Se ci penso mi manchi,
se ci penso meglio, fottiti.
"E' permesso?"
"Sì" dico io continuando a preparare la valigia.
"Pensi di scappare senza dirmi niente?" chiede facendo il finto offeso.
"Dipende." dico fredda.
Lui sospira rumorosamente.
"Ti ricordi? con me non puoi mentire" dice lui avvicinandosi.
"Mh mh..."
"Che ti prende?" chiede buttandosi sul letto.
"Nulla. Ma una telefonata, un messaggio anche se non ti rispondevo avresti potuto farla"
"Ogni giorno chiamo Andrea per sapere come stai. Ogni giorno promettevo a me stesso che sarei venuto da te appena ti sarei iniziato a mancare" dice il ragazzo riccioluto "Ma so che non parli praticamente mai e..."
"Vincenzo non lo sapevo scusa, davvero" dico dispiaciuta.
"Tranquilla è tutto apposto" dice lui abbracciandomi.
Dondoliamo sulle nostre gambe.
Continuo a preparare la valigia.
"Dove andrai?"
"A Roma, da amici"
"Okay... vuoi che ti accompagni?"
"No, tranquillo... vado in treno"
"Sicura? non mi fa niente, andiamo con la tua macchina così la riporto a casina dai"
"E va bene" acconsento.
Finisco di preparare la valigia e scendiamo.
"Se fai qualcosa di stupido o insensato ti ammazzo" dice Charlie.
Lui non sa ancora chi ho visto e sentito durante la corsa, nessuno lo sa.
"Ci mancherai, ma se serve a farti stare meglio... va bene" dice Elia.
Lo abbraccio.
Poi abbraccio Giona.
"Ehy piccola, fai la brava..." io sospiro ma poi annuisco.
Dopo aver abbracciato Andrea e Chiara saliamo in macchina, e guida lui.
*
Per tutto il viaggio in macchina abbiamo parlato.
E' piacevole stare con lui, non ti stanchi mai.
E' un ottimo amico.
"Ci vediamo tra una settimana... okay?" chiede.
"Anche prima" dico abbracciandolo "Ehy mi potresti fare un favore?"
"Tutto quello che vuoi"
"Lo puoi dire tu ai ragazzi? sii freddo, senza nessuna emozione."
"Certo, falli venire fuori" dice.
Si appoggia alla macchina ed aspetta che io suoni.
"Ehy Auro! che succede? perché non ci hai avvisato che venivi?" chiede Sick aprendo la porta.
Ci abbracciamo.
"Vi spiego bene più tardi... i ragazzi sono in casa?"
"Sì perché?"
"Falli uscire, vi spiegherà tutto lui" dico indicando Vincenzo.
Luca lo squadra per bene ma poi entra ed io vado vicino al ragazzo riccioluto.
"Ehy Piccola!" mi abbraccia Nicolò vedendomi "Aurora sei... magra, che ti è successo?"
"Luca l'ha tradita" dice freddo Vincenzo "Sì sono lasciati due settimane fa, ed Aurora iniziava a preoccuparci."
"Vincenzo non ti ho chiesto di dire quello" dico cercando di fermarlo.
Ma lui mi ignora.
"Non mangia, parla raramente, ha degli attacchi di panico e degli incubi." dice guardando negli occhi i cinque ragazzi schierati davanti alla casa "Non ce la facciamo più a vederla così ed abbiamo pensato che stare un po lontano da tutti le farà bene" conclude.
"Aurora perché cazzo non mangi?!" chiede arrabbiato Nicolò accanto a me.
"Nicolò non sono stata bene, ora sto meglio..."
"Smettila di prendere tutti per il culo, Aurora. Tu non stai bene e ti possiamo capire. Ora, ci vediamo tra una settimana." dice Vincenzo guardandomi negli occhi.
"Ti aspettiamo dentro..." dice Arturo entrando seguito da tutti gli altri.
"Tornerò più forte di prima" dico ricambiando lo sguardo.
"Basta che torni, ci penserò io a farti più forte" ridacchia "Mi mancherai Auro"
"E' solo una settimana, per il mio bene. Ti chiamerò ogni giorno, promesso" dico.
Mi abbraccia e io ricambio.
Poi sale in macchina, mi lascia un ultimo sguardo e sfreccia via.
Entro con le mie valigie.
"Umberto, Dylan aiutate Aurora!" urla Nicolò.
I due ragazzi compaiono e prendono la valigia, mentre io vado verso il salotto.
"Aurora sei proprio magra..." osserva Arturo.
"Starò meglio" dico.
*
Sono le due di notte e sto fissando il soffitto.
Dopo aver mangiato siamo andati a vedere un film al cinema.
"Ehy Principessa" sussurra Nicolò entrando in camera.
"Bibbi" lo saluto io mettendomi a sedere.
"Perché non mi hai chiamato? Potevo farlo fuori, lo sai..." dice sedendosi sul bordo del letto.
"Mi è stato difficile fermare Giona, Charlie ed Elia. Se in più dovevo fermare anche te..." dico.
Lui ridacchia.
"Ascolta... non so a quanto potrebbe andare bene a Charlie ma... Se in queste settimane raggiungi il tuo peso ideale, ti regaliamo un tatuaggio."
"Andata" dico io.
"Ora riposati... domani inizierai. Buona notte principessa."
"Notte bufu"
"Ah e domani facciamo un gioco molto bello"
"Ho ansia così tesoro!" dico mettendomi sotto le coperte.
"Ti odio cazzo! Faresti prima a morire!" urla Luca entrando in camera.
"Che cazzo ci fai qui?"
"Mi assicuro che tu muoia piano piano... Quanto pesi?"
"Quaranta chili..." dico tremando.
"Cazzo. Devi pesare almeno venti chili. Sei grassissima così" ride amaramente.
"Luca io..." cerco di parlare.
"Aurora! Svegliati! è solo un sogno, un incubo. E' solo un bastardo" dice una voce roca.
Vedo tutto nero, non riesco ad aprire le palpebre.
"Aurora... ci siamo noi ora" sento solamente.
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Cosa ti aspettavi? || Capo Plaza
FanfictionAurora e Paolo Alberto Monachetti, Charlie Charles, dopo essere stati abbandonati dalla madre, prendono tra le mani l'attività del padre. Quest'ultima, consisteva nel fare giustizia, con le buone o con le cattive maniere. A loro, si aggiungono Giona...