Due anni dopo. pt.1

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"Piccola sei pronta?"

"Sì... arrivo"

Ero completamente immersa nei miei pensieri che non mi ero resa conto che mi stavo preparando per andare alla serata di Gionata.

Guardo la figura allo specchio.

Pelle con qualche accenno di abbronzatura coperta qua e là da tatuaggi pieni di significati. Capelli biondi e viola alle punte, iridi coperte da una lente a contatto colorata e vestito nero.

"Wow amore mio sei bellissima..." dice il mio ragazzo facendo la comparsa nella sua stanza.

"Grazie Vincenzo... andiamo?" sorrido arrivando davanti a lui.

"Mh... mi stai facendo cambiare idea, lo sai?" dice prendendomi i fianchi.

"Dai, non posso non esserci. Lo sai. Ci saranno tutti, poi sarò tua okay?"

"Beh se la metti così" dice sorridendo.

Mi lascia un bacio sulle labbra.

Il mio occhio cade sul tatuaggio lasciato scoperto dal vestito. Ecco perché adoro l'abito che indosso.

La scritta 'Dead Inside' in corsivo fatta con Vincenzo appena sotto il reggiseno mi riporta con la mente nel 2018.

Appena la mia mano va a cercare quella di Vincenzo noto anche l'altro tatuaggio, fatto con la mia Chiara. Il nome del nostro angelo custode, Aya.

Metto un piede sulla macchina e riesco ad intravedere la scritta 'BOSS' in stampatello. Ridacchio al ricordo di Elia che mi convince a farmi questo tatuaggio sulla caviglia.

Quanto adoro i miei tatuaggi. Sul lato della mano, con Gionata la scritta Familia in un corsivo a stento capibile ma comunque bella. Noi siamo per l'altro, la famiglia che non abbiamo avuto.

Mi ricordo del tatuaggio che ho sulla schiena. Un drago cinese rosso. Per Charlie, anche se lui non ha voluto farlo.

Sulla spalla destra una calibro nove. L'ho fatto dopo che mio fratello e Gionata si sono fatti male con i Rossi, i Ferrari ed i Mattera.

Un po mi dispiace per Vincenzo, ha tagliato i ponti con suo padre dopo quella sera. Non si dava pace, continuava a scusarsi con tutti per avere un padre così coglione e non c'era verso di farlo calmare.

Mi era rimasto vicino, e lo è tutt'ora.

Il mio occhio cade sul ritratto del mio secondo angelo custode. Il mio XXXTENTACTION. Quindi, di conseguenza, penso anche a Luca.

Gli insulti si erano calmati due settimane dopo, e lui non si era fatto più vedere ne sentire.

Accarezzo la mia stessa schiena, sfiorando appena la scritta che mi ha fatto fare Arturo. Con lui non è cambiato nulla, anzi sì. Sta ancora cercando di uscire dal tunnel della droga ma ci sta riuscendo alla grande grazie alla sua dolce metà. Ogni mese vado a trovarlo due volte e una volta sale lui.

"Piccola, siamo arrivati scendi" dice dolce il ragazzo accanto a me "Sei proprio bella stasera" sorride ancora.

È molto dolce e gentile con me, non potrei chiedere di meglio. Mi rispetta e mi resta vicino ovunque.

"Ehy sorellina che bella che sei" mi saluta mio fratello.

Abbraccio anche Angelina, Taylor e Giulia le fidanzate di Giona, Nicolò ed Elia.

Mi dirigo subito verso il ragazzo dai rasta gialli che mi abbraccia alzandomi da terra.

"Piccola guarda che c'è Andre e Chiara"

Mi fiondo tra le braccia della bionda e subito dopo tra quelle del moro.

"Amore vado a salutare gli altri" dico al mio ragazzo

"Si ora arrivo anche io" mi sorride.

Mi dirigo verso il ragazzo dai capelli lunghi con le braccia aperte.

"Mario! Diego!" urlo per farmi sentire dai due ragazzi che si girano per abbracciarmi forte.

Passo ad abbracciare anche Ghali e tutti gli altri.

"Tu! Esattamente tu! Pensi di venire qua e non salutarmi?"

"Madoh che infarto" dico ridendo ma salutando il ragazzo dal ciuffo rosso con un abbraccio.

"È da tanto che non ci vediamo eh..."

"Già..." dico seria prima di scoppiare a ridere. La verità è che c'eravamo visti la mattina stessa, stava preparando le ultime cose ma aveva avuto dei problemi tecnici...

Sale sul palco e raggiungo il mio ragazzo che parla ancora con Andre.

No, non può essere lui. Dopo questi due anni non può essere qua davanti a me. Eppure i nostri sguardi si incrociano. Per un attimo, ma sembra una scossa. È cambiato. Ha lo sguardo cupo e serio, concentrato.

Distoglie quasi subito il contatto visivo ed inizia a parlare con non so chi.

"Vado a prendere una boccata d'aria" dico sorridendo falsamente, cosa che non notano.

Appena apro la porta del locale una ventata d'aria mi abbraccia. Ne avevo proprio bisogno.

"Ciao Aurora" saluta una voce roca alle mie spalle.

"Luca..." lo saluto io.

"Ti vedo messa bene..."

"Già. Sì può dire che sto bene"

"Anche io..."

"Ne sono felice..." dico azzardando un sorriso.

"Davvero?" chiede scettico.

Annuisco ridacchiando.

"Scusami per quello che ti ho fatto... ma stavo pensando... potremmo essere... insomma, amici... Io sono ovunque, tu pure quindi evitarci sarà praticamente impossibile..."

"Va bene... possiamo dire che ci sopportiamo, ci parliamo... quindi okay" stringo le labbra.

"Bene... allora ci si vede" mi sorride rientrando.

Mi giro nuovamente. Magari lasciarmi alle spalle tutto aiuterà, non era la prima volta che un ragazzo mi tradiva.

"Ho letto che se due rimangono amici dopo essere stati fidanzati o si amano ancora o non si sono mai amati davvero..." dice il mio ragazzo venendo accanto a me.

"Io amo te, quindi è probabile che non ci siamo amati davvero..." scrollo le spalle.

Lui mi bacia e poi mi abbraccia.

Sto bene, tra le sue braccia sto bene. Domani porto l'ultimo scatolone di roba a casa sua, e tra qualche giorno partiamo per il tour europeo di Gionata e di Elia. Anche se Vincenzo si fermerà a Londra con Chiara ed Andre, per una collaborazione. Io seguirò i miei fratelloni per il resto delle date. Mi fermo all'ultima data, in corsica e sto un po da Lydia e Cedric. Verrò raggiunta da Vincenzo, Andre e Chiara.

:):

Ecco a voi il vostro drama quotidiano.

Ebbene sì raga, ho voluto farvi una sorpresa quindi avrete un'altro capitolo, giusto per arrivare ai 50.

Shit Happens, questo è il capitolo e stay active and ready for a new story❤😏

Ciauuu AI$

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