|| chapter 40 ||

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Leggete lo spazio autore alla fine, graziepregociao

Ho fatto cose per alcune

persone che se ci penso ora

mi prenderei a schiaffi.

La donna lo lascio perdere e inizia a rivolgersi a me.

"Tu... sei di sangue nobile. Rischieresti la vita per qualcuno, che in pochi giorni potrebbe toglierti tutto"

Questa frase non fa altro che farmi pensare a Luca.

"Faresti di tutto, per chi ha commesso degli errori che ti hanno fatto male."

Gionata e Charlie.

"Per chi ti è sempre stato vicino"

Elia e Chiara.

"Per chi non c'è più..."

Papà ed Aya.

"O per persone che conosci a malapena" continua.

Andre e Vincenzo.

"Ci serve una come te, nel nostro gruppo. Torneresti in famiglia. Che ne dici? rifiuti o accetti?"

"Ho già una famiglia e come hai detto, rischierei la vita per loro. E poi che intendi dire con la frase 'torneresti in famiglia'?"

"Oh vedi... io sono la sorella di tua mamma Adele, Marta. In parole povere, tua zia."

"Non è vero, mia mamma non mi ha mai parlato di te"

"Lo so. Non ti ha mai parlato del suo passato, di come entrambi sono finiti in questo giro, giusto?"

Annuisco appena.

"Beh, siccome tua mamma è o meglio era una cagasotto accecata dall'amore, ha pensato di lasciare tutto e tutti nella merda, per farsi una nuova vita insieme a quel frocio di tuo padre"

"Non chiamare così mio padre" ringhio io chiudendo le mani in due pugni.

"Aurora no, manipolano la mente e lo sai" dice Vincenzo prendendomi il polso.

Respiro, guardo il tatuaggio dei due serpenti e mi calmo.

"Stasera avrete quello che volete, poi ci lascerete in pace." dico fredda.

Vincenzo mi prende le spalle e mi obbliga ad uscire.

Saltiamo in moto e velocemente ci allontaniamo.

"Non farlo mai più. Se dovessimo scegliere, io muoio." dice

"Non permetterò che ti facciano del male. Ora portiamo il carico, e non pensiamoci più" dico scendendo e andando verso un furgoncino.

Sono le sei ed a Napoli fa freddo.

"Abbiamo ancora un'ora, rilassati." dice Vincenzo.

Mi siedo per terra, accendo il telefono e la sigaretta.

"Ciao Andre... emh, non abbiamo ancora consegnato però tra mezz'ora partiamo"

"Stai attenta... Ha chiamato Gionata"

Mi racconta un po cosa fanno loro a casa e scopro che sono tutti in ansia, soprattutto mio fratello.

"Sì dopo lo chiamerò... mh... Luca ha chiamato?"

"No. Mi dispiace Auro"

"Tranquillo, ora devo andare..." mento io.

Chiudo la chiamata, lancio il telefono nel campo facendolo rompere in mille pezzi.

Cosa ti aspettavi? || Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora