Lui ridacchia.
"Chi era, la ragazza che è entrata nel tuo camerino, questa sera?" chiedo io, addentando il secondo biscotto con nonchalance.
"Oh... nessuna..."
"Ah okay." dico io, credendoci.
Mi fido di lui.
"Strano" dice lui guardando in basso.
"Cosa?" chiedo io
"Tutte le ragazze non si erano mai fidate di me, come fai tu."
"Io non sono tutte."
"Vero"
"E prima non mi fidavo."
"Vero anche questo" ghigna lui.
Sì avvicina a me, piano piano.
Da quanto non ci baciamo?
Mi lascia un bacio dolce, sulle mie labbra.
Questo bacio non è come gli altri. Sembra che da parte sua non ci sia più sentimento.
Lo allontano con una mano sul petto.
"che c'è? qualcosa non va?"
"No, tutto okay. Sono solo molto felice per Chiara. Tutto qui"
"Tutto qui..." dice lui incerto.
"Ogni tanto potresti fidarti di me eh" dico offesa
Sta per parlare quando l'allarme lo interrompe, facendo scendere un Elia assonnato.
Schiaccio il pulsante facendo alzare in modo automatico il portone di ferro.
"Negri" ringhi io.
"Calmi. Io non so che abbia mia sorella sono preoccupata, aiutatemi vi prego" dice una ragazza sui vent'anni, mora e abbastanza alta.
Sta piangendo e ha in braccio Leila.
Sembra priva di sensi.
Devo decidere io.
"Le armi consegnate a Lui" indico Elia "Vieni, penso di sapere cos'ha." dico portandola su in camera mia.
Mette la ragazzina sul letto, mentre io raggiungo il bagno, prendendo un fazzoletto bagnato.
Lo bagno con l'acqua fredda e corro di nuovo in camera.
"Proprio come pensavo. Molto calore e molta umidità causano uno sbalzo termico. Raffreddano il corpo, provocano un'eccessiva sudorazione. In poche parole, il corpo perde molti sali minerali e acqua."
"Cosa si può fare?"
"Fatti dare un bicchiere d'acqua ed entero germina da uno dei ragazzi che ci sono giù."
Le si dirige verso la porta.
"Ehy emh.. grazie"
"Nulla. Ora vai" dico girando il fazzoletto.
Dopo cinque minuti la ragazza ritorna, e Leila si sveglia.
"Leila, bevi questa. E' acqua." dice la sorella portando il bicchiere alle labbra della ragazza.
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Cosa ti aspettavi? || Capo Plaza
FanfictionAurora e Paolo Alberto Monachetti, Charlie Charles, dopo essere stati abbandonati dalla madre, prendono tra le mani l'attività del padre. Quest'ultima, consisteva nel fare giustizia, con le buone o con le cattive maniere. A loro, si aggiungono Giona...