Hyunjin decise di vedermi anche quella sera e quale altra gioia avrei potuto provare se non quella lì?
Il mio cuore stava riprendendo ad accelerare a più non posso ed io ero rimasta a fissare il soffitto senza sapere che cosa dire.
Avrei tanto voluto vederlo anch'io!
Non avevo fatto altro che pensare a lui tutto il pomeriggio e soprattutto a come dirgli che avevo trovato quel libro in biblioteca, così mi feci coraggio e cercai di ritornare alla normalità.« S-si, anch'io vorrei vederti in realtà. Dove ci incontriamo? » gli chiesi, alzandomi dal letto come un razzo, specchiandomi rapidamente per vedere in che stato fossi.
« Che ne dici di adesso? »
« Adesso?! » urlai così forte che mi sentì sia tramite il telefono, sia tramite la finestra dato che si trovava già sotto al mio palazzo dall'inizio della telefonata.
Si era fatto lasciare lì da Felix e Minho quando avevano accompagnato Chris.« Io in realtà sono già di sotto, quanto ti manca? » mi disse, facendomi entrare praticamente nel panico.
Mi affacciai dalla finestra per accertarmi non stesse scherzando e lo vidi lì, bello più della luna alta in cielo, con quel sorriso che non aveva fine e la manina destra alzata per salutarmi.
« Ciao Giulietta, che faccio? Salgo o scendi? »
In realtà io avevo già indossato qualcosa di carino, ovvero un semplice vestitino nero stretto in vita e leggermente scoperto sulle spalle, dovevo semplicemente truccarmi e arricciarmi i capelli, quindi avrei potuto anche chiedergli di salire.
Non ci avrei messo molto ma neanche troppo poco e non mi sarebbe sembrato giusto lasciarlo lì ad aspettare ancora.« Romeo, ti apro il cancello e il portoncino, sali. » dissi, chiudendo poi la telefonata, aspettando che salisse sopra.
Mi sentivo un po' imbarazzata in quel momento.
Non avevo ancora realizzato quanto sarei stata ancor più in imbarazzo nel farlo salire sopra, me ne stavo rendendo conto soltanto quando iniziai a sentire i suoi passi nelle scale farsi sempre più vicini alla porta di ingresso e quando finalmente percorse gli ultimi tre e arrivò sul tappeto, il mio cuore esplose proprio come il campanello che decise di suonare.Corsi alla porta con il cuore praticamente in gola e decisi di aprirgli.
« Eccoti! » gli dissi, cercando di mostrarmi meno imbarazzata di quanto fossi.
« Eccomi! » mi diede un bacio sul naso ed io giustamente non potevo fare altro che arrossire, voltandomi dall'altro lato della stanza subito dopo.
« Ehm, io vado a truccarmi e tu fai come se fossi a casa tua, accomodati dove vuoi! » gli dissi, restando lì a guardarlo per qualche istante.
Mi era mancato un sacco, con ogni molecola di me e vederlo lì, a pochi passi da me, stava iniziando però a calmarmi sempre più, così mi voltai e andai in camera mia ma dopo qualche istante mi seguì e si accomodò sul mio letto, facendomi voltare praticamente stranita.
« Che c'è? Hai detto che potevo accomodarmi dove volevo e quindi in quale altro posto avrei potuto osservarti mentre eri intenta a truccarti e a sistemarti i capelli? Dinanzi alla tv non di certo! » mi disse tra un sorriso e l'altro, guardandosi poi intorno.
« Però, hai tanti libri! » si alzò, avvicinandosi alla libreria e alla scrivania per dare una sbirciatina fino a che non vide il libro di Tolstoj appoggiato sul mio comodino, riconoscendo fosse proprio quello lì.
Me ne accorsi perché lo specchio di fronte al quale mi stavo truccando riusciva a mostrarmi tutto ciò che avevo alle spalle e lo vidi così felice, con quel libro tra le mani, voltarsi poi verso di me.
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Soulmate | HWANG HYUNJIN
Fanfiction« Hai mai pensato, almeno solo qualche volta che potesse esistere qualcuno di così uguale a te che calzerebbe a pennello con la tua anima come un paio di scarpe o una maglietta che sembra fatta proprio su misura per te? » Ecco. Era quella la sensazi...