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« Anna, tu per me sei diventata fondamentale e non riesco più ad andare a dormire senza il pensiero di te nella testa e neanche riesco più a svegliarmi come se nulla fosse.
Tu ci sei ormai in me e ogni giorno che passa credo di desiderare sempre più e la mia domanda era proprio questa. Tu desidereresti di più? » mi guardò dritto negli occhi ma io rimasi letteralmente immobile senza proferire alcuna parola, facendogli però pensare male, quindi si allontanò appena e il suo sguardo divenne leggermente triste ma assolutamente non era quello che volevo, quindi dovevo dirgli assolutamente qualcosa al riguardo o almeno fargli capire il mio stato d'animo di quel momento.

Quindi gli strinsi le mani e lo feci avvicinare nuovamente a me per cercare di rassicurarlo.

« Hai presente le nuvole che sovrastano il cielo fino quasi a nasconderlo del tutto, lasciando a malapena intravedere qualche sfumatura di rossastro del tramonto o il buio della notte?
Ecco, io mi sento perfettamente come quel cielo. » dissi indicandolo con un dito.

Mi sentivo così quando dovevo dimostrare i miei sentimenti.

Ci provavo e ci riprovavo ma ero come bloccata, come se qualcosa mi frenasse e quindi temevo di risultare agli occhi di Hyunjin come un cubetto di ghiaccio.
Ma infondo si sa, per sciogliere del giaccio c'è soltanto bisogno di calore e quale calore poteva aiutarmi se non lo sguardo di Hyunjin incastonato nel mio?
Sarebbe stato facile, il suo sguardo mi faceva sempre più capire che il mio cuore ormai era soltanto suo.
Ma perché non riuscivo a dirglielo?

Ogni giorno, ogni notte che restavo sola con me stessa avevo soltanto lui nei miei pensieri e gli dedicavo ogni volta una stella in cielo, un mio sorriso spontaneo o quel battito di troppo incastonato nelle mie costole che batteva così tanto forte come un uccellino in gabbia.

Così mi faceva sentire Hyunjin.

Così tanto piena, piena soltanto di quello che mai avevo provato prima d'ora, l'amore, soltanto amore che avrei voluto davvero con tutta me stessa dichiarargli a squarciagola.
Avrei voluto incantarmi qualche istante in più a scrutare ogni suo meraviglioso dettaglio di quel viso perfetto che sembrava quasi essere scolpito.
Avrei voluto poter guardare dolcemente i suoi occhi, inquadrare poi con i miei, piano, ogni millimetro della sua persona, guardargli le mani, sfiorargli a poco a poco le dita e incrociarle con le mie.
Avrei voluto stringermi forte a lui, appoggiarmi sul suo petto ed ascoltare il suo cuore battere, magari con qualche battito in più soltanto per me ma l'unica cosa che riuscì a dirgli in quel momento non fu di certo tutto quell'universo.

« Ho paura, Hyunjin.» gli dissi con appena gli occhi lucidi.

« Di cosa? » mi guardò, avvicinandosi leggermente a me con passo lento.

Mi voltai totalmente verso di lui.
La brezza marina scosse appena i miei capelli e le maniche della mia camicia, gli guardai attentamente gli occhi e gli sorrisi, mi feci coraggio.

« Sento qualcosa di strano proprio qui, come una tempesta, un uragano, non ne ho idea. » Dissi, indicando il mio cuore con un dito.

Hyunjin mi sorrise.

I suoi occhi si illuminarono di una luce che non avevo mai notato prima.
Nessuno mai mi aveva guardata così, con tutta quella dolcezza e ammirazione, come se ci fosse davvero qualcosa da apprezzare in me e tutto ciò mi faceva solo sentire bene.
Mi riempiva d'amore sempre più.
Avrei voluto vedere sempre quello sguardo posato così su di me, mi avrebbe probabilmente reso la ragazza più felice dell'intero cosmo!

« Anna, capisco perfettamente come ti senti, io sento lo stesso quando sono insieme a te o quando non ci sei e penso a te. »

Sapevo ormai cosa nutriva Hyunjin nei miei riguardi.
Lo avevo capito da quel libro di Tolstoj, dai suoi gesti ma rimasi ugualmente sbalordita e spalancai gli occhi dallo stupore.

Soulmate | HWANG HYUNJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora