⚠Questo capitolo tratta argomenti delicati⚠
Siamo in macchina e stiamo tornando dal Mc.
Entriamo in casa e Nicolò si mette a giocare alla Play con Dylan ed Umberto.
Poso la borsa e il giubbino all'entrata mentre vedo Arturo dirigersi con testa bassa al piano superiore.
Lo osservo confusa.
"È un periodo delicato per lui... la depressione e la droga... è molto cupo in questo periodo, forse dovresti parlargli..."
Guardo le scale e poco dopo le sto salendo.
Lo sento singhiozzare e poco dopo busso.
"Ciao Aurora" dice lui asciugandosi di fretta le lacrime e mettendosi a sedere.
"Posso stare da te, stanotte?"
"Si. va be-"
"Come stai, Arturo?"
"Bene." Dice.
Corro ad abbracciarlo, facendolo sdraiare nuovamente.
"Ehy..." ridacchia tristemente lui.
Ci mettiamo sotto le coperte e non smetto di abbracciarlo.
"Aurora che c'è?" chiede lui con voce roca, dall'alto.
"Ce la farai ad uscirne, credo in te Arturo" dico con una flebile voce.
Lui mi stringe forte ed inizia a piangere.
"Sei la prima che me lo dice."
"Anche gli altri credono in te, ma sono troppo orgogliosi e non te lo dicono. Io in questo periodo sto scoprendo che mettere da parte l'orgoglio ogni tanto non è male."
Lui in risposta mi stringe ancora di più a se.
"Quando avrai bisogno di parlare, di sfogarti o semplicemente di un abbraccio, io ci sono."
Questa frase non fa altro che farlo singhiozzare ancora di più.
Qualche lacrima scappa anche a me.
Ci mettiamo a sedere per parlare.
Lo guardo e gli asciugo le lacrime.
Lui asciuga le mie.
"Come ci sei finito?"
"Non... non lo so"
"Perché ne vuoi uscire? Insomma hai una motivazione o..."
"Aurora, perché stai qua a parlare con me di queste cose?"
"Perché ci tengo a te."
"Vai giù ci sono quattro ragazzi più intelligenti di me, con più argomenti interessanti e anche più belli di me..."
"E' questo che pensi? Pensi che io possa preferire parlare con quattro idioti che pensano solo a fare soldi con la musica, sapendo che potrei essere d'aiuto ad un ragazzo che ha pensato più volte al suicidio?"
"Come sai...?"
"Ho ascoltato medicine. Arturo, non lo dico mai ma a te ci tengo. E' un periodo brutto per entrambi ma possiamo uscirne, se solo volessimo."
"Eppure io penso che tu stia perdendo tempo con me."
"Sarai pure un angelo peccatore bastardo, ma rimarrò sempre vicino a te"
"Sei una mia fan eh?" scherza.
"Stai bene?"
"Sì. Ora sì... Vorrei fare una cosa ma dobbiamo farla in silenzio" dice mentre sorride beffardo.
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Cosa ti aspettavi? || Capo Plaza
FanfictionAurora e Paolo Alberto Monachetti, Charlie Charles, dopo essere stati abbandonati dalla madre, prendono tra le mani l'attività del padre. Quest'ultima, consisteva nel fare giustizia, con le buone o con le cattive maniere. A loro, si aggiungono Giona...