Più divento grande più mi sento piccolo
Quel che era colorato sembra ora più grigio
(Paranoia, zoda)
Sento un qualcosa muoversi nei cespugli accanto a me, cosa che Negri non sembra notare.
Guardo ai lati di Elia e di Luca.
Ci sono mio papà e Shiva che puntano le pistole agli uomini dietro ai ragazzi.
Chiudo gli occhi.
Sento degli spari dietro me, e l'afa di luglio mi accarezza di nuovo il viso.
Apro gli occhi.
Respiro, vedendo Elia e Luca liberi, mio papà che sta bene, Andrea pure. Ai miei piedi dietro di me, Negri. Morto con due bossoli nella testa.
Guardo al mio fianco sinistro. C'è Charlie che sta mettendo via una pistola e mi guarda. Guardo al mio fianco destro. C'è Gionata, che copia il movimento di mio fratello.
Sì mettono davanti a me. Io sorrido, e poco dopo mi trovo stretta tra i corpi di Charlie e di Gionata. Abbraccio meglio e a lungo mio fratello, e subito dopo il ragazzo dal ciuffo rosso. Mio padre guarda il ragazzo riccioluto, ma poi lo abbraccia. Io porto a casa mio papà e Shiva va a prendere Chiara. La mia amica è sana e salva, e appena scende corro ad abbracciarla.
"Amica, sto bene" dice lei ridacchiando. Io la lascio e la ragazza bionda che avevo appena abbracciato si fionda tra le braccia di Gionata. Dopo mezz'ora ordiniamo delle pizze.
"Aurora, voglio tagliarmi i capelli. Così parliamo anche un po..." dice Charlie stiracchiandosi.
Io annuisco e sotto gli occhi di tutti andiamo in bagno. Si siede sul bordo della vasca e aspetta che io accenda la macchinetta per rasagli a zero i capelli.
"Ora mi dici come stai?" chiede quando inizio a tagliargli i capelli.
"Non lo so. Luca è scomparso per due giorni, ha detto che è stato in studio ma..."
"E' stato in studio due giorni consecutivi e non ti ha chiamato?"
Scuoto la testa.
"Ma sto bene. Ora io e te abbiamo fatto pace, e io sono più sicura..." dico.
"So che non stai bene. Lo ti si legge negli occhi. In-"
"Aurora ti posso parlare?" chiede Luca interrompendo Charlie sulla soglia della porta.
"Vi lascio soli" dice mio fratello uscendo dal bagno.
"Perchè non mi vuoi credere?"
"Non è che non ti voglio credere. E' che non ci credo. Insomma, sparisci per due giorni, e mi dici che eri in studio. Perchè non mi hai mandato un messaggio o non hai chiamato?"
"Avevo il telefono morto."
"Chiedere al tuo produttore, visto che sei molto amico suo?"
"Ho perso la cognizione del tempo. Abbiamo tenuto la testa bassa fino a che non abbiamo finito la base."
"Me ne fai ascoltare un pezzo?" chiedo.
"No, non è ancora pronta vedi... devo registrarla..."
"Fammi leggere un pezzo, visto che devi registrarla..." chiedo io ostinata a sapere la verità.
"Perché non mi credi?" evita la frase che ho appena detto.
"Non è che non ti credo, voglio solo avere uno spoiler visto che sono la tua ragazza."
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Cosa ti aspettavi? || Capo Plaza
FanfictionAurora e Paolo Alberto Monachetti, Charlie Charles, dopo essere stati abbandonati dalla madre, prendono tra le mani l'attività del padre. Quest'ultima, consisteva nel fare giustizia, con le buone o con le cattive maniere. A loro, si aggiungono Giona...